Il tiglio è una pianta ornamentale molto bella. Capace di adattarsi ovunque, e in grado di pulire l’aria, tanto da essere una delle più utilizzate nelle strade urbane. Inoltre, il tiglio ha un grande vantaggio: la manutenzione non è complicata.
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Specie di tiglio
Allo stato spontaneo crescono anche in Italia, nelle regioni collinari e montane fino a 1500 metri di altitudine, due specie di tigli e inoltre un ibrido naturale. Si tratta della Tilia cordata, il tiglio riccio o selvatico e della Tilia platyphyllos, il tiglio comune o nostrale. Il primo ha foglie piuttosto piccole e tipicamente cuoriformi, verdi di sopra e inferiormente più pallide e glabre, se si eccettua la presenza di piccoli ciuffetti di peli bruno-rossicci in corrispondenza delle nervature principali. Il secondo ha foglie assai più grandi e, di solito, finemente tormentose nella pagina inferiore.
Dove si coltiva
Nei parchi e nei giardini si coltivano le specie citate e anche gli ibridi derivati; tutti i tigli hanno fiori molto profumati ad eccezione del tiglio riccio (che comunque è molto apprezzato come pianta mellifera). Il tiglio riccio si può piantare ovunque, in montagna e in pianura; è rusticissimo e si adatta a qualsiasi terreno, anche se superficiale o umido. Anche il tiglio comune è estremamente frugale e alligna ovunque, anche su terreni poveri e asciutti. L’importante è che sia un terreno equilibrato. Gli altri tigli riescono meglio se piantati in pianura o in collina, su terreni profondi, di buona fertilità, permeabili ma freschi.
Terreno e cure colturali
L’ibrido di cui si è detto, derivato dall’incrocio tra le specie precedenti viene classificato come Tilia europaea; si riconosce per il fatto che è pianta tipicamente pollonifera nonché per le foglie di colore verde e quasi del tutto glabre, se si eccettua la presenza di minuti peli bianchi all’ascella delle nervature principali nella pagina inferiore. Nei giardini si coltiva anche il famoso tiglio argentato (Tilia argentea sin. Tilia tomentosa) a foglie molto grandi e tipicamente argentee al rovescio, per la presenza di una fitta peluria; da questa specie diffusa allo stato spontaneo nell’Europa sud-orientale e nell’Asia Minore sono derivate delle varietà ibride di notevole vigoria vegetativa e di grande pregio ornamentale per le foglie ampie. Interessanti sono anche la Tilia americana e la Tilia heterophylla, provenienti dall’America.
Come si pianta
La distanza media tra le piante deve essere tra i 5 e gli 8 metri. Tenendo conto che una pianta di tiglio può arrivare a un’altezza di 25-30 metri. Non è consigliabile iniziare la coltivazione del tiglio partendo dal seme: servirà un anno per la germinazione e altri sei anni per vedere una pianta di 1 o 1,5 metri. Meglio partire direttamente dalla pianta adulta con 5-10 anni di vita, in modo da procedere direttamente con il trapianto. Tra l’altro, in questo modo avrete a disposizione già dal primo anno della vostra coltivazioni i fiori del tiglio e il suo fantastico profumo.
Trapianto
La cosa più delicata nel momento in cui si procede al trapianto del tiglio è quella di assicurare il necessario nutrimento. In particolare è necessario interrare 5 chilogrammi di letame o di composto ben maturo . Se il terreno è povero, è bene somministrare 5 chilogrammi di letame o di compost almeno una volta all’anno.
Il tiglio, una volta trapiantato bene, non ha bisogno di cure particolari. Per l’acqua può bastare quella delle piogge, e l’unica manutenzione che non può mancare è la potatura.
Uso del tiglio
A parte il piacere di avere a disposizione la bellezza e i profumi di un albero così particolare nella sua semplicità, i fiori del tiglio hanno innumerevoli usi. Dalla cucina agli infusi. Insonnia, stressa, ancia e nervosismo: sono tutte patologie che si possono mettere a freno proprio con impacchi e infusi a base dei fiori di tiglio, come raccontiamo in questo articolo. Fiori che si iniziano a raccogliere dal mese di giugno.
Tiglio e sonno
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