La Coda Cavallina (nome in botanica: Equisetum arvense), nota anche come coda di cavallo, è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Equisetaceae. Si presenta con un sottile rizoma strisciante e un fusto cilindrico, esile e striato di colore verde scuro, che può arrivare fino a 1 metro di altezza.
Cos’è
La coda cavallina è una pianta appartenente al gruppo delle pteridofite, che significa che non è una pianta da fiore ma una felce, pur presentando una struttura particolare che la rende simile a piante più alte e più strutturate. I fusti della pianta assomigliano alla coda di un cavallo, da qui il nome con il quale è conosciuta. Durante la stagione di crescita, i fusti fertili sono differenti da quelli sterili. I fusti fertili, che compaiono all’inizio della primavera, sono più alti, sottili e privi di foglie. Quelli sterili, che appaiono in estate, sono più corti, ramificati e ricoperti da piccole foglie a forma di squame disposte a spirale. Le foglie dei fusti sterili sono squadrate e saldate al fusto come un collare.
Origini
È stata usata per secoli in medicina popolare. Gli antichi Romani e Greci conoscevano già le sue proprietà curative e la utilizzavano per trattare disturbi urinari e per fermare le emorragie. Nel Medioevo, la Coda Cavallina veniva impiegata come rimedio naturale per le infezioni e per la cura delle ferite.
Dove cresce
La Coda Cavallina cresce nelle zone umide e in particolare lungo i fossi, le scarpate e i terrapieni. Le parti utilizzate della pianta sono i rimi sterili, e la raccolta si fa preferibilmente in estate.
Come si conserva
Le fronde vanno tagliate a pezzi e fatte essiccare al sole per 2 giorni, per poi essere trasferite all’ombra. Soltanto al termine del processo di essiccamento possono essere conservate in sacchetti di carta.
Proprietà
La Coda cavallina è:
- Diuretica
- Cicatrizzante
- Elasticizzante e rassodante
- Astringente genito-urinaria
- Leggermente antiemorragica in quanto favorisce la coagulazione del sangue
- In grado di migliorare la funzionalità dei reni
- Ricca di silice, e quindi utile per l’osteoporosi, i disturbi articolari e per il rinforzo dei capelli e delle unghie.
Usi
La Coda Cavallina può essere utilizzata in vari modi per sfruttarne i benefici terapeutici. È possibile preparare decotti, infusi o tisane con le sue sommità, utilizzando le parti aeree della pianta. Inoltre, le sue proprietà possono essere sfruttate anche a livello esterno, con impacchi di decotto per trattare ferite, scottature e altri disturbi della pelle. L’uso topico della pianta può aiutare a rafforzare le unghie e stimolare la crescita dei capelli.
Decotto per la gotta e l’idropisia
Un decotto molto efficace per la gotta e l’idropisia si prepara in modo semplice con questa ricetta. Bastano 60-100 grammi di pianta secca da mettere in un litro di acqua. Poi il preparato va fatto bollire per 10-15 minuti, raffreddato e filtrato. Se ne possono bere un paio di tazze al giorno, e avrà anche una funzione diuretica.
Controindicazioni
La Coda Cavallina non va utilizzata nei periodi della gravidanza e dell’allattamento. Inoltre è assolutamente sconsigliata la sua somministrazione ai bambini di età inferiore ai 12 anni, in quanto, anche se in minime quantità, questa pianta contiene nicotina.
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