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COME CONVINCERE UN FIGLIO A NON FUMARE
L’industria del fumo ha sempre nuove offerte da proporre ai giovani. Il risultato è che, nonostante i divieti previsti dalla legge e gli accertati danni del fumo, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 33 per cento dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni consuma prodotti contenenti nicotina. Ma cosa si può fare quando si scopre che un figlio giovane, prima che abbia raggiunto la maggiore età, è diventato un accanito fumatore? Come convincerlo a non fumare? Innanzitutto è inutile farsi illusioni: anche per un giovanissimo, smettere di fumare non è facile, ed ancora più difficile è non ricominciare. Però il problema si può affrontare con la speranza di ottenere qualche risultato, se l’approccio è corretto, o almeno non respingente.
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NON FARE FINTA DI NULLA
L’eccesso di libertà di fronte a un figlio adolescente che fuma, è una follia. Non si può far finta di nulla, e giurare la testa dall’altra parte, invocando chissà quale forma di autonomia. Come è uno spreco di energie, iniziare a essere troppo severi, magari a colpi di urla e punizioni. Non funzionano.
LA CONSAPEVOLEZZA DEI DANNI
Un tasto sul quale insistere per convincere un figlio a smettere di fumare è quello della consapevolezza dei danni causati dalle sigarette, di qualsiasi specie siano. Anche quelle elettroniche, per non parlare del fumo duale. Tenete presente che vostro figlio, probabilmente, è già diventato dipendente dal fumo, e quindi il distacco dal piacere delle sigarette non è facile. Ma non esiste mai, specie in un’età così giovanile, un punto di non ritorno.
SPIEGARE
Spiegare i danni della nicotina, il problema della dipendenza, senza essere saccenti e noiosi: questa può essere una strada percorribile per riuscire a convincere vostro figlio a smettere di fumare. Imboccatela con l’ottimismo della volontà, e nei tempi giusti potreste arrivare al traguardo.
NON PROIBIRE
La proibizione assoluta della sigaretta è inutile. Meglio fermarsi a una tappa intermedia, per esempio vietare il fumo in casa e davanti a voi. Andare oltre può essere controproducente e indurre vostro figlio a fumare come segno di una trasgressione familiare. Anche le ritorsioni, per esempio la sospensione della paghetta, possono creare più danni che benefici.
CI SONO DISAGI?
Una domanda importanti da farsi, da genitore, quando un figlio adolescente fuma, e anche spesso, è la seguente: «E’ il sintomo di un disagio»?. A volte si inizia a fumare per solitudine, mancanza di affetti autentici, voglia di trasgressione. E non solo per inseguire una moda oppure emulare l’amico. Se ci sono ragioni più profonde, è il momento di scavare e approfondirle.
UN PREMO SE SMETTE
Smettere di fumare è talmente difficile che, se un figlio dovesse riuscirci, merita decisamente un premio. Ama viaggiare? Regalategli l’opportunità di un viaggio senza i genitori. È uno sportivo? Fornitegli i migliori attrezzi dello sport che pratica. Insomma: non potete lasciare passare senza un premio il suo sforzo e la buona volontà che ha dimostrato.
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