Belli, luminosi, variopinti, i garofani sono perfetti per impreziosire il giardino ed il balcone con i loro colori vivaci. Se vi state chiedendo come coltivarli, sappiate che si tratta di fiori facili da curare e che non richiedono grande manutenzione a fronte di ottimi e soddisfacenti risultati (e con la minima fatica). Come coltivare i garofani? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
I garofani – Dianthus caryophyllus il loro nome botanico – sono fiori caratterizzati da un doppio strato di petali setosi e sono disponibili in una vasta gamma di colori. Dotati di steli lunghi e robusti, hanno alle spalle una lunga storia. Risalgono all’antica Grecia e all’epoca romana e il nome della loro famiglia, Dianthus appunto, significa “fiore degli dei”. Simboleggiano il fascino e l’amore e vengono spesso regalati in segno di gratitudine e affetto. In cerca di consigli sulla coltivazione dei garofani? Di seguito tutto quello che c’è da sapere per prendersi cura di questi fiori nel migliore dei modi.
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Semina
Quando seminare i garofani? Il momento migliore per la semina sono le stagioni di transizione come la primavera o l’autunno. Per scegliere il luogo migliore, sappiate che tali fiori preferiscono la luce solare all’ombra. Se si ha intenzione di piantare semi di garofano annuali si può procedere in due modi: si può effettuare la semina a marzo ma in un contenitore/luogo riparato per poi trasferirli di posto in primavera, oppure piantarli direttamente nel terreno nei mesi che vanno da aprile a maggio.
Terreno
I semi di garofano vanno piantati in un terreno ben drenato, fertile e leggermente alcalinizzato e vanno distribuiti in maniera piuttosto distanziata tra di loro. Un terreno troppo fertile o non ben drenato renderà difficile la fioritura e il raggiungimento di colori accesi. Se il terreno ha bisogno di più nutrienti, si può ricorrere alla torba, un composto organico ottenuto dal deposito di resti vegetali impregnati d’acqua.
Annaffiature
Le annaffiature non devono essere abbondanti. In quanto alla frequenza, è bene effettuare una leggera irrigazione due o tre volte a settimana, ma non prima di aver controllato il terreno per assicurarsi che sia ben asciutto, altrimenti conviene aspettare. È preferibile annaffiare in profondità e meno spesso piuttosto che poco e più frequentemente.
Potature
Le potature rappresentano un’operazione fondamentale per mantenere sani e forti i garofani. Se le piante sono nelle prime fasi possono essere potate rimuovendo i fiori e le foglie vecchie per destinare maggiore nutrimento alle parti sane della pianta. La potatura dovrebbe essere fatta nei mesi primaverili: in tale stagione si procede al taglio degli steli con i fiori al quarto o quinto nodo. Le successive potature di fiori e foglie devono essere effettuate più in alto.
Come piantare i garofani
Un dubbio che attanaglia molti è dove posizionare il garofano. Questi fiori andrebbero piantati in una porzione di terreno ben soleggiata (che riceva almeno sei ore di luce al giorno) a circa 30 cm l’uno dall’altro e non troppo in profondità nel terriccio. E’ utile aggiungere del compost al terreno per fornire maggiore nutrimento. I garofani possono essere posti sia in terrazzo che in giardino, ma la temperatura ottimale per il loro benessere è compresa tra gli 8 ed i 35ºC.
Se vi state chiedendo come fare nuove piante di garofano, oltre che attraverso il seme, si può optare per la riproduzione dei garofani per talea. In questo caso, durante la primavera scegliete un fiore dal gambo robusto recidendolo vicino alla base, quindi praticare un taglio netto vicino a un nodo vegetativo, immergetelo nell’ormone radicante e piantate nel terreno. Le radici dovrebbero iniziare a crescere entro 20 giorni. Ecco portata a termine la moltiplicazione dei garofani.
Come coltivarli in vaso
Se preferite coltivare i garofani in vaso, scegliete di piantarli prima in casa, all’interno di una fioriera che permetta un buon drenaggio, cospargendo i semi sulla superficie e coprendoli con uno strato morbido di terra. Fatto questo, innaffiate – ma non troppo – il terreno e copritelo con un sacchetto di plastica (meglio se riciclato) per ricreare una sorta di serra e garantire la migliore protezione in questa fase così delicata. Il vaso va posizionato in una zona della casa o del balcone luminosa ma non esposta direttamente ai raggi solari per non causare la bruciature dei fiori. In inverno, se il clima è rigido, è meglio tenerli all’interno.
Altri consigli su come coltivare il garofano in vaso che possono tornarvi utili: quando avranno raggiunto i 10 cm di altezza, potrete (eventualmente) trapiantarle in giardino. In quanto ai parassiti, i garofani di solito non ne sono infastiditi. Se si piantano nel terreno è bene mantenere una adeguata spaziatura per consentire una buona circolazione di aria e prevenire muffe, funghi e altre malattie.
Quante volte fioriscono?
Nel caso dei garofani perenni, la pianta fiorisce la prima volta nel mese di giugno. A seconda della specie, la fioritura si verifica nel periodo compreso tra la primavera e l’autunno inoltrato.
Quali sono i garofani perenni?
Le varietà di garofano sono parecchie: queste comprendono piante annuali e biennali e piante perenni. Appartengono a quest’ultima categoria i garofani comuni e quelli piumosi, che rientrano tra le specie più profumate. Anche i garofanini possono essere piante perenni: li si ammira solitamente nei giardini rocciosi e ai bordi delle aiuole.
Come si conservano i garofani in inverno?
E’ importante che, durante la stagione più fredda, il luogo nel quale si trova la pianta di garofano non raggiunga temperature inferiori a zero gradi in quanto i garofani soffrono le gelate (anche se riescono a non congelare fino a -3°C). In tal caso, è opportuno proteggerli adeguatamente – coprendoli magari – oppure spostare i garofani in vaso in inverno in luoghi dove possano essere più riparati e non esposti alle basse temperature.
Che cosa fare con i garofani secchi?
Garofani secchi: cosa fare? Per favorire la rifioritura e rafforzare la piante, le foglie ed i fiori morenti vanno eliminati man mano. Vanno recisi i soli fiori secchi o anche parte del gambo, se anche questo è o si sta seccando. Come togliere i fiori secchi dei garofanini? Vale lo stesso discorso, i fiori appassiti devono essere eliminati in modo da favorire l’apertura di nuovi boccioli.
Se sono correttamente essiccati, invece, i garofani secchi si possono conservare ed utilizzare in decorazioni per la casa come composizioni e ghirlande.
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