Basta un piccolo pezzo di terra, ma potete provarci anche in terrazza e sul balcone: coltivare il pesco è un’operazione complessa, ma avrete la soddisfazione di gustare uno dei frutti più saporiti e benefici. Con una pianta di grande allegria e vivacità.
Indice degli argomenti
COME COLTIVARE IL PESCO
II pesco è una pianta fruttifera di notevole interesse e di facile coltivazione. È di taglia piuttosto ridotta, fruttifica abbondantemente fin dai primi anni, ma è poco longevo (infatti le piantagioni vanno rinnovate dopo i 15 anni di vita). La fioritura avviene all’inizio della primavera, quando stanno per spuntare le foglie; i fiori sono molto grandi, vistosi e di colore rosa tenero. Le pesche maturano da maggio a ottobre, a seconda del clima e della varietà.
LEGGI ANCHE: Pesche, proprietà e benefici per la salute. Contrastano il colesterolo e favoriscono la digestione
VARIETÀ DI PESCHE
Le pesche comuni (la specie è l’Amygdalus persica) hanno buccia pelosa e di colore variante dal giallo al rosso; la polpa può essere aderente al nocciolo oppure spiccagnola e di colore bianco e giallo (pesche a pasta bianca o gialla). Le varietà di pesche-noci derivano invece dall’Amygdalus laevis e hanno la buccia liscia, come le susine. In passato le pesche-noci erano poco apprezzate perché i frutti risultavano di modesta pezzatura; con l’introduzione di alcune ottime varietà a frutti ben più grossi, la coltivazione delle pesche-noci si è notevolmente ampliata; questo perché questi frutti così saporiti stanno incontrando il favore dei consumatori, che evidentemente le preferiscono per il fatto che la buccia è del tutto priva di peluria.
DOVE PIANTARE IL PESCO
Il pesco è assai esigente in fatto di clima e di terreno. Va piantato solo dove le condizioni ambientali sono ottimali. Cresce bene in pianura e nella bassa collina, in pratica dove si coltiva la vite e non oltre i 700 metri di altezza. Non sopporta le forti gelate e le brinate primaverili. Predilige terreni molto permeabili e profondi, meglio se sciolti e sabbiosi, ma soffre in caso di eccessiva aridità estiva.
COME COLTIVARE IL PESCO IN VASO
Il pesco va piantato in buche di 30 centimetri, con una distanza delle piante, una dall’altra, di 4-6 metri. Una volta che la pianta è inserita nella buca, bisogna comprimere bene la terra per fare aderire le radici e tagliare l’apice della pianta per favorire la crescita dei rami laterali. Il pesco, specie nel primo periodo di vita, ha bisogno di innaffiature abbondanti.
Il pesco può essere coltivato anche in terrazza o in balcone, in un vaso. A due condizioni: che il terreno abbia le caratteristiche giuste e il vaso sia di dimensioni corrette per contenere la pianta. Sapendo che, con la crescita, bisognerà poi passare a vasi di maggiori dimensioni.
PER APPROFONDIRE: Crostata alle pesche, la ricetta di un dolce dal sapore incredibile che recupera anche la frutta matura
COME POTARE IL PESCO
Si moltiplica per innesto su piante di pesco selvatico, in quanto quelle ottenute da seme producono frutti assai piccoli e non molto saporiti. È pianta di rapida crescita che tende a fruttificare troppo abbondantemente; perciò conviene eseguire ogni anno, a fine inverno, una potatura energica per equilibrare e contenere lo sviluppo vegetativo; inoltre si devono accorciare i rametti in modo da ridurre la quantità dei frutti.
COME SI CURA IL PESCO
Nel pesco è importante eseguire alcuni trattamenti antiparassitari, specialmente nei mesi invernali; conviene irrorare a febbraio una soluzione a base di olio bianco al 2-3% e poi a metà marzo si deve eseguire un altro trattamento con un buon anticrittogamico contro la bolla e la ticchiolatura.
GLI ALBERI DA COLTIVARE IN GIARDINO:
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.