Si pianta, in terreni asciutti e sciolti, durante la stagione invernale, da novembre a febbraio. E si raccoglie indicativamente dal mese di giugno, quando le foglie della pianta iniziano a seccarsi. L’aglio è un pianta facile da coltivare, ovunque: nell’orto, come in un semplice vaso sul balcone. E fra l’altro è utile anche per disintossicare il fegato. L’aglio, conosciuto già dagli antichi egizi, è un vero concentrato di virtù salutari, utile anche per depurare il fegato e contro il mal d’orecchio. Ecco le più importanti: regola la pressione sanguigna, è un antibiotico naturale contro malattie gastrointestinali, abbassa il colesterolo “cattivo” e i trigliceridi, ha una funzione antitumorale e contiene ben 400 componenti curative.
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Varietà
L’aglio è un prodotto di eccellenza dell’agricoltura italiana, quindi guai a sprecarlo acquistando fattispecie simili che magari arrivano dalla Cina. In particolare nel nostro Paese ci sono tre varietà di aglio. Bianco: il più forte di tutti, e anche quello con la maggiore concentrazione di proprietà naturali. Rosso: leggermente piccante, che potete utilizzare in tutti i pianti nei quali è richiesta l’aggiunta di un sapore piccante. Rosa: questa invece è una qualità molto delicata e aromatica. Praticamente ogni regione italiana ha il suo aglio con tanto di marchio di origine controllata, a garanzia della sua specificità. Noi ne ricordiamo tre, sulla base dei diversi colori. Il migliore aglio bianco è quello della provincia di Napoli che si raccoglie il giorno di Sant’Antonio (13 giugno) e si lascia seccare fino alla ricorrenza di San Giovanni (21 giugno). Quanto all’aglio rosso, sicuramente quello da preferire arriva dalla zone di Sulmona, dove esiste una delle poche varietà di aglio con i fiori. Infine, l’aglio rosa: il migliore si coltiva a Vessalico, in Liguria.
Ma come si coltiva l’aglio? La prima cosa è scegliere un terreno fertile e ben drenato, conservare una distanza tra le file degli spicchi di 35-40 centimetri, e di 10 centimetri lungo la stessa fila. Gli picchi vanno piantati con la punta verso l’alto, con una quota di 25 spicchi ogni 25 metri quadrati (equivalenti a 15 chilogrammi di bulbi ogni 100 metri quadrati). Il terreno va innaffiato solo quando è asciutto, e dopo la semina è opportuno stendere una pacciamatura di paglia, foglie tritate o erba tagliata. Coltivare l’aglio in vaso, in casa o sul balcone, è una operazione semplicissima che richiede poco spazio e poche cure. In particolare, l’aglio si pianta in autunno e basta uno spicchio, assolutamente bio e non trattato, per cominciare la coltivazione. Il periodo ideale va da ottobre a marzo: ottobre nelle regioni con climi temperati e marzo nelle regioni con climi più rigidi
Come si pianta
Innanzitutto, vi consigliamo di rivolgervi ad un vivaio in modo da farvi indicare qual è il tipo di aglio più adatto in base alla vostra zona di appartenenza. In generale va benissimo anche partire da un aglio comperato al supermercato purché sia bio e non trattato. L’aglio non ha bisogno di un vaso particolare o di terreno speciale come altre piante, sappiamo però che mal sopporta i ristagni d’acqua per cui è bene che non se ne formino mai. Piantate i vostri bulbilli (spicchi d’aglio) con tutta la buccia, a 5 cm di profondità, distanziandoli di circa 15/20 cm gli uni dagli altri. Questi daranno subito la piantina che fa anche un fiore molto bello e colorato. Annaffiate 2 volte a settimana fino all’estate.
Raccolta
L’aglio è pronto quando gli steli verdi diventano gialli e secchi, di solito in piena estate: a quel punto è possibile estrarlo dalla terra e lasciarlo seccare all’aperto ancora per un paio di settimane fino a quando anche l’involucro esterno dei bulbilli non sarà diventato della consistenza della carta. A questo punto non vi resta che ripulirlo dal terriccio e utilizzarlo in cucina.
Come si conserva
L’aglio si conserva in un contenitore forato, possibilmente in un luogo fresco e asciutto. In alternativa, ricavate delle trecce: belle da vedere e utili da riporre.
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