ABETE ROSSO
L’abete rosso (Picea abies) è una delle conifere più diffuse nelle località collinari e montane delle Alpi e degli Appennini settentrionali, soprattutto tra i 1000 e i 2000 metri di altitudine. Forma dei boschi puri, le peccete o abetaie, oppure boschi misti. Si adatta a diversi tipi di terreno, ma predilige quelli profondi, permeabili, freschi e umiferi; ama posizioni soleggiate.
COME COLTIVARE L’ABETE ROSSO
É una conifera molto rustica e frugale che cresce benissimo anche fuori dal suo ambiente naturale, ma preferibilmente in zone a clima temperato-freddo, a inverni rigidi ed estati non eccessivamente calde o asciutte. AI nord prospera ottimamente anche in pianura se il terreno è fresco, ma indubbiamente è più adatto per zone collinari o montane oppure per località fresche.
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ESPOSIZIONE
Trattandosi di una pianta che può crescere in qualsiasi terreno, bisogna solo scegliere quelli che preferisci. E sono con tre caratteristiche: acidi, profondi e freschi. Al riparo dal veto, che l’abete rosso soffre molto, in una zona al sole o di semi ombra. Le piante vanno messe a una distanza tra i 6 e gli 8 metri.
L’abete rosso si propaga unicamente per seme e si alleva in vivaio per alcuni anni; poi si trapianta con zolla di terra. L’importante che ci sia una buona pacciamatura. L’abete rosso ha un’altezza media molto significativa, dai 10 ai 20 metri, ma può essere coltivato semplicemente anche in vaso, e si possono realizzare delle versioni bonsai di questa bellissima pianta.
CURE
La cosa di cui ha più paura l’abete rosso è la siccità. Si tratta di una pianta che ha continuamente bisogno di acqua, specie nei primi anni di vita. In estate per l’arrivo del caldo e per l’alzarsi delle temperature. In inverno, in quanto l’abete rosso continua la fotosintesi, con relativa perdita d’acqua. Mentre freddo e vento producono un effetto di disidratazione della pianta.
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MALATTIE
Sono legate all’umidità e ai funghi che crescono alla sua base. Queste sono le più importanti: la ruggine che colpisce gli aghi, il marciume, l’attacco degli acari, delle cocciniglie e dei pidocchi delle conifere, la processionaria dell’abete.
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