Abbiamo a disposizione, ogni giorno e gratuitamente, una delle più straordinarie medicine per il nostro benessere psicofisico, e non riusciamo a trovare il tempo per afferrarla. Parliamo dell’amicizia, un amore privilegiato, davvero per sempre, più protettivo e accudente del legame tra coniugi, fidanzati e amanti. L’amicizia ha una dimensione unica, che tende a essere sempre più riconosciuta, e in tempi di vite che si allungano, recinti anagrafici che si abbattono, vecchiaia in allontanamento, c’è una nuova barriera che cade a proposito di amicizia. Quella dell’età. Sono sempre più frequenti amicizie, solide, non nate sui banchi di scuola, ma costruite in tempi recenti. E con fortissime differenze di età. Due donne, una di 30 e l’altra di 70 anni. Due uomini, un quarantenne e un ottantenne. Rapporti impensabili, se non con rare eccezioni, quando con i sentimenti entrano in gioco altri fattori come il contatto fisico. Un motivo in più per scavare nell’album delle nostre amicizie, per non considerarlo mai chiuso e riempito e per investire nell’amicizia con gli sforzi che pure sono necessari.
Indice degli argomenti
L’importanza dell’amicizia
Quanti amici abbiamo? Come li scopriamo? E come li coltiviamo? Sono domande essenziali per una vita sostenibile, dove conta in modo determinante la qualità delle relazioni umane. A partire proprio dall’amicizia, un amore autentico. Gli scienziati hanno classificato con estrema precisione ciò che serve per fare decollare le nostre amicizie, per non sprecarle e per non evaporarle nel tempo. Spesso attraverso piccole e grandi disattenzioni.
La differenza di età
Partiamo da un primo dato di fatto: la voglia di compagnia non è infinita, ma al contrario ha dei limiti, legati non solo al carattere di ciascuno di noi ma anche al tempo che riusciamo a dedicare ai nostri rapporti umani. Secondo una ricerca del MIT (Massachusetts Institute of Technology), un individuo conosce in media tra le 250 e le 5.500 persone. Conoscenze reali, fatte anche di fisicità e di contatti, e non solo di condivisioni e legami virtuali, quelli del web. E adesso vediamo quante di queste persone che conosciamo diventano poi amici. In questo passaggio diventiamo molto selettivi: infatti, a fronte di migliaia di conoscenze, gli amici in media diventano una cerchia di 121 uomini e donne e di questi, i confidenti ovvero gli amici intimi, quelli che godono della nostra totale fiducia, sono al massimo 10-20. Ed eccoci al terzo fattore determinante nella scoperta della qualità dell’amicizia: il tempo da dedicare alla luce che accende. Per un legame profondo tra le persone servono molte ore e non solo istantanei smanettamenti sul web.
Come coltivare l’amicizia
Uno studio dell’università del Kansas ha messo in fila tre livelli di socializzazione in base al tempo. Almeno 50 ore affinché un conoscente diventi un amico superficiale, altre 40 ore per entrare nel girone degli amici, in senso generico, ed infine non meno di 200 ore per essere un amico intimo. Non mettetevi con l’orologio in mano a calcolare il tempo che dedicate alla cura e all’attenzione delle persone attraverso il canale dell’amicizia, ma cercate di fissare un paletto nella vostra vita sostenibile ovvero larga, larghissima sul piano dell relazioni, della curiosità, del sentimento. Senza la generosità del tempo che mettiamo a disposizione di un amico o di un’amica, magari anche solo per ingoiarci tutti i suoi sfoghi, compresi i più noiosi e ripetitivi, l’approdo ad un’amicizia autentica è di fatto impossibile. Il naufragio della nostra relazione umana è quasi scontato. Per amare, e ripetiamolo: l’amicizia è un amore, il tempo è una componente essenziale, da non sprecare ma da mettere sul tavolo della vita con estrema generosità.
Gli italiani e l’amicizia
Purtroppo, gli italiani, popolo per sua natura empatico e aperto alle relazioni, hanno deciso di sprecare il valore dell’amicizia. Nel modo più sciocco: costruendosi l’alibi di non avere tempo per stare in compagnia degli amici più cari. Questa è l’opinione di un italiano su tre, sulla base di una ricerca compiuta su un campione di 1.200 persone, uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 55 anni con metodologia Woa (Web opinion analysis). E per quale motivo non abbiamo tempo per coltivare ciò che Cicerone considerava «il bene più prezioso dell’uomo»? Nell’ordine: un’eccessiva mobilità legata al lavoro, per cui si cambia spesso luogo e posizione di lavoro; stili di vita differenti; perché nel frattempo ci si è sposati e si ha famiglia; per i ritmi troppo frenetici legati agli impegni quotidiani.
