Coronavirus, come non sprecare salute, tempo e soldi. 10 cose da sapere

Non esiste alcuna prevenzione a base di farmaci. Meglio lavarsi bene e spesso le mani. Anche la mascherina è quasi sempre inutile. Lasciate in pace cani e gatti: sono immuni dal virus

cosa sapere sul coronavirus

 

Molti lettori di Non sprecare ci chiedono un aiuto, in termini di chiarezza, a proposito del coronavirus. La domanda di base, come un unico sottofondo musicale, è una e sola: Che fare?

COME EVITARE IL CORONAVIRUS

E considerando la linea editoriale del nostro sito, le risposte che troverete qui, servono proprio a questo: calibrare i propri stili di vita a un cambiamento importante anche se, auguriamoci, transitorio. Evitando tanti sprechi. Di salute, di tempo, di denaro. Di equilibrio psico-fisico. E sapendo che, come al solito, a ogni spreco corrispondono enormi danni, ma anche qualche vantaggio per singole persone.

COSA SAPERE SUL CORONAVIRUS

Pensate, per esempio, alla lucrosa speculazione con la quale sono volati i prezzi di materiali come le mascherine e l’amuchina. Quasi sempre inutilmente, come vedrete nei nostri 10, semplici ed essenziali consigli per affrontare seriamente, e senza ossessioni, il coronavirus. 

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(Photo credit: Eugenio Marongiu/Shutterstock.com)

COME AVVIENE IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS

Il meccanismo del contagio. La prima cosa da conoscere, e non è difficile, per evitare sprechi e panico inutili è il meccanismo del contagio del Covid-19. Avviene tra persona e  persona attraverso un contatto molto stretto, entro i due metri di distanza, passando per le alte vie respiratorie. Naso e bocca. In pratica, tramite goccioline esalate con il respiro oppure espulse con tosse o starnuti da chi è malato. Che fare? Partite dal gesto più semplice: coprirsi bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce. Evitate locali molto affollati, se non avete necessità. Mantenete una distanza di sicurezza, almeno due metri, da chi ha un’influenza e in particolare di persone che soffrono di infezioni respiratorie acute. 

PERIODO DI INCUBAZIONE CORONAVIRUS

Tempi di incubazione. Siate consapevoli che dal contagio alla comparsa dei primi sintomi, passano alcuni giorni: da 3 a 12. In media i giorni per l’incubazione sono 6, ma anche in questo caso, possono essere determinati la potenza del virus e le condizioni del sistema immunitario del contagiato. Rischiano di più le persone che hanno problemi respiratori, cardiaci e renali. E innanzitutto i diabetici.

SINTOMI DEL CORONAVIRUS

I veri sintomi. Se ci fossero dei sintomi specifici per il coronavirus, tutto sarebbe più facile  e si eviterebbero errori di qualsiasi genere. Invece il Covid-19 si presenta con i connotati di una normale influenza, nell’80 per cento dei casi anche piuttosto lievi: dalla tosse al raffreddore, dalla febbre ai disturbi gastrointestinali (rari), dalla spossatezza ai dolori muscolari. Fino, nei casi più gravi, alla deriva della polmonite (15 per cento dei casi). Rispetto ai sintomi, ci sono due cose da evitare: test fai-da-te e visita al Pronto soccorso (dove si rischia solo di alimentare il caos e magari di contagiare altre persone). Con razionalità e con calma, di fronte ai dubbi basta consultarsi con il proprio medico di base, e sarà lui, poi, a indirizzarvi, se necessario, ai numeri sempre attivi, 112 e 1.500.

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(Photo credit: praszkiewicz/Shutterstock.com)

I FARMACI CHE NON SERVONO PER COMBATTERE IL CORONAVIRUS

Lo spreco dei farmaci. Non c’è alcun modo di evitare l’infezione attraverso l’uso di farmaci in chiave preventiva. Dunque, gli antivirali e gli antibiotici non servono assolutamente a nulla, anche per il semplice fatto che colpiscono i batteri non il virus. Il vaccino anti-influenzale non ha alcuna utilità contro il coronavirus: si tratta di virus molto diversi. Quindi, l’unico modo di prevenire l’infezione è quello di stare a distanza dalle possibili fonti di contagio, e lo abbiamo visto, e di essere particolarmente scrupolosi con l’igiene personale.

