Mal d’orecchio: cause, rimedi e prevenzione

Sale bollente in una pezzo calda. Olio scaldato inserito con un contagocce. Per i bambini possono essere utili aglio e cipolla

come curare il mal d'orecchie

Di solito passa presto, ma nel tempo che dura è molto doloroso e fastidioso: il mal d’orecchio. Da non confondere con malattie più gravi come l’otite, la parotite (in gergo viene definita la malattia degli “orecchioni”) e otalgia. Il mal d’orecchio ha origini molto banali, che vanno da un raffreddore alle orecchie male asciugate quando si è usciti dall’acqua di una piscina, fino a una vera e propria infezione o a qualche disturbo ai denti che rende pessima anche la masticazione. I sintomi si riducono al dolore che arriva dall’interno dell’orecchio e che, senza qualche intervento, tende ad aumentare fino a rendere difficile, se non impossibile, il sonno.

I rimedi

Ecco dunque 10 efficaci rimedi naturali per fermare il dolore del mal d’orecchio:

  • Mettetevi a sedere. Qualche minuto in posizione verticale diminuisce il gonfiore e comincia a far scorrere via il liquido dalle trombe di Eustachio. Anche inghiottire fa diminuire il dolore. Se ci riuscite, tenete la testa un po’ sollevata quando dormite, per assicurare un miglior drenaggio.
  • Accendete l’asciugacapelli. Il trucco del nonno, che vi soffiava il fumo della pipa nell’orecchio dolorante, aveva una base razionale. Non era il fumo a diminuire il dolore, ma il calore del fumo. Per ottenere lo stesso risultato senza mettere in crisi i polmoni, accendete il phon a una temperatura moderata. Poi, tenendo il getto a 50-60 centimetri dall’orecchio, dirigete l’aria tiepida sull’orecchio dolorante.
  • Una pezza con il sale. Sempre a proposito dei nonni, il rimedio più antico resta anche quello più efficace: il contatto diretto dell’orecchio con il sale bollente. Procedimento molto semplice: scaldate il sale doppio, quello che usate in cucina, e mettetelo dentro un panno, o anche in un calzino. Poi passate la stoffa molto calda e con all’i8nterno il sale proprio sull’orecchio e mantenetela applicata per qualche minuto.
  • Muovete l’orecchio. Questo è un test per capire se avete un’otite esterna (come l’otite da piscina) o un’otite media (infezione dell’orecchio medio). Prendete fra le dita il padiglione dell’orecchio. Se potete muovere l’orecchio senza farvi male probabilmente il problema è nell’orecchio medio. Se il movimento del padiglione vi fa male, allora l’infezione è nel canale esterno.
  • Olio scaldato. Mettete una bottiglia di olio per bambini o di olio di vaselina in un po’ d’acqua alla temperatura del corpo. Lasciate la bottiglia nell’acqua finché anche l’olio non si è scaldato. Poi con un contagocce prendete una goccia o due di olio e mettetela nell’orecchio dolorante: il dolore diminuirà. Attenzione: non mettete liquidi nell’orecchio se pensate che il timpano sia rotto o perforato.
  • Aglio e cipolla. Per rafforzare l’azione lenitiva dell’olio di oliva, rafforzatela con aglio e cipolla. Il primo lo ricavate in forma liquida dopo avere ben pulito una testa, per le cipolle invece basta tritarle prima di metterle nell’olio che usate per il mal d’orecchio.  Un’alternativa, ma non altrettanto efficace, all’olio d’oliva, è l’olio di lavanda, che agisce anche grazie all’intensità del suo profumo.
  • Un chewing gum o uno sbadiglio. Tutti sanno che questo è un buon sistema per liberare le orecchie in aereo, ma ci avete mai pensato a mezzanotte? L’azione muscolare della masticazione è quella che sta alla base del trucco, perché apre le trombe d’Eustachio. Gli sbadigli muovono il muscolo che apre le trombe di Eustachio, ancora meglio che masticando un chewing gum o succhiando una caramella.
  • Tappatevi il naso. Se state volando a 10 000 metri di quota quando le orecchie cominciano a farvi male, ecco che cosa potete fare, secondo l’Accademia americana di otorinolaringoiatria. Chiudetevi il naso fra le dita. Prendete una buona boccata d’aria e poi, usando i muscoli delle guance e del collo, spingete l’aria nel naso come se voleste mandar via le dita. Quando la pressione interna delle orecchie avrà pareggiato quella esterna sentirete un ‘pop’.
  • Decongestionatevi. Prima di mettervi nei guai, usate un decongestionante da banco. Per esempio, se dovete andare in aereo e sapete che i seni frontali possono crearvi problemi e bloccarvi le orecchie, prendete un anti-congestionante o delle gocce per il naso un’ora prima dell’atterraggio. A casa vostra, usate un decongestionante la sera, prima di andare a letto con la testa costipata: eviterete i dolori di mezzanotte.
  • Attenzione ai tuffi. Come le persone che vanno in aereo, anche i subacquei devono riuscire a compensare la pressione interna dell’orecchio con la pressione esterna dell’acqua, altrimenti possono avere problemi di orecchie. Le attività subacquee nelle acque poco profonde sono le più pericolose, perché ‘i massimi cambiamenti nel volume dell’aria avvengono in acque relativamente superficiali (meno di dieci metri). Evitate i ripari per le orecchie superaderenti e le mute con cappucci molto stretti che impediscono l’adattamento alla pressione durante la discesa. Nuotare in superficie sforza meno i timpani che nuotare sott’acqua, si raccomanda di non immergersi a più di un metro di profondità, per evitare pressioni sui timpani.

