COME EVITARE LE SPESE SUPERFLUE
Bollette, spesa domestica, affitti o mutui. Anche un bilancio familiare, proprio come quello di un qualsiasi stato, è diviso in due parte. Da una parte i costi fissi, difficili, ma non impossibile, come vedremo, da comprimere; dall’altro versante invece le spese più flessibili, sulle quali invece ci sono sicuramente più margini.
Ma come si può davvero risparmiare in casa? Come si possono eliminare spese che di fatto si riducono a sprechi? Quella che vi proponiamo qui è la regola del 50-20-30, con due premesse. La prima: i tagli non devono significare un ridimensionamento del proprio stile di vita fino a farci sentire infelici o insoddisfatti. Seconda premessa: il versante familiare dal quale partire per tenere in ordine il budget della casa resta quello delle bollette.
QUALI SONO LE SPESE SUPERFLUE
Le bollette della luce e del gas non possono essere eliminate, data l’importanza dell’energia per l’alimentazione delle nostre case: però possono essere tagliate, così da poter risparmiare su una delle voci di spesa più elevate per il bilancio. Come fare? In primis trovando un contratto e un fornitore che possano proporre prezzi migliori, e poi imparando a gestire correttamente l’illuminazione, spegnendo sempre le luci quando non servono.
Si può risparmiare anche sulle spese telefoniche: dato che oggi utilizziamo gli smartphone anche per le chiamate da casa, è possibile rinunciare alla linea telefonica e stipulare un contratto solo wifi senza telefono fisso, come ad esempio questo proposto da Linkem. In questo modo, si taglia una spesa importante senza rinunciare a nulla. Per chiudere questa prima parte, è bene considerare anche il costo di un bene prezioso come l’acqua: centellinatela sempre e installate una valvola di flusso nei rubinetti, così da ridurne il consumo del 50 per cento.
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METODO DEL 50 20 30 PER TAGLIARE LE SPESE SUPERFLUE
La regola del 50/20/30 è un sistema di risparmio inventato dalla professoressa Elisabeth Warner e pubblicato recentemente da Forbes. In cosa consiste questo sistema? In pratica, si tratta di una vera e propria gestione virtuosa del bilancio familiare, che prevede una specifica distribuzione delle spese, misurata in base al reddito. Secondo la regola definita dalla professoressa dell’Università di Harvard, il 50% dei redditi dovrebbe essere rivolto verso costi essenziali quali le bollette, l’alimentazione, i mutui o le locazioni. Il 20%, invece, dovrebbe essere sempre rivolto verso due componenti quali il risparmio in cassa o gli investimenti finanziari: anche per via della copertura dei debiti pregressi, se presenti. Infine, il 30% del reddito dovrebbe essere sempre orientato ai cosiddetti “costi flessibili”: ovvero quelle spese relative al divertimento e al tempo libero, come ad esempio il cinema, le cene fuori o le serate con gli amici. Inclusi nella suddetta categoria di costi troviamo anche l’acquisto degli smartphone e la spesa per il loro piano tariffario. Con la regola del 50/20/30, dunque, è possibile coprire intelligentemente tutte le spese.
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