COLORI NATURALI CON CIPOLLA
Dagli scarti della cipolla alla produzione di pitture ecologiche, con diversi colori. La formula, un classico caso di azzeramento degli sprechi e di riutilizzo virtuoso del materiale altrimenti destinato alla spazzatura, è stata messa a punto dalla start up Naturalmente colore, in collaborazione con l’azienda agricola Gaia GB di Montoro, in provincia di Avellino, e con il supporto del Dipartimento di Farmacia dell’università di Salerno. Una perfetta triangolazione tra giovani imprenditori, un’azienda sul territorio e una università con il suo potenziale di ricerca e di didattica. Tutto nello stesso territorio e nella stessa regione, la Campania Felix.
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RIUTILIZZO SCARTI CIPOLLA
La materia prima del riciclo e del riuso realizzati da Naturalmente colore arriva attraverso il recupero dei residui della lavorazione della cipolla ramata di Montoro (protetta anche dal presidio Slow Food), un’autentica eccellenza nel settore agro-alimentare della Campania. Durante la preparazione delle cipolle che vengono messe in commercio direttamente o trasformate, si eliminano le tuniche esterne, che generalmente rappresentano uno scarto, un rifiuto (e dunque un costo) per l’azienda. E invece con il progetto di Naturalmente colore le tuniche della cipolla sono recuperate e trasformate in pitture colorate ecologiche.
NATURALMENTE COLORE
La startup campana realizza, inoltre, rivestimenti per pareti (pitture, tonachini, marmorini a base di calce) colorati esclusivamente con piante provenienti dai residui della coltivazione agricola e della flora spontanea della zona, un tipico pezzo di macchia mediterranea. I prodotti sono molto efficaci sul piano della qualità e della resistenza, oltre che per l’autenticità e per la bellezza dei colori proposti. Non solo. Naturalmente colore è una start up da Economia circolare, dove nulla si spreca e tutto si può riutilizzare, seguendo e valorizzando l’identità e la specificità del territorio. Tra l’altro i colori ricavati dagli scarti della cipolla sono stati utilizzati anche nella ristrutturazione del Museo Vivente della Dieta mediterranea di Pioppi, in provincia di Salerno, chiudendo così il cerchio della cultura del recupero e del cambiamento attraverso migliori stili di vita. E attraverso una lotta agli sprechi che possono diventare una straordinaria opportunità, per esempio a supporto dell’agricoltura e dell’industria di trasformazione: basti pensare che gli scarti, come le tuniche delle cipolle di Montoro, rappresentano il 40 per cento della filiera agricola italiana. Un patrimonio che aspetta solo di essere scoperto e valorizzato.
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