Valore dell’amicizia
Eppure, sprecare l’amicizia, non dedicarle il tempo che merita, significa non ascoltare ciò che gli scienziati di area psicologica e medica stanno sempre più evidenziando con le loro ricerche sul campo: questo tipo di relazione è una medicina naturale per la nostra salute psicofisica. In particolare, l’amicizia allunga la vita, ma sul serio, grazie alle endorfine che ci regala per contrastare gli ormoni dello stress. Nelle donne la frequentazione amicale favorisce la produzione di progesterone, l’ormone che riduce i livelli di ansia, contrasta la produzione di cortisolo e innalza il tono dell’umore. Il tempo dedicato agli amici, secondo diversi studi oncologici, se abbonda, può ridurre il dolore e aumentare di quattro volte la possibilità di guarire da alcune forme di cancro. Poi ci sono gli aspetti più emotivi dell’amicizia.
Le regole
Raffaele La Capria, scrittore che noi amiamo molto, ha scritto pagine molto belle sull’amicizia, facendone un elogio a tutto tondo, e centrando la sua importanza. Da non sprecare. In pratica, La Capria ricorda la meraviglia di questo sentimento (si lamenta del fatto che se ne parli poco, troppo poco), destinato comunque a resistere, se sappiamo coltivarlo, a qualsiasi onda del tempo. Tanto che l’amicizia, e qui citiamo testualmente, secondo La Capria è un “sentimento intelligente“. Cioè spinto non solo dal cuore, ma innanzitutto dal cervello. Quindi ancora più prezioso e completo, e molto delicato da preservare. Un amore sostenibile, in senso pieno del termine. L’amicizia, è quasi banale dirlo, va coltivata. E può anche cambiare profilo nel corso della vita: mano a mano che si avanza nell’età, per esempio, la rete delle relazioni strette, quella degli amici cari, si restringe. Ma questo non significa che i nostri sentimenti si stiano spegnendo, piuttosto siamo portati semplicemente a selezionare di più le persone che ci circondano.
Come mantenere l’amicizia
La solitudine è un male terribile, anche questo senza età e senza tempo, e l’amicizia è sicuramente il suo migliore antidoto. Per coltivarla e per renderla più solida, più duratura e più stabile, ecco qualche consiglio e qualche regola essenziale:
- Prendete gli amici per quello che sono. E non cercate sempre di trasformarli a vostra immagine e somiglianza. Non state sempre a giudicarli, e accettate la ricchezza delle differenze. Piuttosto, sforzatevi per essere sempre autentici nei comportamenti.
- Non trascurateli. I contatti fisici, in carne ed ossa, e non solo quelli attraverso il web oppure con una telefonata, sono indispensabili. E siate generosi: se il vostro amico del cuore non vi chiama, siate voi ad alzare il telefono (o il cellulare).
- Coltivate l’amicizia fin dall’adolescenza. È l’età giusta per impiantare amicizie solide, che poi potrebbero durare per tutta la vita. Spiegatelo bene ai vostri figli, anche perché non isolarsi, magari in uno smartphone, fa bene al corpo e alla mente. E riduce enormemente le possibilità di stress, ansia e sbalzi di umore.
- Ascoltateli e siate utili. Sono due concetti collegati. Dare, specie senza contropartite, è un gesto d’amore, dunque di vera amicizia. E dare innanzitutto quando il vostro amico\a ne ha bisogno. Che cosa? Tutto, anche il tempo. E ricordatevi che per stare davvero vicino ad un amico, bisogna saperlo ascoltare. Anche se sbrodola con le parole.
- L’amicizia per gli anziani. È fondamentale per vincere la solitudine, e per avere sempre compagnia quando l’età avanzata ci allontana naturalmente dagli altri. Pensate: l’isolamento nella vecchiaia è peggio del diabete, e provoca ipertensione. Al contrario, gli amici aiutano a ritardare il declino cognitivo.
- Qualità e ancora qualità. Crescendo si capisce bene che nell’amicizia più che la quantità conta la qualità. Non è un gioco di fan sui social, ma una puntata sulla vita vera. E alla fine gli amici davvero cari sono sempre pochi.
