Il fotovoltaico può essere installato gratuitamente dalle famiglie a basso reddito. La domanda può essere presentata nel caso di un Isee che non superi i 15.000 euro, che diventano 30.000 quando nel nucleo familiare ci sono almeno quattro figli a carico. Gli impianti sono destinati all’autoconsumo, per cui debbono avere una potenza compresa tra 2 e 6 kWp e comunque non andare oltre la potenza nominale di prelievo sul punto di connessione. L’energia in eccesso dovrà essere obbligatoriamente ceduta al Gse, che in questo caso non riconoscerà nessun corrispettivo per la vendita: questo sostegno, infatti, è indirizzato esclusivamente all’obiettivo di ridurre i costi per l’energia per le famiglie che hanno un reddito basso e non dispongono dei mezzi per accedere alla tecnologia fotovoltaica. Che ottiene il contributo non deve pagare nulla, e sarà l’impresa che esegue il lavoro dell’impianto a fare la pratica.
Gli impianti dovranno essere realizzati su coperture e superfici di immobili ad uso abitativo di proprietà o in usufrutto da parte dei soggetti che richiedono l’installazione, oppure su pertinenze degli stessi immobili. Le unità immobiliari devono essere connesse a utenze di consumo per le quali è attivo, al momento della presentazione della richiesta di accesso alle agevolazioni, un contratto di fornitura di energia elettrica intestato ad uno degli appartenenti al nucleo familiare. Saranno quindi i proprietari degli immobili a dover presentare la domanda al Gse insieme all’impresa prescelta che dovrà realizzare l’impianto a proprie spese. Il Gse riconoscerà un contributo in cifra fissa di 2.000 euro più una parte variabile di 1.500 euro per kW per ogni kW di potenza installata.
È possibile rivolgersi solo alle imprese iscritte nell’apposito registro curato dal Gse. Queste infatti dovranno essere in regola in regola relativamente ai requisiti di formazione e aggiornamento obbligatori per le attività di installazione e manutenzione di impianti da fonti di energia rinnovabile. Inoltre dovranno impegnarsi a manutenzione e monitoraggio delle performance dell’impianto per dieci anni, e fornire una polizza multi-rischi a garanzie dell’installazione. È possibile consultare la lista delle imprese in possesso dei requisiti richiesti sulla Mappa dei Realizzatori sul sito del Gse.
A queste disposizioni, di carattere nazionale, si aggiungono i contribuiti e le agevolazioni per gli impianti fotovoltaici previsti dalle amministrazioni locali, comunali e regionali. Il consiglio è di informarsi presso il proprio comune sull’eventuale possibilità di accedere a questi aiuta per realizzare gratuitamente un impianto fotovoltaico per uso domestico.
Infine, ci sono altre due strade per installare gratuitamente un impianto fotovoltaico. Alcune aziende offrono contratti con i quali forniscono il fotovoltaico senza richiedere un pagamento diretto e immediato. In cambio, si paga un canone mensile o una percentuale sulle bollette dell’energia risparmiata. Questi contratti sono anche chiamati “Power Purchase Agreements” (PPA) e possono essere vantaggiosi se non c’è la disponibilità di un budget iniziale per l’acquisto dell’impianto. Del vecchio superbonus 110 per cento resta, per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, tra i quali rientrano anche gli impianti fotovoltaici, una detrazione del 36 per cento (aumentata al 50 per cento nel caso di abitazioni principali), con un limite massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare.
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