Le precauzioni utili. Anche rispetto all’igiene personale è bene non diventare ossessivi, con il rischio di comportamenti paranoici e del tutto controproducenti. Molto fragili come rassicurazioni. Basta invece lavarsi spesso e bene le mani. Spesso significa, per esempio, dopo avere preso un mezzo pubblico o essere usciti di casa per fare qualche commissione. Bene, almeno venti secondi con acqua e sapone. Un’altra prevenzione utile, in termini di igiene personale, è quella di non toccarsi occhi, naso e bocca, se non quando le mani sono sicuramente pulite.

Gli ambienti domestici. Anche qui: non state a spendere soldi inutili per disinfettare la casa come se fosse arrivata una nuova lebbre. Sono spese senza senso. Basta semplicemente pulire con regolarità, e con una maggiore frequenza rispetto al solito, le superfici della vostra casa. Come? Cloro, alcol amuchina. I killer dei microbi.

CORONAVIRUS E ANIMALI DOMESTICI

Lasciate in pace cani e gatti. Non disturbate né trascurate per paura di contagi i vostri compagni domestici. Sono fuori da qualsiasi rischio. Non diffondono il coronavirus e non si ammalano per questo tipo di infezione. Per loro non cambia nulla.

MASCHERINE PER CORONAVIRUS

La verità della mascherina. La corsa alle mascherine, con agganciata una bella speculazione, è il paradigma ci ciò che può produrre la spirale di una cattiva informazione, abbinata alla psicosi collettiva ed a paure che non hanno alcun fondamento. Come le soluzioni scenografiche ma altrettanto evanescenti. La mascherina è utile soltanto i due casi. Quando si ha il sospetto di essere malati oppure quando si assiste una persona che ha contratto l’infezione, e non è detto che in entrambi i casi funzioni al cento per cento. In pratica: con la mascherina, chi è malato può evitare di infettare gli altri, ma deve sapere che sta indossando qualcosa di solo parzialmente efficace per proteggere se stesso.

VITTIME DEL CORONAVIRUS

I numeri corretti sulla letalità del virus. Il coronavirus arriva, in sequenza, al seguito di altri virus come la sars, la suina, l’aviaria, ebola. In pratica, ogni tre-quattro anni dobbiamo fare i conti con un focolaio di infezione globale. Gli scienziati sono abbastanza concordi nel ritenere che questa frequenza, non certo sporadica, sia il frutto avvelenato di profonde modifiche avvenute nell’ecosistema. Per questo siamo diventati più fragili a virus che si presentano in diverse specie. Ma non per questo possiamo inventarci una mortalità che non esiste. La letalità del coronavirus è attorno al 2,5 per cento, e riguarda principalmente persone anziane e con significativi problemi di salute. Certo: è morto anche qualche giovane, in buone condizioni di salute. Ma se andate a vedere bene da vicino, si tratta di persone che hanno ritardato troppo nell’affrontare i sintomi della malattia e non hanno seguito una corretta terapia, probabilmente a causa del ritardo con il quale è stata messa in campo.

PSICOSI COLLETTIVA CORONAVIRUS

Il virus della paura. Accanto al coronavirus, c’è un altro contagio che può fare danni enormi. È la psicosi collettiva, il buio della ragione, l’irrazionalità di comportamenti che si alimentano a vicenda e portano solo al panico di intere comunità. Che fare? Risposta semplice e chiara: condurre la propria vita in modo normale, ovviamente seguendo, senza capricci e senza spacconate, le disposizioni delle autorità sanitarie e non solo. Dobbiamo considerarci in buone mani. Dobbiamo immaginare che, a fronte di un solo, minuscolo virus, sono in campo tante energie umane, un esercito di uomini e donne valorosi che ci aiuteranno a vincere la partita. La paura è invece la premessa di una possibile sconfitta.

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Photo credit immagine di copertina: Eugenio Marongiu/Shutterstock.com

I RIMEDI NATURALI PER CONTRASTARE L’INFLUENZA STAGIONALE:

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