CITTÀ VEGETARIANE –
Nel corso dei secoli a rendere famosa la cucina belga, oltre l’ottima birra e l’altrettanto buona cioccolata, ci ha pensato la carne. Famosi in tutto il modo sono le costolette di maiale e gli stufati di manzo innaffiati con la birra. Nonostante questa radicata tradizione, una delle città più importanti delle Fiandre, Gand (o Gent, in base alla lingua che si utilizza) è diventata la città più vegetariana al mondo. Con un ristorante veggie ogni 19mila abitanti, tredici ristoranti in tutto per una cittadinanza di 250mila anime, questo centro del Nord Europa può vantare la più alta concentrazione al mondo di queste attività. Il primato, però, non è dovuto solo alla ristorazione. Da una decina di anni, una serie di amministrazioni lungimiranti hanno cominciato ad “investire” sulla cultura vegetariana, che in alcuni casi ha proposto anche iniziative vegan, per promuovere uno stile di vita più salutare e sostenibile attraverso l’alimentazione. Così, ad esempio, dal 2009 in città è in vigore il “giovedì vegetariano”.
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GAND CITTÀ VEGENA –
L’iniziativa promossa da Eva (Ethical Vegetarian Alternative), un’associazione fondata da un allora studente universitario, è stata adottata dal municipio sette anni fa e così ogni giovedì in tutte le mense delle scuole, delle università, degli uffici pubblici e di alcune aziende private viene servito cibo vegetariano. Il processo di trasformazione non riguarda solo le abitudini alimentari ma punta molto più in alto, l’obiettivo è rivoluzionare gli stili di vita. Nel programma dell’attuale amministrazione, in merito al cibo, sono stati fissati cinque obiettivi: stimolare la produzione e il consumo di cibo sostenibile, creare valore sociale aggiunto, promuovere una filiera più corta per avvicinare produttori e consumatori, ridurre gli sprechi e dove ci sono reintrodurli nell’ecosistema come compost o mangime. In questi anni il municipio ha promosso anche lo sviluppo di orti urbani in tutta la città fornendo spazi pubblici che erano in disuso e stimolando i privati a condividere i propri giardini. Inoltre, sempre in collaborazione con il comune, Eva organizza workshop nelle scuole e corsi di formazione per gli chef.
GENT CITTÀ VEGETARIANA –
Gand si è talmente calata in questa nuova identità che l’ufficio del turismo locale ha cominciato a distribuire una mappa per la “sopravvivenza vegetariana”. Un vero e proprio tour tra ristoranti e negozi bio come Moor and Moor o Ayuno. La scelta è variegata, dal fast food salutare al macrobiotico. Quasi tutti questi ristoranti, però, sono aperti solo fino all’ora di pranzo ed è quasi sempre necessario prenotare. Per uno spuntino veloce o per un hamburger vegetariano i locali più consigliati sono Greenway e Tasty World. Se invece preferite un’atmosfera più raffinata ma che rispetti il fascino della conduzione famigliare dovete andare da Avalon, che si trova all’interno di una vecchia casa proprio di fronte al castello di Gent. I sentimentalisti, invece, vorranno provare la cucina gastronomica del primo ristorante vegetariano della città, il De Panda. È un piccolo ristorante e si affaccia su un canale dietro al supermercato organico in Oudburg 38. Insomma ce n’è proprio per tutti i gusti nella capitale dei vegetariani.
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