I mobili opachi, a causa della polvere che si accumula, danno una sensazione di sporco, perdono bellezza estetica e rischiano di mettere in circolazione qualche microbo. Bisogna spolverali con una certa frequenza, e poi passare alla lucidatura. Per lucidare i mobili esistono in commercio tanti prodotti industriali, alcuni anche piuttosto costosi. Ma se volete non sprecare soldi, risparmiare e dare una mano all’ambiente ( ed evitare effetti di inquinamento indoor) potete procedere con rimedi naturali. Molto efficaci. Come la birra, un gheriglio di noce, olio e sale. E perfino la maionese. Ricordate però che prima di lucidare bisogna sempre togliere la polvere sui mobili con un panno di lana.
Indice degli argomenti
Birra
La birra, a partire da quella avanzata, è un’ottima alleata per lucidare i mobili.
Materiale occorrente
- un bicchiere di birra scura
Procedimento
- Inumidite con la birra avanzata un panno morbido che non lasci pelucchi, come un vecchio calzino di spugna o un guanto rimasto senza compagno, in questo modo userete tre cose che gettereste via, dandogli invece un nobile scopo.
- Strofinate delicatamente i mobili e infine passate un panno asciutto, senza risciacquare. Eseguendo questa semplice operazione il colore del legno risulterà molto più vivace e il mobile sarà nutrito grazie alle proprietà rigeneranti della birra.
- Ripetete questo trattamento naturale a cadenza regolare.
Cera
La cera è molto efficace per lucidare i mobili. E facile da usare.
Materiale occorrente
- un tubetto o un panetto di cera
Procedimento
- Spolverate il vostro mobile con un panno di lana.
- Passate uno strato di cera solida su tutta la sua superficie.
- Lasciate asciugare per mezza giornata.
- Eliminate gli avanzi di cera con una spazzola a setole morbide e con movimenti circolari.
Olio e sale
Si tratta di un classico e antico rimedio della nonna, ancora efficacissimo. Non sottovalutatelo: ha anche il vantaggio di utilizzare prodotti che abbiamo sicuramente in caso, a basso costo.
Materiale occorrente
- un cucchiaio di olio d’oliva
- un cucchiaino di sale fino
Procedimento
- Fate una miscela mescolando energicamente questi due ingredienti naturali
- Potete così lucidare e trattare piccoli graffi, macchioline o abrasioni sul legno, sfregando la miscela delicatamente sulla superficie del mobile in legno.
- Pulite e asciugate con un panno morbido e non risciacquate. Questo rimedio toglie anche gli antipatici aloni lasciati dai bicchieri.
Maionese
La maionese a un’emulsione nutriente che si rivela perfetta non solo per i rimedi di bellezza dei capelli, ma anche per i mobili di legno: se vi è avanzata della maionese vecchia, invece di buttarla, datela da mangiare ai vostri mobili, apprezzeranno. E se ve ne è avanzata troppo poca, comprate un tubetto nuovo per questo scopo, sarà molto più economica ed ecologica che un detergente specifico per il legno.
Materiale occorrente
- un tubetto di maionese
Procedimento
- Per lucidare e trattare graffi e piccoli danni sul legno spalmate la superficie di maionese con un panno morbido, senza esagerare con le quantità.
- Successivamente pulite sempre con un panno morbido. Questo rimedio toglie anche gli aloni dei bicchieri.
Gheriglio di noci
Questo rimedio della nonna per restaurare i mobili in legno si è perso nel tempo, ma è doveroso recuperare questa tradizionale memoria storica, perché è una soluzione semplicissima per restaurare graffi e abrasioni in un attimo, con un ingrediente naturale.
Materiale occorrente
- un gheriglio di noci
Procedimento
- Aprite una noce ed estraetene un gheriglio. La noce contiene oli e altre preziose sostanze molto nutrienti, per noi e per il legno.
- Passate semplicemente il gheriglio di noce sul graffio con movimenti circolari, l’olio dentro la noce nutrirà e riparerà il legno in un attimo!
Tè
Basta una bustina del tè che avete bevuto, e il gioco è fatto.
Materiale occorrente
- una bustina usata di tè
Procedimento
- Spolverate la superficie in legno che avete deciso di ravvivare, poi passateci direttamente e uniformemente la bustina usata di tè.
- Fate asciugare.
- Inoltre il tè non è gradito ai tarli.
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