COME FUNZIONA IL DIVORZIO BREVE –
Fatta la legge, trovato l’inganno, o il meccanismo per non farla funzionare. Da circa un anno, esattamente dal maggio del 2015, è in vigore la legge (numero 55) sul «divorzio breve». Ovvero la possibilità di separarsi in sei mesi, se l’accordo è consensuale, oppure in un anno se non c’è accordo tra gli ex coniugi. Meno tempi significano anche meno spese e più certezze per ricostruirsi una vita.
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COME SI OTTIENE IL DIVORZIO BREVE –
A un anno di distanza invece scopriamo che il divorzio «breve» è diventato «lungo» o «lunghissimo». Gli uffici dei comuni, che hanno aperto uno sportello “Divorzi e separazioni” per applicare la legge nei tempi previsti, sono intasati dalle richieste, e così i primi appuntamenti per avviare la pratica vengono spesso fissati a distanza di più di un anno dalla presentazione della domanda. Quando la pratica dovrebbe essere già chiusa.
MODALITÀ DIVORZIO BREVE –
Il naufragio di una legge, che fu presentata come “una scelta di civiltà”, non ha confini geografici, ma si registra nelle città del Nord come in quelle delle regioni meridionali. Ovviamente ai soliti problemi di organici c’è da aggiungere la nota resistenza della burocrazia, sempre pronta a chiedere una carta e un documento in più per allungare i tempi di attesa. Il risultato è che divorziare è ancora una cosa molto complicata, con costi che lievitano, e talvolta anche per questo le coppie in crisi preferiscono resistere.
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