COME COSTRUIRE UN POZZO IN AFRICA –
Oltre diecimila chilometri separano Livorno dalla Tanzania. Una media città italiana, da un grande paese africano. Eppure questa distanza si azzera, grazie alla combinazione virtuosa di due elementi: la lotta agli sprechi, e anche all’inquinamento, e la solidarietà autentica, concreta.
Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco di Livorno, e la regione di Dodoma in Tanzania, sono collegate da un link molto efficace: da una parte, in Italia, la raccolta dei tappi di bottiglia, quelli che normalmente sprechiamo o incivilmente gettiamo in una spiaggia, dall’altra, in Tanzania, invece la costruzione di pozzi e acquedotti. Da una parte, dove l’acqua non manca e spesso viene sciupata, la lotta allo spreco; dall’altro versante, dove la mancanza di acqua provoca povertà, malattie e conflitti, una via d’uscita dal tunnel della disperazione e dell’abbandono. Non a caso il progetto del Centro Modalità Sviluppo Reciproco, si intitola Dall’acqua per l’acqua… facciamola bere anche in Tanzania.
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COSTRUZIONE POZZI E ACQUEDOTTI IN AFRICA –
L’azione locale del Centro significa, innanzitutto, fare attività nel territorio livornese, sensibilizzando tutta la cittadinanza e coinvolgendo la rete del volontariato, per il recupero di oggetti altrimenti sprecati. E allo stesso per parlare, con tutte le persone coinvolte, di cooperazione, difesa dell’ambiente, sostenibilità, diritti essenziali delle persone, dall’acqua appunto alla pace.
Pensare globale, invece, si traduce in progetti fuori dal territorio italiano, come appunto questo in Tanzania. Dall’acqua per l’acqua … facciamola bere anche in Tanzania coinvolge anche il comune di Livorno, le aziende specializzate nel riciclo e recupero di materiali plastici e l’attività consiste nella raccolta di tappi di plastica su tutto il territorio nazionale. Con lo scopo di finanziare la costruzione e la realizzazione di acquedotti e pozzi nella Regione di Dodoma, in Tanzania. Nei villaggi della zona, le donne percorrono quotidianamente tra i 5 e gli 8 Km per cercare acqua potabile. Di conseguenza, ogni giorno, gli abitanti dei villaggi in Tanzania mandano richieste all’affiliata in loco dell’associazione livornese (CSMSR Tanzania) per la costruzione di pozzi di acqua potabile vicino alle abitazioni.
POZZI D’ACQUA IN AFRICA –
Finora, grazie al progetto del Centro di Livorno, e all’enorme quantità di tappi raccolti, sono stati aperti in Tanzania 54 pozzi e 6 acquedotti (dei quali 5 solo nel 2016) mentre l’iniziativa continua a riscuotere grande successo in tutta Italia e in tantissime scuole del Paese. Negli anni, infatti, il coinvolgimento degli studenti, attraverso lezioni e laboratori sui i temi legati all’utilizzo dell’acqua e il suo consumo, al riciclo e riutilizzo dei materiali, si è dimostrato fondamentale per il successo del progetto.
Partecipando alla raccolta e differenziando i tappi, studenti e cittadini si riscoprono parte di una rete territoriale, dove anche il legame tra città e villaggi a migliaia di chilometri di distanza è indispensabile per salvare e migliorare la vita di tutti nel mondo globale. Un piccolo gesto individuale, sotto il segno del Non sprecare, può diventare così il motore di cambiamento per intere comunità. E migliaia di chilometri di distanza, tra l’Italia e l’Africa, sono ridotti, metaforicamente, alla grandezza di un tappo all’interno di una rete globale che unisce tutti noi.
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