Come curare il mal d’orecchio dei bambini

Il mal d’orecchio colpisce spesso anche i bambini. Soffrono, qualche volta piangono, e danno segni di forte inquietudine. Se la febbre non è troppo alta (il segnale di un’infezione), prima di chiamare il pediatra e di sprecare soldi con qualche inutile medicinale, provate uno di questi 10 rimedi naturali. Sono efficacissimi.

I rimedi

Vediamo insieme di quali si tratta:

  • Impacchi caldi. Acqua molto calda in modo da essere quasi bollente. Lasciatelo applicato sull’orecchio infiammato per circa 10-15 minuti. L’effetto lenitivo del dolore è molto rapido.
  • Panno bollente. Invece dell’acqua potete usare un panno bollente, con all’interno un pugno di sale doppio. Anche in questo caso il beneficio dovrebbe essere immediato.
  • Olio di oliva. Una piccola bottiglia di olio va inserita nell’acqua bollente per intiepidire il liquido. Poi versate l’olio in una tazzina o in un bicchierino, con un contagocce le prelevate 3-4 gocce e le mettete nell’orecchio del bambino. Poi inserite un batuffolo di cotone, senza spingere troppo in fondo, per asciugare.
  • La cipolla. Tritatela in modo molto fine, mettetela in un sacchetto di lino o in un fazzoletto di cotone. Appoggiate l’impacco sull’orecchio dal quale proviene il dolore e bloccatelo con una fascetta. L’orario migliore è prima che il bambino si addormenti.
  • L’aglio. È un antibiotico naturale, molto usato dagli antichi romani, che potete inserire nell’olio di oliva. Combatte i microbi e quindi l’infiammazione.
  • Olio essenziale di lavanda. Combinate 2-3 gocce di olio essenziale di lavanda con qualche goccia di olio di oliva e versatele su una pallina di cotone che poi appoggerete delicatamente all’entrata dell’orecchio, senza spingerla in fondo. Non tenete a lungo il cotone: al massimo per un’ora.
  • Lo zenzero. È un analgesico naturale e molto efficace. Nell’orecchio vanno introdotte 3 gocce si succo di zenzero e poi asciugate con un batuffolo di cotone.
  • La liquirizia. Riscaldate una piccola dose di estratto di radice di liquirizia in due cucchiai di burro, in modo da formare una specie di pasta. Applicate sulla parte esterna dell’orecchio, dopo che avete fatto intiepidire, e lasciate fino a quando non ci sono dei miglioramenti.
  • Movimento dell’orecchio. Muovete delicatamente l’orecchio e la mascella del bambino. In questo modo è possibile che si sblocchi la tromba di Eustacchio e i liquidi intrappolati nel canale possono fluire e liberare l’ostruzione.
  • L’otite. Se persistono dolore e febbre, è molto probabile che il bambino abbia un’otite. A questo punto serve l’intervento del medico che, probabilmente, darà al bambino alcuni antibiotici.

