Come si coltiva il convolvolo

Fiori grandi e bellissimi. Ha bisogno di molta luce e coltivato sul balcone è molto elegante metterlo nelle ceste

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Il convolvolo, che appartiene alla famiglia delle Convolvulaceae, è una pianta erbacea perenne, originaria dell’Europa, molto resistente, con fusti prostrati, volubili, lunghi in genere fino a 50 centimetri. La radice è profonda e strisciata, le foglie sono astate e cuoriformi, i fiori presentano corolla imbutiforme con diverse sfumature. Il nome ha origine latina e spiega la tendenza della pianta ad avvolgersi (infatti spesso è sfruttata anche come rampicante).

Principali specie

Esistono circa 250 specie di convolvolo e le differenze riguardano i fiori, i petali e le foglie. In particolare, i fiori possono essere bianchi, violacei, blu e rosa.

  • Il Convolvulus arvensis, chiamato anche vilucchio, è la specie più nota, molto comune in tutta Italia dove cresce anche spontanea nelle zone rurali e può raggiungere una lunghezza di otre due metri. Ha fiori bianchi o rosa e una fioritura molto abbondante in primavera ed estate. La si coltiva spesso in vaso o in giardino per la bellezza dei suoi fiori.
  • Il Convolvus sabatius meglio noto come Convolvolus mauritanicus, è un’altra specie molto diffusa. Ha una buona rusticità, produce fiori ampi forma di campanella di colore viola, ha portamento strisciante ed è particolarmente adatta a giardini rocciosi e a bordure basse e per la decorazione di muri.
  • Il Convolvulus tricolor è una specie è originaria dell’’Africa, ed è diffusa per l’abbondanza e la lunga durata della sua fioritura, Produce caratteristici fiori di tre colori: giallo al centro, bianco e poi blu per la parte più esterna. Negli anni, ne sono state selezionate diverse varietà con caratteristiche diverse per portamento, colori e dimensioni dei fiori. È una specie impiegata nei giardini rocciosi e come copri suolo, oppure, per il suo portamento, nei vasi appesi.
  • Il Convolvulus cneorum si adatta in modo particolare alla coltivazione in vaso o in giardino: si tratta di una pianta con uno sviluppo arbustivo e non rampicante, semirustico, resistente alla siccità, con una chioma rigogliosa e con numerosi rami ricoperti di foglie coriacee con una peluria esterna e un colore verde argenteo, più scuro nella parte superiore e più chiaro in quella inferiore. Nel periodo della fioritura, la pianta ammalia con splendidi fiori bianchi a campana. Si adatta bene anche a terreni poveri e sassosi, dove si sviluppa in grandi cuscini di colore argenteo.

Esposizione e clima

Predilige un clima temperato e temperature miti, ma resiste bene anche a meno 10 gradi. Può stare a mezz’ombra e in pieno sole, l’importante che abbia molta luce. Tollera a lungo anche la siccità. 

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Terreno e cure colturali

Il convolvolo si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche piuttosto povero, l’importante è che sia ben drenato. Non richiede grosse cure per crescere, al contrario è infestante, quindi richiede cospicue potature. In giardino la pianta è utilizzata per bordure e aiuole; in giardino per la composizione molto elegante di bassi cespugli; sul balcone, anche perché l’aspetto ricadente della pianta la rende molto adatta alla coltivazione nelle ceste sospese. 

Annaffiature

È una pianta che soffre l’eccesso di umidità, oltre che, ovviamente, i ristagni. Non esagerare con le annaffiature. 

Potatura

La potatura è indispensabile per garantire uno sviluppo armonioso alla chioma della pianta. Si devono accorciare i rami più esterni e più lunghi in autunno.

Semina e fioritura

Si propaga facilmente per talea erbacea semilegnosa, che può essere eseguita sia in primavera che in autunno. La semina avviene durante la stagione primaverile, si pongono i semi all’interno di una cassetta a una temperatura di circa 18 gradi. Quando i germogli stanno crescendo e iniziando a creare un apparato radicale solido, le piantine possono essere messe a dimora in piena terra. Se la specie che s’intende propagare è un esemplare di Convolvolo perenne prostrato, si può impiegare una parte del rizoma che va prelevata durante l’inverno o, in alternativa, si possono impiegare le propaggini. Per la moltiplicazione per talea occorre prelevare una parte del fusto o un germoglio basale. La talea deve essere praticata o durante la fine dell’inverno oppure nel periodo compreso tra giugno e luglio.

Fiorisce da maggio a settembre. Durante questo il periodo dalle ascelle fogliare sbocciano grandi e bellissimi fiori la cui forma e colore variano in base alla specie. La caratteristica è che i fiori si chiudono la sera o quando il tempo è nuvoloso.

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Coltivazione in vaso

Se il convolvolo viene coltivato in vaso, il substrato deve contenere due parti di terriccio fertile e una parte di torba, un po’ di sabbia, della pomice e, in alternativa, del lapillo vulcanico: così, la pianta ha maggiori possibilità di crescere rigogliosa. Il rinvaso si effettua soltanto nel caso in cui il convolvolo sia eccessivamente grande rispetto al vaso. Per regalare alla pianta un aspetto estetico ancora più gradevole è consigliabile potare i rami più esterni e più lunghi soprattutto durante il periodo autunnale.

Proprietà lassative

Fin dai tempi più antichi, il convolvolo viene impiegato per le proprietà lassative, generate dalla forte presenza di saponine all’interno della linfa, che scorre nelle radici e nelle foglie. Ancora oggi, in Germania, è abitudine preparare un infuso con le sue foglie, per trattare la leucorrea. Se essiccate e ridotte in polvere, le foglie conservano le proprietà curative a lungo. Se ne sconsiglia, però, l’uso domestico, se non affidandosi a esperti conoscitori di nozioni di erboristeria. Alcune specie del genere possono anche essere tossiche.

Problemi e rimedi 

A fine inverno si consiglia. un trattamento insetticida ad ampio spettro, per prevenire l’attacco di afidi e cocciniglie.Ricordiamo che si possono utilizzare anche prodotti naturali, e comunque i trattamenti vanno praticati quando nel giardino non sono presenti fioriture. La ruggine si palesa con pustole e macchie giallognole sulla parte inferiore delle foglie e sui fusti. Le malattie fungine si manifestano con la presenza di macchie sulle foglie che, se non trattate in modo tempestivo, possono far deperire la pianta e farla poi seccare.

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