Coloranti naturali negli alimenti: quali sono e a cosa servono

Ormai la metà degli additivi nei prodotti alimentari, a partire da caramelle e cioccolatini, sono fatti con estratti di alghe, bacche, radici, e altre piante. Un tempo invece si realizzavano con il piombo, il rame e perfino il catrame.

Coloranti naturali negli alimenti: quali sono e a cosa servono

C’è un nuovo terreno sul quale le grandi aziende si stanno facendo una spietata concorrenza, all’insegna dell’innovazione, della migliore sicurezza per i consumatori e della lotta agli sprechi e alle sostanze potenzialmente tossiche: i coloranti naturali che sempre più sostituiscono quelli chimici e artificiali.

Cosa sono

Parliamo di pigmenti naturali estratti da alghe, bacche, radici, semi e altre piante. Capaci di conservare il gradevole sapore del prodotto e perfino il colore tanto gradito al consumatore. Con l’enorme vantaggio di non avere le controindicazioni, compresi i danni per la nostra salute, dei coloranti chimici. Anzi: molti coloranti naturali, come quelli che provengono da frutta e verdura, sono ricchi di antiossidanti e quindi particolarmente benefici per il nostro organismo.

A cosa servono

I coloranti naturali hanno un obiettivo fondamentale: migliorare l’aspetto estetico dei prodotti che molto spesso diventa determinante nella scelta del consumatore. Un colore azzeccato, una tinta più sfumata, un contrasto visivo: sono tutti aspetti molto studiati dal marketing delle aziende, che possono fare la differenza.

Coloranti naturali dalle piante

I coloranti naturali estratti da piante, radici, fiori e foglie, più usati sono:

  • Curcumina (Zafferano): La curcumina è il principale composto responsabile del colore giallo della curcuma. È ampiamente utilizzata in piatti come il curry, ma anche in dolci, bevande e integratori. La curcumina è ben nota per le sue proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie.
  • Clorofilla: La clorofilla è il pigmento verde presente nelle piante. Oltre a essere utilizzata come colorante naturale, la clorofilla ha anche proprietà nutritive e medicinali, ed è utilizzata in alcuni prodotti per le sue presunte capacità di detossificazione.
  • Betaina (Barbabietola): La betaina è il pigmento che conferisce il colore rosso alle barbabietole. Viene estratta per colorare succhi, yogurt, gelati e dolci. È anche un potente antiossidante.
  • Antociani: Gli antociani sono un gruppo di pigmenti che si trovano in molti frutti e fiori, come mirtilli, ciliegie, uva e melanzane. Questi coloranti sono responsabili dei colori blu, viola e rosso scuro. Gli antociani sono noti per le loro proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie.
  • Curcuma: È una spezia che dona un colore giallo-arancio ai cibi e viene spesso utilizzata in piatti indiani, asiatici e mediorientali. La curcuma è anche un importante antiossidante e ha potenziali benefici per la salute.
  • Carotenoidi: Questi pigmenti, presenti in carote, zucche, peperoni e altri vegetali arancioni e gialli, sono utilizzati per ottenere colorazioni calde e luminose. Tra i carotenoidi più conosciuti ci sono il beta-carotene, responsabile del colore arancione, e la luteina, che conferisce una tonalità gialla.

Coloranti naturali dagli animali

In questa categoria rientrano:

  • Cochineal (Carmine): Il carminio è un colorante rosso ricavato dall’insetto Dactylopius coccus. Sebbene sia stato storicamente utilizzato per secoli, è stato oggetto di controversie per la sua origine animale. Il carminio è ancora utilizzato in alcuni prodotti alimentari, cosmetici e farmaceutici.
  • Shellac: Sebbene non sia propriamente un colorante alimentare, la resina di shellac, derivata dalla secrezione di un insetto tropicale, è spesso utilizzata per creare un rivestimento lucido su dolci, frutta e pillole.

Coloranti naturali dai minerali

I minerali, sebbene meno frequentemente utilizzati rispetto a piante e animali, possono anch’essi fornire coloranti. Ad esempio:

  • Ossido di ferro: Viene utilizzato per conferire una colorazione rossastra, marrone o gialla in alcuni alimenti e prodotti cosmetici. È particolarmente stabile e sicuro.
  • Terra di Siena: È un pigmento giallo-ocra che viene estratto dal terreno e viene talvolta utilizzato per conferire una colorazione dorata a cibi come le confetture o le marmellate.

Limiti dei coloranti naturali

I coloranti naturali hanno alcuni limiti:

  • Il colore, proprio perché naturale, potrebbe non essere omogeneo e questa cosa non sempre gradita dai consumatori.
  • Sono decisamente più costosi, per il processo di produzione e distribuzione, dei coloranti artificiali. E questo incide sul prezzo del prodotto.
  • Mentre i coloranti sintetici sono progettati per essere più duraturi e resistenti alla luce, al calore e al pH, i coloranti naturali possono decolorarsi o deteriorarsi facilmente.

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Foto apertura di Votsis Panagiotis via Pexels

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