Indice degli argomenti
COME COLTIVARE IL MELO
Le mele sono uno dei frutti più coltivati e apprezzati: sono molto buone e anche salutari. Non per niente nella tradizione popolare si dice che “una mela al giorno toglie il medico di torno”: questo frutto è ricchissimo di vitamine, a fronte di un quantitativo di zuccheri relativamente basso e a grassi quasi inesistenti.
Molte proprietà positive della mela sono anche nella buccia, fonte di fibre, per cui sarebbe meglio mangiare la mela tal quale, senza sbucciarla, riducendo in questo modo anche gli sprechi. Questo però è consigliabile solo se abbiamo a disposizione mele biologiche: se le piante, durante la coltivazione, vengono trattate con pesticidi e fungicidi sistemici sarà proprio nella buccia, in quanto parte più esterna, che andranno ad accumularsi in maggior quantità le sostanze tossiche. Coltivare la frutta in maniera biologica è semplice: su Frutteto Biologico trovate, ad esempio, tutte le indicazioni e i consigli utili su come procedere, per ogni pianta, dalla semina alla raccolta.
Per avere delle mele sane non c’è miglior modo che autoprodurle nel proprio giardino. Non è per niente difficile coltivare il melo, che è anche un albero anche molto piacevole esteticamente e quindi dal valore ornamentale. Qui di seguito andiamo a dettagliare come possiamo piantare questa specie, che fa parte della famiglia delle rosacee e della classe delle piante drupacee, come il pero, il cotogno e il nashi.
Una cosa importantissima da sapere se vogliamo raccogliere mele nel nostro giardino: il melo è una pianta autoincompatibile, significa che uno stesso albero non è in grado di impollinarsi da solo, quindi se vogliamo che vi sia produzione dobbiamo piantare almeno due meli, che abbiano varietà caratterizzate dallo stesso periodo di fioritura. Inoltre, serviranno insetti impollinatori, come le api, responsabili di fecondare il fiore trasportando il polline da una pianta all’altra, un motivo in più per non usare pesticidi durante la coltivazione.
COME SCEGLIERE LA VARIETA’ DI MELE
Prima di piantare bisogna scegliere il tipo di albero che vogliamo coltivare. Nel caso del melo la scelta non è semplice, visto che ci sono molte possibilità. Per gli alberi da frutto conviene scegliere varietà selezionate, da comprare in vivaio, piuttosto che far nascere dal seme la piantina, ci sono troppe variabili genetiche in una riproduzione per semente.
Quando andiamo a comprare una pianta innestata dobbiamo sapere che questa si compone di due parti: uno è il portinnesto, che corrisponde alla parte basale, quindi l’apparato radicale, l’altra è il nesto, ovvero la parte superiore, quindi la chioma con i rami che andranno a far frutto.
Queste due parti, dette bionti, vengono unite tramite l’operazione dell’innesto, che si può realizzare in diversi modi. In questo modo vanno a formare un unico organismo vegetale, che mette insieme le caratteristiche di due tipi di albero differenti. La nostra scelta quindi riguarda due elementi: il portinnesto e il nesto.
Dalla scelta del portinnesto dipende la capacità della pianta di adattarsi a vari tipi di terreno, la sua resistenza a molte malattie e soprattutto alla siccità. Il portinnesto condiziona inoltre la vigoria, quindi l’albero può essere nano o molto sviluppato a seconda del basamento scelto. Per decidere quale portinnesto ci occorre è meglio farsi consigliare da persone competenti, spesso lo stesso vivaista, ma serve conoscere le caratteristiche del proprio terreno.
Il nesto invece condiziona la tipologia di frutto che andremo a raccogliere, quindi la varietà delle nostre future mele. Sono infinite le varietà di mela presenti sul mercato e si differenziano tra loro per numerose caratteristiche: tra queste citiamo il gusto, il colore della buccia, il periodo in cui fanno frutto. Consiglio di lasciar guidare la scelta dai propri gusti prima di tutto, piantando il tipo di mela a voi più gradito. Se mettiamo più di una pianta è saggio scegliere varietà che fruttificano in periodi diversi, in modo da avere una produzione prolungata nel tempo. Il periodo di fioritura va considerato anche per l’impollinazione, bisogna avere come già detto almeno due piante che fioriscano insieme.
PER APPROFONDIRE: Come coltivare le fragole in vaso sul balcone, sono ricche di proprietà importanti per la salute
QUANDO SI PIANTA
Il momento migliore per mettere nel terreno una pianta da frutto è la fine dell’inverno, quando il melo ricomincia a vegetare, tra febbraio e marzo a seconda della zona climatica. Sono da evitare giorni di pioggia oppure i mesi invernali in cui il terreno è troppo gelato.
Il lavoro non è da fare anche durante l’estate: il caldo e l’aridità possono mettere in gran difficoltà una piantina appena trapiantata.
COME SI PIANTA
Una volta scelta e acquistata la piantina di melo dobbiamo metterla a dimora nel terreno. Scegliamo la posizione, che dovrebbe esser soleggiata, con un terreno privo di ristagno idrico e mantenendo una distanza di almeno 3-4 metri da piante, siepi, edifici o altri elementi del giardino.
Nel punto desiderato scaviamo una buca di diametro mezzo metro e profondità sempre 50 cm. La piantina a radice nuda o in pane di terra andrà posta nel buco, avendo cura che si trovi alla giusta altezza e che stia ben dritta. Cominciamo a riempire con la terra di risulta, compattando bene man mano, per far aderire il terreno alle radici della nuova pianta.
CONCIMAZIONE
Quando mancano 15 cm di profondità da riempire iniziamo a inserire un poco di concime ben maturo misto al terriccio. Possiamo usare compostaggio autoprodotto (ottima fonte di sostanza organica), stallatico in pellets (ricco di azoto e altri preziosi elementi nutritivi), un poco di cenere di legna (fonte di potassio) e magari della cornunghia (concime a più lento rilascio, che garantisca elementi utili nel tempo).
ANNAFFIATURE
Terminato di colmare la buca compattiamo bene il suolo e irrighiamo abbondantemente, la prima bagnatura aiuta l’adesione della terra alle radici. Sarà importante continuare a bagnare regolarmente ogni giorno il nostro nuovo melo, per tutto il suo primo mese di vita, in cui deve sviluppare meglio le radici. Può essere utile anche pacciamare con un po’ di paglia il terreno ai piedi dell’alberello.
Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Clicca qui!
SCOPRITE ANCHE COME COLTIVARE:
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.