L’agerato appartiene alla famiglia delle Composite e proviene dal Nord America, dal Messico, dal Perù e dall’America tropicale. Il genere, che in termini botanici si chiama Ageratum comprende numerose specie perenni, circa trenta. Si tratta di piante di taglia variabile, con fiori riuniti in capolini fitti simili a piumini, assai numerosi e persistenti e con colore che varia dal blu, al bianco, al rosa rimanendo uniforme anche sui fiori vecchi. La specie generalmente coltivata come pianta ornamentale è Ageratum houstonianum, detto anche agerato celestino per il colore dei suoi fiori. Si usa soprattutto per le bordure. Il nome Ageratum deriva dal greco ageratos, che significa “senza vecchia” e fa riferimento alla lunga fioritura della pianta.
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Esposizione e clima
L’agerato soffre le gelate invernali, necessita di esposizioni riparate ma al tempo stesso luminose. Le pianticelle sono alte poche centimetri, ma poi possono raggiungere anche gli 80 centimetri. Con foglie quasi sempre fitte, ovali e spesso pelose.
Terreno e cure colturali
Si adatta in genere ai terreni umidi. È bene fornire del concime liquido da mescolare con l’acqua da annaffiatura ogni 15-20 giorni.
Irrigazione
La pianta dell’agerato non necessita di molta acqua e va annaffiata solo quando il terreno sottostante è asciutto. L’importante è che nel periodo di maggiore attività della pianta, dall’inizio della primavera alla fine dell’estate, il terreno dove cresce l’agerato sia sempre umido.
Semina e fioritura
L’agerato si moltiplica per seme in marzo, dentro cassoni, o per talea in agosto. La fioritura va dal mese di giugno fino settembre. I fiori, riuniti in inflorescenze, nelle quali ogni minuscolo fiorellino ha forma tubolare, sono di colore che varia dal blu al lilla, dal bianco al rosa.
L’agerato nel vaso
Per coltivare l’agerato nel vaso è preferibile scegliere le varietà nane, e il vaso va riempito con terriccio per piante da fiore. Un’altra possibilità è di mettere in cassette, sul balcone, anche piccolo, dove ci sono anche alberetti a fusto nano. D’altra parte, l’agerato è una pianta che non supera i 50 centimetri di altezza e le varietà nane sono quelle preferite.
Problemi e rimedi
I peggiori nemici dell’agerato sono gli afidi e le mosche bianche, che vanno combattuti con prodotti specifici. Se le foglie appaiono rovinate, la pianta è stata probabilmente attaccata dalla muffa grigia che prolifera nei luoghi in cui non vi è aerazione sufficiente. In questo caso, può essere opportuno un trattamento con il rame.
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