Come si coltiva l’azalea

Ha bisogno di luce, ma non dei raggi diretti del sole. In casa è un'ottima scelta per contrastare l'inquinamento domestico. Si semina a inizio primavera e fiorisce a maggio

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Rosso, rosato, bianco. Ma anche lilla e azzurro. I colori dei fiori  dell’azalea sono intensi e bellissimi, abbinati a una particolare forma definita “a trombetta” che li vede uniti in piccoli mazzi.  Nel linguaggio dei fiori, le azalee simboleggiano, specie nei paesi orientali, la femminilità e la fortuna, mentre nel mondo occidentale rappresentano un simbolo di improvvisa felicità.

Origini e caratteristiche della pianta

Il termine “azalea” deriva dal greco “azaleos”, che significa “secco”, in riferimento alla sua natura resistente a condizioni di suolo più arido. Le azalee sono una varietà di rododendro, appartenenti alla famiglia delle Ericaceae, e si trovano naturalmente in luoghi come le montagne e le zone costiere temperate. In Asia, in particolare in Giappone e Cina, le azalee sono molto apprezzate e sono state coltivate per secoli, tanto da diventare simboli di bellezza e armonia. Anche negli Stati Uniti, le azalee sono molto popolari, soprattutto nelle zone più calde e umide, come il sud-est.

L’azalea si presenta come  un cespuglio legnoso che non supera i 50 centimetri di altezza. Ha foglie ovaliruvide e spesse, fiori di diversi colori e sfumature, che compaiono all’apice dei fusti. Ne esistono diverse varietà, a corolla semplice o doppia.

Esposizione e clima

L’azalea non ama i climi rigidi, preferisce quelli temperati ed è in grado di sopravvivere senza appassire a temperature superiori ai 10 gradi. Necessita di molta luce, ma non dei raggi diretti del sole. In inverno, l’esposizione corretta è a Sud, accanto a un muro, per proteggere la pianta dai venti freddi. In estate, i luoghi giusti sono a mezz’ombra e freschi. In inverno, la pianta regge bene anche temperature sotto lo zero, ma soffre in modo particolare il vento. Si può coprire la parte aerea con un telo, oppure metterla in casa o in una serra, o anche accostarla a un muro che la protegge proprio dal vento.

Terreno e cure colturali

Il terreno ideale è acido, con ph 5, ben drenato, ricco di elementi organici, meglio se mescolato a terriccio di foglie. Deve essere concimato ogni 15 giorni durante la fioritura e ogni 15-20 giorni in estate. Raccomandazione importante: le azalee non vanno piantate troppo in profondità, in quanto hanno radici piuttosto superficiali.

Coltivazione nel vaso

Anche nel vaso la coltivazione dell’azalea è molto semplice: trattandosi di una pianta acidofila come l’ortensia, non trascurate mai l’esposizione al sole. E ricordate che l’azalea in casa cresce benissimo, contribuendo anche a contrastare l’inquinamento domestico.Come concime naturale, per l’azalea in vaso vi consigliamo i fondi di caffè, da utilizzare a piccole dosi e in modo periodico.

Le azalee da coltivare in casa sono innanzitutto due: la indiana, più grande, con fiori di colore rosa, bianchi, rossi o purpurei; la giapponese, con fiori multiformi e una lunga foglia lucida.

Per coltivare le azalee in casa è fondamentale fare attenzione ad alcune cose:

  • La pianta deve stare in un locale fresco, con una temperatura ideale tra i 10 e i 16 gradi
  • Il posto scelto deve essere luminoso, ma lontano dalla luce del sole
  • Bagnate il composto, con acqua piovana e comunque senza calcare
  • Una volta passato il periodo delle gelate, potete mettere il vaso all’aperto, in un posto ombroso.

Annaffiature

L’azalea necessita di abbondanti annaffiature, specialmente in primavera, in estate e dopo il periodo di fioritura. In queste stagioni non bisogna esagerare con l’acqua, altrimenti di corre il rischio di inzuppare il terreno e renderlo poco adatto a una crescita sana e fisiologica della pianta: ricordiamoci sempre che i ristagni idrici possono far morire l’azalea.  In inverno, invece, bisogna annaffiare solo quando il terreno è troppo asciutto. Ricordate che la pianta soffre per annaffiature nelle ore calde della giornata, per cui è sempre meglio scegliere la mattina presto o il tramonto.

Semina e fioritura

L’azalea si può seminare all’inizio della primavera, in luogo riparato e non troppo freddo; le piantine vanno rinvasate in contenitori singoli appena mettono almeno una coppia di foglie e verranno poste a dimora la primavera successiva. La fioritura è in maggio. Una volta che sia maturata la fioritura, i fiori secchi e appassiti vanno asportati per procedere alla potatura della pianta a corto di aerazione.

Problemi e rimedi

Se compaiono macchie gialle e ragnatele sulla parte inferiore della pianta, vuol dire che è stata attaccata dal ragnetto rosso e dovete utilizzare un prodotto specifico. Se le macchie sulle foglie e sui fiori sono grigio-brune, con un aspetto polveroso, la pianta è stata attaccata dalla muffa grigia (Botrytis), mentre se i fiori avvizziscono e le foglie perdono colore,  la pianta ha bisogno di acqua. La “ruggine delle azalee” si manifesta con macchie gialle o arancioni sulle foglie e la comparsa di spore sulle superfici inferiori. Infine, anche il marciume è uno dei problemi che più colpisce l’azalea: motivo per non esagerare con l’acqua.

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