Un tempo i panni si lavavano con la cenere. E anche le pulizie domestiche si facevano mescolando gli avanzi della legna del camino con l’acqua. Oggi conosciamo, con i particolari forniti dalla scienza, le specifiche qualità della cenere: contiene carbonato di sodio e carbonato di potassio, due sostanze molto efficaci per sgrassare. Dunque, perché sprecarla? E non riutilizzarla per pulire i pavimenti, per la lavatrice e per fare un ottimo sapone per la biancheria fai-da-te? Con le pulizie domestiche non bisogna essere prigionieri dei prodotti chimici. E talvolta, per risparmiare, si può fare affidamento a quello che abbiamo in casa e che magari destiniamo alla spazzatura. Come nel caso, per esempio, della cenere prodotta dal camino, che invece può diventare un fantastico detergente multiuso e naturale. La lisciva, infatti, è un prodotto naturale molto efficace nelle pulizie domestiche: permette di non sprecare denaro in costosi detergenti e, allo stesso tempo, ridurre l’impatto ambientale del nostro stile di vita.
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Cos’è la lisciva
In particolare, la lisciva è l’acqua di cottura della cenere: per ottenerla bisogna cuocere, per circa 3 ore, un chilo di cenere e 5 litri d’acqua. Siccome la preparazione della lisciva prevede un procedimento abbastanza lungo, abbiamo pensato a un metodo molto più semplice per prepararla in casa. Ecco come procedere.
Come si prepara in casa
Innanzitutto, per preparare la lisciva occorre adoperare la cenere del camino ottenuta dalla legna: la cenere della carbonella o quella del pellet non vanno bene.
- Una volta liberata la cenere dalle impurità con un setaccio oppure uno scolariso, fatela bollire per circa 3 ore con 5 litri d’acqua. La fase lunga è quella che viene dopo la bollitura poiché è necessario separare l’acqua dalla cenere. Dopo aver lasciato riposare il composto, la cenere si deposita sul fondo.
- A questo punto, prendete l’acqua dalla superficie con un mestolo facendo attenzione a non smuovere il fondo, lasciate riposare nuovamente e poi ripetete l’operazione. Prendete un canovaccio da cucina, legatelo su una pentola capiente, versate tutto il composto e lasciate che scoli da solo. Ripetete l’ultima operazione fino a quando l’acqua non risulta chiara.
A questo punto siete pronti per sperimentare i vantaggi della lisciva e non tornerete più ai normali detersivi per l’igiene delle diverse superfici di casa.
Come si utilizza per le pulizie di casa
Le nostre nonne lavavano i panni manualmente con la cenere e utilizzavano la lisciva per il resto delle pulizie. Ottenevano saponi con olio d’oliva e lisciva. Oggi in lavatrice non si può usare la cenere che potrebbe intasare i filtri quindi con la cenere ottenuta dalla bollitura possiamo lavare le pentole e le superfici in acciaio.
Come si fa la lisciva?
La lisciva di cenere è una sorta di “soda caustica” naturale per questo ha un altissimo valore pulente:
- Aggiungete 100 ml nella vaschetta del detersivo della lavatrice. Per il bucato a mano invece sono sufficienti 50 ml.
- Per il lavaggio dei pavimenti, aggiungete 50 ml nell’acqua del secchio.
- Per la detersione di tutte le superfici lavabili procedete così: riempite uno spruzzino per metà di lisciva e per metà di acqua e poi aggiungete qualche goccia di olio essenziale di Tea tree oil, ha un elevato potere disinfettante.
- Infine, sapete che la lisciva di cenere è perfetta anche per la preparazione di un ottimo sapone fai da te? Trovate qui tutte le indicazioni su come procedere.
Come si fa la liscia a freddo?
Il procedimento per fare la lisciva di cenere a freddo è molto semplice. Dopo avere setacciato bene la cenere, va versata nell’acqua, in un secchio di plastica, in un rapporto di 5 a 1: cinque bicchieri d’acqua per un bicchiere di cenere. A questo punto la cenere deve riposare per circa settimana, e ogni due giorni bisogna agitare il secchio per consentire alla lisciva di addensarsi. L’ultimo giorno, con un mestolo recuperate la lisciva sul fondo e la versate in bottiglie di vetro.
Come si usa la pasta di lisciva
Come si conserva
La lisciva preparata a base di cenere e acqua dura anni, e non ha una scadenza precisa. Per conservarla nel modo migliore, bisogna fare una distinzione tra la versione liquida e quella solida. La liquida va messa in una bottiglia di vetro e conservata in un luogo che non sia troppo caldo. La solida in un qualsiasi contenitore di plastica, anche quelli che usiamo per il cibo.
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