Come i giovani hanno cambiato il modo di fare le ricerche online

La vera svolta con l’uso massiccio dell’Intelligenza artificiale. Domande dirette e molto spazio ai social

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La vera svolta è legata all’uso sempre più massiccio dell’Intelligenza artificiale. Una tecnologia diventata ormai centrale nelle ricerche su Internet, al punto da avere cambiato i metodi tradizionali di navigazione, specie da parte dei giovani. Le richieste, per esempio, avvengono sempre più attraverso delle domande molto specifiche, e non soltanto con titoli generici sull’argomento che si intende approfondire. In questo modo vengono sfruttate al massimo le potenzialità dell’Intelligenza artificiale, capace di personalizzare ogni risposta, e circoscrivere gli argomenti sulla base di ciò che si desidera conoscere. 

Ma vediamo da vicino quali sono i cambiamenti più significativi nelle ricerche online da parte dei giovani. 

  • Intelligenza Artificiale e ricerca semantica: qui il vero duello è ormai tra Google, che non ha più un monopolio, e Chapt GPT, che rappresenta la nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale spinta ai massimi livelli. A fronte di una query sempre più specifica e dettagliata, fanno la differenza la velocità della risposta, la sua completezza e la relativa attendibilità. I giovani, conoscendo molto bene questo meccanismo, si orientano a domande sempre più specifiche, quasi sfidando la macchina. Esempio: se si cerca un buon ristorante nella propria città, si chiede direttamente il quartiere dove si vuole mangiare, il budget a disposizione, il tipo di cucina. E da qui si attende più di un’opzione. 
  • Gli assistenti vocali: Siri, Google Assistant e Alexa sono sempre più popolari. I giovani, che spesso anche per motivi di risorse finanziarie disponibili devono adattarsi a metodi fai-da-te, utilizzano l’assistenza vocale per ridurre i carichi di lavoro e di studio, e anche per risolvere, velocemente, piccoli inconvenienti. Per non parlare della comodità, molto gradita alle nuove generazioni, di dare un comando che sostituisce il lavoro manuale di un interruttore. Accendere e spegnere la luce, alzare o abbassare il volume della musica, cercare un indirizzo o qualche notizia veloce su una persona. 
  • Social media: piattaforme come Instagram, TikTok, YouTube, Pinterest e Twitter sono diventate importanti fonti di ricerca per i giovani. Molti cercano informazioni visive o video tutorial, recensioni, e opinioni su vari temi, dalle tendenze della moda alla tecnologia. Le ricerche avvengono spesso anche attraverso gli hashtag e i post. Qui i rischi sono due, piuttosto intrecciati: l’incompletezza delle notizie raccolte, specie quando si pretende di essere informati tramite i social (non è questa la loro funzione); il rischio di cadere nella trappola delle fake newsvisto che il sistema è ancora molto permeabile e poco protetto. 
  • Messaggistica: un modo sempre più comune di fare ricerche è quello di chiedere direttamente a amici o gruppi di interesse tramite app di messaggistica come WhatsApp o Telegram, per ottenere consigli su acquisti, viaggi, o tendenze.
  • Siti web e blog specializzati: i giovani spesso si rivolgono a blog, siti web di nicchia o a piattaforme specifiche per argomenti di interesse (come videogiochi, moda, musica, cucina). Questi possono essere fonti di informazioni più dettagliate rispetto a una ricerca generica su Google.
  • Forum e Community online: siti come Reddit, Quora e altri forum permettono ai giovani di porre domande specifiche o esplorare discussioni già esistenti. Queste piattaforme offrono una dimensione più personale e comunitaria alla ricerca di informazioni. In alcuni casi i giovani utilizzano community molto specializzate, come quelle per la ricerca di ricette (ad esempio Yummly) o di abbigliamento (come ASOS o Zalando), dove possono fare le loro scelte e magari scoprire qualcosa di nuovo.

Secondo l’indagine degli esperti di ExpressVPN, i nuovi modi di fare ricerche online segnano anche una linea di frattura tra le generazioni. Le più giovani, come abbiamo visto scommettono sull’Intelligenza artificiale e sull’uso a 360 gradi dei social, anche per informarsi, scambiarsi opinioni, condividere delle attività. Le persone di età più matura, invece, sono ancora molto ancorate ai tradizionali metodi di ricerca dei motori come Google, e da qui partono per selezionare il materiale ricevuto e di volta in volta circoscriverlo. Mentre i giovani tendono ad andare diretti alla risposta alla domanda che viene posta durante la ricerca online.

Per entrambe le categorie di utenti, più giovani e più anziani, valgono però alcune regole di fondo per ottimizzare la navigazione online.

  • Usare parole chiave specifiche, dirette e chiare. E mai andare dietro a ricerche troppo generiche: si rischia solo di sprecare tempo.
  • Scegliere una fonte affidabile: Internet è un universo molto complesso e variegato, quindi qualsiasi forma di selezione a monte, prima di iniziare una ricerca, è sempre un’incognita. Però esiste un metodo infallibile: una volta che una fonte si è dimostrata affidabile, anche con una controprova, la si può considerare “promossa” e farla entrare nella rosa delle fonti attraverso le quali si fanno le ricerche online.  
  • Incrociare le informazioni: come in un’indagine di polizia, si tratta di un ottimo metodo per arrivare al risultato più convincente. 

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