Lavorare a maglia: dai ferri ai siti per imparare

Scegliete bene i ferri: ottimi quelli in alluminio colorato. Quanto alla lana, è preferibile che sia morbida. I ferri corti si impugnano come una penna, quelli lunghi come un coltello. I tanti vantaggi del lavoro a maglia.

come lavorare a maglia

Molto più di un passatempo. Lavorare a maglia, un’attività tornata di gran moda specie in tempi di pandemia, è un elisir da non sprecare. Aiuta a rilassarsi, consente di conquistare la calma e abbassa la pressione. Tutti benefici confermati da un sondaggio realizzato dalla onlus britannica  Knit for Peace: l’85 per cento degli intervistati ha dichiarato di averne gustato i vantaggi in termini di salute e benessere. Lavorare a maglia è un’arte, e come tutte le occupazioni artistiche necessita di relax e concentrazione. Dunque di calma, pazienza e tempo che certo non viene sprecato. Ingredienti essenziali per raggiungere il traguardo di sferruzzare con piena soddisfazione, un’attività che, tra l’altro, sembra tornata di gran moda nell’era della super velocità e del rimpianto per le cose che si possono fare con la giusta lentezza.

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Le regole

Ed ecco le regole essenziali del buon lavoro a maglia e i vantaggi più importanti che ne potete ricavare:

  • Innanzitutto è bene che ciascuno scelga quali ferri utilizzare (ottimi quelli in alluminio multicolore) e quale lana (si consiglia quella morbida, soprattutto se si è alle prime armi).
  • Successivamente si arrotola la lana sotto le dita, lasciando i polpastrelli liberi di far scorrere il filo. A questo punto si impugnano i “ferri del mestiere” e dopo aver formato un cappio con il filo di lana, si fa passare la parte che resta dietro il cappio stesso fino a formare un nodo; poi si tira il filo per stringere il nodo stesso e infine l’altro capo per stringere il nodo sul ferro. Ciascuno sceglie come impugnare i ferri, come una penna ad esempio, se si usano quelli corti, o come un coltello, se si usano quelli lunghi.
  • Se è la prima volta che ci si accinge a lavorare a maglia, potrebbe risultare utile la visione di un video tutorial che indichi i primi passaggi oppure la consultazione di un manuale ad hoc. Questi strumenti aiuteranno il principiante ad inoltrarsi nei meandri della lavorazione a maglia, affrontando il diritto, il rovescio e la chiusura del lavoro, cioè il modo in cui le maglie devono essere intrecciate affinché il bordo non si disfi.
  • Dopo aver acquisito un po’ di praticità con l’aiuto dei video tutorial o di qualcuno che sia già esperto di questo tipo di arte, ci si potrà davvero sbizzarrire nel realizzare qualunque tipo di cosa, dalle maglie, alle sciarpe, ai giocattoli fino alle decorazioni per la casa.

A cosa fa bene lavorare a maglia?

Gli scienziati esperti in Neurologia studiano da tempo i benefici, specie per il cervello, del lavoro a maglie. E non solo per donne, ma per tutti. Secondo il professore Alberto Costa, dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, l’attività di kitting, come aveva già intuito Umberto Veronesi, distrae dalle preoccupazioni, aiuta a vincere il dolore e aumenta l’

  • Lavorare a maglia risulta essere un’ottima terapia anche per la nostra salute psicofisica, perché ci regala tanta serenità, riduce la frequenza cardiaca e abbassa la pressione.
  • Lavorare a maglia allena la nostra mente a restare lucida, stimolando anche vista e tatto, in qualunque stagione della vita ma soprattutto quando si è un pò avanti con gli anni.
  • Spesso lavorare a maglia ci aiuta anche a socializzare perché oggi esistono i cosiddetti Knit cafè, luoghi in cui gli appassionati di quest’attività si incontrano e condividono esperienze e ispirazioni.
  • Lavorare a maglia potrebbe nascere come un hobby ma diventare, col passare del tempo, una vera e propria attività economica, in grado di assicurare una buona remunerazioni, quando si sia diventati abbastanza esperti da lanciarsi in progetti sempre più complessi.
  • Il lavoro a maglia ci permette inoltre, fattore importantissimo, di realizzare prodotti di alta qualità, biocompatibili e a costi decisamente più ridotti rispetto a ciò che si acquista nei negozi.

I siti che aiutano a lavorare a maglia

Su Internet è possibile trovare una quantità enorme di siti dedicati all’uncinetto e, in generale, al lavoro a maglia. Ne abbiamo selezionati alcuni che ci sembrano tra i più validi e con diverse utilità. Ferrodamaglia.com è un sito che indica alcune tecniche di uncinetto e aggiorna proposte in materia di modelli. Manidifata.it è la versione online della rivista più venduta su questi temi. Ledonnedellalana.it è un blog curato molto bene dalla giornalista Manuela Zadro e racconta storie di donne molto singolari nell’universo dell’uncinetto. Filosofialana&filati.it è invece un negozio online molto fornito di tutto il materiale per l’uncinetto. Tra i social vi segnaliamo la pagina Instagram delle sorelle Alessia e Fabia Taverna, intitolata Knitting for breakfast. E infine, per i maschietti c’è Magliauomini.it, il sito che raccoglie tutte le attività  dell’associazione degli uomini appassionati di uncinetto.

Quanto costano i ferri per lavorare a maglia?

Un altro grande vantaggio del lavoro a maglia è il basso costo di questa attività così benefica per il nostro equilibrio. Un set di ferri per lavorare a maglia si paga tra gli 11 e i 15 ferri. Ma potete trovare anche qualche occasione a prezzi più bassi., E sempre in Rete si possono fare lezioni online, a un costo che varia dai 5 ai 16 euro all’ora

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