- Non abbiate fretta con gli amici. Per coltivare l’amicizia, a qualsiasi età, serve tempo. Sempre e comunque. E state tranquilli: non lo state sprecando.
- Ricordatevi di questa parola: mi dispiace. In amicizia, come in qualsiasi amore, può scoppiare un litigio che magari da banale diventa esplosivo, dirompente, fino a rompere il legame. Come evitarlo? Con una regola di base: spezzate la catena del risentimento al primo gradino, e siate in grado, di fronte ad un amico che si mostra indispettito oppure offeso, di dire due parole secche. Mi dispiace.
Quali sono i valori alla base dell’amicizia?
L’amicizia è un amore talmente ampio da comprendere tanti valori, difficili perfino da selezionare. Ma tre mi sembrano essenziali. L’affidabilità, che non significa soltanto “non tradire” (cosa sempre possibile quando sono in gioco i nostri volubili sentimenti) ma innanzitutto mostrarsi solidi nei confronti dell’altro. Scambiarsi una fiducia disinteressata, senza contropartite, e senza aspettare l’ascensore di ritorno a un nostro gesto di affetto. L’amicizia non è il banchetto in un mercato all’aperto. Poi c’è la resilienza. Gli amici resistono nel tempo, anche quando si vedono poco: condividono un’intesa per non perdersi. Mai. E sanno di essere sempre e comunque quando è necessario. L’amico non scompare proprio quando serve la sua presenza. Infine, l’amicizia è uno sforzo costante di empatia, di quella capacità di immedesimarsi nei panni degli altri e non restare sempre chiusi nel nostro Io e nel nostro narcisismo. L’amicizia porta lo sguardo molto al di sopra dell’ombelico.
I benefici
Tra i diversi benefici dell’amicizia, ne segnaliamo uno che può riassumersi così: allunga la vita e tiene a distanza il naturale declino cognitivo dell’uomo, fino alle malattie neurologiche degenerative. Uno studio molto approfondito della University State of Michigan dimostra che le persone dotate di buone amicizie invecchiano meno è più lentamente. Riescono a conservare una mente giovane, con una memoria più vivida e acuta rispetto ai loro coetanei. Inoltre corrono meno rischi di Parkinson e Alzheimer e di depressione. In una parola: l’amicizia allunga la vita.
La differenza tra uomini e donne
Esiste una differenza sostanziale tra l’amicizia tra uomini e quella tra donne? Uno studio del Social Issues Research Centre di Oxford mette a fuoco che cosa differenza i due tipi di amicizie. Quella tra donne è “face to face”, faccia a faccia, diretta e intima. Si basa su un linguaggio privato, una lingua segreta che le donne sanno esprimere molto bene tra di loro, anche grazie all’uso della conversazione. L’amicizia tra uomini è invece side by side, gomito a gomito, e spesso non intacca la sfera delle emozioni. Nasce sulla base di attività condivise, per esempio uno sport o qualche specifico interesse, e quasi mai riesce a includere l’intera intimità delle persone. Come nel caso delle donne.
Nuove amicizie
Le frasi celebri
- Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia (Epicuro)
Epicuro mette insieme due cerchi attorno all’amicizia: la saggezza e la felicità. La saggezza perché all’amicizia non si arriva soltanto con il cuore ma anche con la testa, con qualcosa che ti spinge razionalmente verso l’altro. E ti avvicina a lui. La felicità, in quanto l’amico è l’ossigeno della vita, un antidepressivo naturale, ciò che ci accompagna verso quella sensazione, mai completa e definitiva realtà, chiamata felicità.
- Coloro che eliminano l’amicizia dalla vita, eliminano il sole dal mondo (Cicerone)
L’amicizia è una luce naturale, non artificiale. E chi la spreca si autocondanna al buio, a una vita innaturale, tediosa e opacamente solitaria.
- Tutti vogliono avere un amico, ma nessuno si preoccupa di esserlo (Alphonse Karr)
In questa frase dello scrittore francese c’è un segreto dell’amicizia: lo sforzo al quale non si può sfuggire per impiantarla e per farla crescere. Nell’amicizia non esiste nulla di meccanico, e la reciprocità è la prima marcia di un motore che poi non si spegnerà mai.
Leggi anche:
- Scoprite i piaceri e il benessere che regala la gentilezza. La vostra salute migliora
- La pazienza non è mai troppa
- L’importanza di chiedere scusa. Una parola chiave che abbiamo rimosso
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.