Al Gore si scaglia contro il presidente degli Stati Uniti e critica la politica ambientale di Barack Obama. In un editoriale che sarà pubblicato venerdì dal periodico Rolling Stone, l’ex vice presidente ha rimproverato Obama per non aver assunto una posizione più "audace" sul riscaldamento globale e perché, dai tempi del repubblicano George W. Bush, sono stati compiuti pochi progressi nel campo. Anche se Gore riconosce che l’attuale amministrazione ha apportato centinaia di piccoli cambiamenti che hanno migliorato la politica ambientale del Paese ed è consapevole che il presidente è alle prese con altri problemi, il Premio Nobel per la pace 2007 afferma che Obama "non ha fatto abbastanza". Nell’editoriale, Gore critica gli accordi non vincolanti stipulati al vertice Onu di Copenaghen, definendoli "fumo" che nasconde l’incapacità di agire dell’amministrazione. "Dopo l’amministrazione Bush, il mondo aspettava un presidente che affrontasse in modo aggressivo la questione ambientale. Quando fu evidente che non ci sarebbero stati cambi sostanziali rispetto all’era Bush – spiega Gore – l’agenda di Copenhagen mutò da ‘come portiamo avanti il cambiamento?’ a ‘come copriamo questo fallimento?". Bush si è rifiutato di partecipare alla stipula del Protocollo di Kyoto nel 1997 e si è opposto alla riduzione delle emissioni di gas serra; Obama ha invece puntato su una maggiore efficienza energetica e, nei pacchetti di stimolo economico, ha incluso miliardi di dollari per la promozione di progetti verdi. L’editoriale segna una rottura tra i due democratici. Gore aveva celebrato la vittoria elettorale di Obama nel 2008, ora è consapevole che "scrivere un articolo simile è rischioso, gli avversari del presidente useranno le critiche" per attaccarlo in campagna elettorale. Copyright TM News(c) 2011
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