Come si coltiva il mirto

Dopo la fioritura è necessaria un’abbondante potatura. Per eliminare parti secche, morte o crescite troppo in fretta.

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Il mirto è un arbusto legnoso molto ramificato, sempreverde che emana un profumo inconfondibile e molto intenso. La pianta presenta foglie ovali o lanceolate, appuntite e un poco coriacee, aromatiche. I fiori sono bianchi con petali subrotondi con numerosi stami, il frutto è una bacca blu-nera con cui si prepara l’omonimo liquore.

Esposizione e clima

Il mirto ama i climi mediterranei. Sopporta bene le alte temperature, la minima non deve scendere al di sotto dei 5 gradi. Si tratta comunque di una pianta che predilige il pieno sole. Una volta trovata la posizione giusta, è bene preparare il terreno con l’accortezza di fare in modo che sia completamente libero da erbacce. 

Terreno e cure colturali

Preferisce un terreno leggermente acido. Per la coltivazione in vaso usare un mix con prevalenza di terra, con torba e sabbia. Concimare con concime ternario, seguendo le istruzioni del produttore. 

Annaffiature

In giardino, annaffiare solo in caso di prolungata siccità o in presenza di piante giovani; in vaso mantenere il terreno leggermente umido. 

Semina e fioritura

La propagazione avviene tramite talea semi-legnosa in estate. La fioritura è estiva, e per mantenere la pianta in buona salute il mirto ha bisogno di un’abbondante potatura per eliminare le parti morte e secche e quelle cresciute troppo in fretta.

Problemi e rimedi 

Può essere soggetto ad attacchi da parte di afidi e cocciniglia. I funghi provocano l’ingiallimento del fogliame e macchie fogliari.

Usi del mirto

Le foglie del mirto, da secoli, sono utilizzate per fare tisane e infusi utili a contrastare: diarrea, nausea, vomito e stitichezza. E anche eczemi della pelle e psoriasi. Inoltre la pianta ha anche funzioni antimicotiche, e viene considerata un’ottima fonte di prevenzione per batteri e funghi.  

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