Agrifoglio: come si coltiva anche in un vaso

Come si coltiva, anche in un semplice vaso. E come si prepara l’infuso a base di corteccia o di foglie

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Un piccolo albero sempreverde che però può raggiungere anche i venti metri di altezza e i dieci metri come arbusto: l’agrifoglio si trova spesso nei boschi di caducifoglie, raramente tra le conifere, e comunque in terreni ben drenati.

AGRIFOGLIO

La pianta ha origini nell’Europa centro-meridionale, ed è molto diffusa in Italia. Dove è legata all’iconografia del Natale, come la stella di Natale, e anche alla credenza di essere un prezioso portafortuna, da crescere in casa. I fiori sono misti, maschi e femmine, ma soltanto dalle femmine nascono le bacche sferiche di colore rosso brillante, che combinate con le foglie verdi, rendono l’agrifoglio inconfondibile.

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PARTI UTILIZZATE

Le parti utilizzate dell’agrifoglio sono foglie e corteccia. Le prime si raccolgono durante la primavera, la corteccia invece è disponibile tutto l’anno.

BENEFICI

I principali benefici dell’agrifoglio sono legati alla quantità di ilicina e tannini contenuti nella sua corteccia. In particolare, l’infuso di agrifoglio è utilizzato per alcuni specifici scopi terapeutici:

CONSERVAZIONE

Le foglie si fanno essiccare all’ombra, la corteccia al sole. E tutto viene conservato in sacchetti di carta.

INFUSO DI AGRIFOGLIO

Il modo più efficace per utilizzare l’agrifoglio e per godere dei suoi benefici e delle sue proprietà è assumerlo attraverso un infuso che si prepara con una ricetta molto semplice.

  • Mettete a bollire tre grammi di corteccia o di foglie in un litro d’acqua.
  • Fate riposare per circa dieci minuti.
  • Filtrate e bevetene fino a un massimo di due tazze al giorno.
  • Prendete l’infuso di agrifoglio in orari lontani dai pasti.

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DOVE METTERE AGRIFOGLIO

Se volete coltivare l’agrifoglio iniziate a metterlo in una zona semi-ombreggiata: è la sua posizione preferita. Questa pianta regge bene anche le basse temperature (è considerata una pianta “natalizia”), fino a meno 15 gradi. Resiste molto bene anche ai venti, alla salsedine, all’inquinamento: motivi per cui l’agrifoglio è molto usato per le siepi e nei giardini di case vicine a zione trafficate. In ogni caso, considerando la velenosità delle bacche del trifoglio, è bene tenere la pianta a distanza di sicurezza dai bambini.

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COME COLTIVARE AGRIFOGLIO

Una volta sistemato nel posto giusto, e in un terreno acido e non argilloso, l’agrifoglio, che può crescere bene anche in un vaso, va curato con specifiche attenzioni.

  • La messa a dimora va fatta alla fine dell’inverno, prima dell’inizio della primavera.
  • Considerando la lentezza con la quale cresce l’arbusto (quindici centimetri all’anno., la potatura non è indispensabile.
  • Basta spuntare la pianta, operazione che si può fare all’inizio dell’estate come a fine agosto.
  • Le annaffiature vanno fatte ogni due settimane, e con una maggiore frequenza (anche una volta alla settimana) nel caso di una coltivazione in vaso.
  • Le concimature devono essere regolari, e in inverno è preferibile usare concimi organici.

MALATTIE AGRIFOGLIO

Le malattie più frequenti e pericolose per l’agrifoglio sono due.

  • La ruggine. Si tratta di un fungo che determina un colore giallastro nella parte superiore delle foglie. Può farle cadere tutte provocando l’avvizzimento della pianta.
  • La cocciniglia. Si tratta di un parassita, che divora la linfa della pianta. In un primo momento, si seccano le foglie, poi i rami e infine tutta la pianta. Un ottimo rimedio contro la cocciniglia è l’olio bianco, una miscela di vari oli minerali che viene vaporizzata con uno spray.

CONTROINDICAZIONI

Dell’agrifoglio non bisogna utilizzare in alcuna forma, e tantomeno ingerire, le bacche. Provocano nausea, vomito, disidratazione, diarrea, crampi addominali. Fino al rischio dell’avvelenamento.

LE PIANTE DA COLTIVARE IN GIARDINO:

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