COME COMBATTERE LA SOLITUDINE DEGLI ANZIANI
In tanti l’hanno vista seduta all’uscita della fermata metro Lepanto, nel quartiere Prati di Roma, da sola e intenta a cucire, con le sue abili mani, centrini e presine. E in molti sono rimasti colpiti da Angela, una tenera nonna di ben 98 anni, credendo si trattasse di una persona anziana in estrema difficoltà come tante altre che purtroppo non riescono ad arrivare alla fine del mese e, a volte, sono costrette a chiedere l’elemosina.
Immediata la solidarietà di chi l’ha incrociata lungo il suo cammino: quasi tutti i passanti si sono offerti di comprare le meravigliose creazioni esposte nel suo grazioso mercatino e la sua foto è diventata virale sui social network scatenando un’ondata di commozione. Un ragazzo ha addirittura creato un gruppo WhatsApp attraverso il quale far conoscere e diffondere i centrini realizzati da nonna Angela per favorirne l’acquisto.
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LA STORIA DI NONNA ANGELA
Angela, fortunatamente, non è però una persona bisognosa ma una splendida nonna attiva, energica e molto socievole che, grazie al mercatino, unisce le sue due più grandi passioni: l’uncinetto e il contatto con le persone.
Come ha spiegato il figlio Stefano a Fanpage.it, Angela gode di ottima salute, è autosufficiente e non ha bisogno di aiuti economici perché percepisce la sua pensione e c’è lui a prendersi cura di lei: “Cucire la fa sentire attiva e lo fa per lei, non vuole stare in casa ma uscire all’aria aperta e vedere il movimento delle persone che passeggiano in strada. L’ho sempre lasciata libera”.
Una volta appresa la notizia delle manifestazioni di solidarietà scatenate dalla mamma, Stefano ha ringraziato tutte le persone di buon cuore che si erano offerte di aiutarla chiedendo loro di destinare i propri soldi a chi ne ha veramente bisogno.
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COME AIUTARE GLI ANZIANI SOLI
Una storia curiosa e bellissima quella di nonna Angela, una signora attiva e vivace che, mai si sarebbe immaginata di diventare una vera e propria star dei social e che, inconsapevolmente, è riuscita a rompere il muro dell’indifferenza verso il dramma degli anziani soli e in difficoltà. Siamo in estate, tempo di riposo, mare e vacanze ma non per tanti nonni per i quali luglio e agosto diventano sinonimo di solitudine. Una condizione che può condurre fino alla depressione. È di qualche giorno fa la notizia di un’anziana signora napoletana di 91 anni che, in preda alla disperazione, ha chiamato il 113 fingendo una rapina in casa. Agli agenti accorsi in suo soccorso, una volta sul posto, ha poi spiegato di aver inscenato la rapina solo per avere un po’ di compagnia: non usciva di casa da un mese e, con i pochi soldi a disposizione che le servono per vivere, non può permettersi una badante. Gli agenti si sono inteneriti e, dopo averle offerto un cappuccino al bar, l’hanno affidata alle cure della parrocchia del quartiere in modo che non soffra più la solitudine.
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ANZIANI SOLI E ABBANDONATI
Eppure gli anziani, i nostri nonni, sono una figura davvero insostituibile: sostengono la famiglia e ci regalano affetto e amore incondizionato senza chiedere nulla in cambio, se non un pizzico del nostro tempo. La loro compagnia è preziosa: una fonte inestimabile di ricordi, esperienze e lezioni di vita. Momenti ed emozioni che non vanno in vacanza e che non possono essere sprecati.
Fortunatamente sono tante le associazioni e i volontari che si preoccupano di fornire aiuto e sostegno agli anziani fragili e soli. Tutti noi però, nonostante le nostre giornate caotiche e sempre di fretta, possiamo renderci utili. Sapete che nell’appartamento accanto al vostro abita un anziano? Non abbiate il timore di sembrare invadenti. Forse aspetta soltanto che suoniate il campanello della sua porta di casa.
LE ASSOCIAZIONI E I PROGETTI PER AIUTARE GLI ANZIANI SOLI:
- “Soli mai”, un gruppo di giovani volontari si prende cura degli anziani fiorentini
- Ospitalità solidale, il bando che cerca abitanti per migliorare i quartieri di Milano. Con un occhio alla solidarietà
- Città della vita: 500 persone, anziani e non autosufficienti, curati e coccolati ogni giorno
- Viva i nonni. Impariamo a non lasciarli soli. E tanto di cappello ai 7 milioni che aiutano figli e nipoti
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