Quanto dura il mal d’orecchio?

Premesso che la migliore prevenzione contro il mal d’orecchio è quella di fare attenzione, specie d’inverno, ai colpi di vento e di freddo e ai residui di acqua (per esempio per chi va in piscina), e di non usare gli inutili e inquinanti cotton fioc, la cosiddetta otite esterna non dovrebbe durare molto. Si manifesta  con:

  • prurito
  • leggero gonfiore
  • arrossamento della parte esterna
  • a volte vero e proprio dolore, accompagnato da un peggioramento dell’udito.

Il mal d’orecchio, anche con i rimedi naturali, deve passare in pochi giorni; con i medicinali per bocca non può durare più di una settimana. Altrimenti è il caso di approfondire bene con il proprio medico.

Cosa fare quando l’orecchio fa male?

Quando sentite un primo dolore all’orecchio, dovete capire quale può essere la sua genesi. Il mal d’orecchio non è sempre uguale, e le differenze contano anche per gli eventuali rimedi o per una cura più specifica. Se, per esempio, avete la sensazione di un orecchio tappato, un certo fastidio (non proprio dolore), calo leggero dell’udito, percezione ovattata dei suoni e fischi, allora probabilmente si tratta soltanto del cerume che in qualche modo ostacola il buon funzionamento del vostro apparato uditivo. E c’è bisogno di una pulizia dell’orecchio. Come nel caso dei ristagni di acqua, dopo un bagno, una doccia, o una nuotata in piscina, che possono provocare un aumento della dimensione del tappo.

Cosa non fare quando l’orecchio fa male?

Ci sono almeno cinque cose da non fare assolutamente quando arriva il mal d’orecchio.

  • Prendere l’antibiotico che abbiamo usato in altre occasioni. In questo caso potrebbe non servire, e comunque per questo tipo di medicinali bisogna sempre seguire le indicazioni del medico curante.
  • Mettere gocce auricolari analgesiche. Non sono indicate per bambini al di sotto dei tre anni, specie se ancora non sono stati visitati dal pediatra.
  • Lasciare l’orecchio sporco. Se l’orecchio è ostruito dal cerume, per l’otorino sarà anche difficile fare la diagnosi.
  • Fermarsi ai sintomi e puntare su diagnosi fai-da-te. Di fronte a un bambino che mostra malessere, febbre, riduzione dell’udito e secrezione dall’orecchio, potremmo essere portati a semplificare con una diagnosi fai-da-te. Sbagliato: serve comunque che il pediatra verifichi bene la situazione con un otoscopio.
  • Farsi prendere dal panico. Il mal d’orecchio dei bambini può metterci nel panico. Ma dobbiamo sapere che l’otite media è la malattia più diffusa dell’infanzia: circa l’80 per cento dei bambini al di sotto dei 3 anni di vita presenta almeno un episodio di otite media acuta e in circa un terzo dei soggetti gli episodi si ripetono, anche con frequenza.

Come evitare infezioni all’orecchio

Le orecchie sono molto sensibili e per evitare infezioni è bene partire da alcune precauzioni e norme di buona igiene. Semplici ma importanti.

  • Non usare i cotton fioc per la pulizia del cerume. Questi bastoncini con l’ovatta hanno lo stesso calibro del condotto uditivo e quindi spingono il cerume in profondità, nella membrana del timpano. A quel punto si rischia l’infiammazione
  • Non giocate con i cappucci delle biro infilandoli nelle orecchie. La sensazione può anche essere piacevole, ma il rischio è lo stesso dei bastoncini d’ovatta: infiammare il timpano
  • Nelle giornata di vento cercate di coprire le orecchie. le soluzioni sono tante: un cappello, un foulard a fascia, un paraorecchie. La membrana del timpano è molto sottile e l’aria ad alta velocità può trasportare virus e batteri
  • Si chiama l’otite del nuotatore, ma può colpire chiunque quando non asciughiamo bene le orecchie dopo una nuotata o dopo il bagno e la doccia. Le orecchie vanno sciacquate e asciugate con cura. Sono i ristagni d’acqua che provocano l’otite esterna.
  • Utilizzate sempre il phon per asciugare le orecchie, selezionando la potenza minima, per dare maggiore efficacia alla sua azione.

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