Come avere una cucina a norma

Deve avere uno spazio di almeno 9 metri quadrati. Areazione e ventilazione adeguate. E una buona illuminazione con luce naturale

come avere una cucina di casa a norma scaled

La metratura minima, la giusta ventilazione e areazione sulla base degli impianti utilizzati per cucinare (dai fornelli a gas al piano induzione), una buona illuminazione con la luce naturale. Anche la cucina di casa per essere a norma deve rispondere ad alcuni requisiti che ne garantiscono l’efficienza, ma innanzitutto la sicurezza.

Lo spazio

Non esiste una legge nazionale che definisce una metratura minima per una cucina a norma. Ma fanno testo i regolamenti comunali, che possono essere anche molto diversi: a Milano e Palermo, per esempio, una cucina non può essere più piccola di 5 metri quadrati; a Roma la cubatura non può essere inferiore ai 15 metri cubi. Se si tratta di una cucina abitabile (viene definita così una cucina in grado di contenere anche un tavolo da pranzo), lo spazio non può scendere al di sotto dei 9 metri quadrati. Quanto all’altezza, la cucina, tranne che in alcune zone di montagna, non può essere inferiore ai 2,7 metri.

Ventilazione

In presenza di fornelli per il gas, è obbligatorio prevedere una buona ventilazione naturale della cucina, adeguata alla grandezza del locale. Con il piano a induzione, invece, non c’è l’obbligatorietà della cappa con il relativo condotto di esalazione: questo perché con un tale apparecchio non si creano fumi da combustioni ed esalazioni ascendenti, ma solo vapore umido. 

Illuminazione

Anche in questo caso contano i regolamenti comunali che impongono un adeguato ricambio dell’aria e una corretta illuminazione naturale diretta. Il valore del fattore di luce diurna medio non può essere minore del 2 per cento. Ed è indispensabile che la superficie finestrata apribile non sia inferiore a 1/8 di quella del pavimento della stanza. 

Rivestimenti

Le caratteristiche essenziali devono essere: impermeabilità, lavabilità, non porosità, resistenza, sia all’usura sia a detersivi e sostanze aggressive.

Distanza delle prese e degli interruttori

Per evitare incidenti e rischi, e avere un buon livello di sicurezza, prese e interruttori devono essere lontani da acqua e fuoco (cioè dai rubinetti e dai fornelli) di almeno 60 centimetri. I bruciatori a fiamma dei piani cottura non possono stare vicini a eventuali contatori (sia elettrici sia a gas), e la distanza da terra delle prese elettriche non può essere inferiore a 15,5 centimetri. 

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