Cosa fare per migliorare la circolazione delle gambe

Se state seduti, alzatevi spesso. Camminate e salite le scale a piedi. Nuotate e non esponete le gambe a eccessivo calore

come migliorare la circolazione delle gambe

Gambe stanche e pesanti, con una scarsa voglia di muoversi a piedi. La circolazione del sangue nel nostro organismo è fondamentale per stare in forma, anche per quanto riguarda le gambe. E si può stimolare, senza ricorrere ai farmaci, con alcuni rimedi naturali e facendo leva sugli stili di vita. Ecco come migliorare la circolazione delle gambe con soluzioni efficaci contro l’insufficienza venosa.

Come migliorare la circolazione delle gambe

La cattiva circolazione del sangue negli arti inferiori può essere la causa di diversi problemi, tra questi il più grave è sicuramente il sorgere delle vene varicose con le loro conseguenze non soltanto da un punto di vista estetico. Ma come si migliora la circolazione delle gambe? Quali sono i metodi naturali e più semplici? Vediamo 10 consigli, tutti molto efficaci e utili, indicati dagli esperti. Il segreto per una buona circolazione delle gambe è l’esercizio fisico. Praticare sport regolarmente e con i giusti accorgimenti può migliorare significativamente le condizioni di insufficienza venosa. L’attività fisica risulta infatti essere un’ottima soluzione per stimolare gli arti inferiori e riattivare la circolazione. In particolare, è da prediligere il nuoto oppure sport che non prevedano scatti e sforzi improvvisi. Una lunga camminata a passo moderato può rivelarsi l’ideale a tal proposito. L’obesità è uno dei fattori di rischio più elevati. Le funzionalità del sistema venoso degli arti inferiori possono essere compromesse quando in presenza di questa condizione. Mantenere un peso corporeo ideale è il primo passo per prevenire peggioramenti in futuro, ma anche ridurre i sintomi legati all’insufficienza venosa al momento. Chi ha problemi di circolazione alle gambe dovrebbe anche smettere di fumare. Il fumo di sigaretta è connesso a una serie di condizioni cliniche legate al sistema cardio-circolatorio, specie nei soggetti predisposti. Inoltre, per riattivare la circolazione, è possibile seguire semplici consigli da applicare quotidiniamente.

Cosa fare per riattivare la circolazione?

Vediamo i consigli degli esperti per favorire la circolazione alle gambe:

  • Alzatevi spesso dalla scrivania, fate qualche passo e magari cambiate stanza per qualche minuto. La circolazione migliorerà immediatamente.
  • Non escludete le standing desk, scrivanie regolabili che possono consentirvi di lavorare seduti o in piedi. Avrete meno tensione muscolare, cuore e pancreas funzioneranno meglio, e gli studi dimostrano che chi lavora in piedi ha minori possibilità di sviluppare vene varicose.
  • Muovete le gambe sotto il tavolo, ed evitate di accavallarle. Una pedana vi può aiutare.
  • Indossate sempre le calze, perché facilitano lo scarico venoso.
  • Camminate, prendete l’abitudine di salire a piedi le scale e passeggiate.
  • Nuotate quando è possibile, e fate anche qualche camminata con l’acqua fino alle ginocchia.
  • Guardate la tv con le gambe in alto e senza scarpe.
  • Non esponete le gambe a un eccessivo calore, né d’inverno né d’estate. Peggiora la circolazione sanguigna.
  • Nell’alimentazione è prezioso il carciofo. Mangiatelo in tutti i modi.
  • Niente depilazione con cera a caldo, può portare alle vene varicose.

I sintomi della cattiva circolazione

Ci sono alcuni sintomi, piuttosto evidenti, che segnalano la cattiva circolazione del sangue attraverso le gambe. Vediamo i più importanti.

  • Le gambe mostrano un leggero gonfiore, specie dopo che si è stati a lungo in piedi.
  • In tutti gli arti inferiori si avverte una certa pesantezza.
  • Compaiono le ectasie venose, anticamera delle vene varicose.
  • Si vedono piccole macchie scure sulla pelle, simili a dei lividi: è il segnale che c’è qualche rottura nei piccoli vasi capillari.
  • Avvertite un formicolio alle gambe.
  • I piedi potrebbero essere freddi anche in presenza di temperature alt

Le patologie

Le patologie legate alla cattiva circolazione delle gambe hanno un’incidenza maggiore sulle donne. Queste possono avere più o meno rilievo a seconda dell’entità con cui si manifestano. Nei casi più lievi, e non preoccupanti, possono emergere capillari o varici che intaccano solo l’aspetto estetico, ma in casi più gravi si rischia un’insufficienza venosa cronica che può sfociare in:

  • lipodermatosclerosi (infezione cutanea e sottocutanea)
  • ulcerazione superficiale
  • ulcerazione profonda
  • trombosi

Ma quali sono le cause che possono portare all’emergere di queste condizioni, lievi o gravi che siano:

  • sedentarietà
  • lavori in cui bisogna restare in piedi a lungo
  • caldo eccessivo in ambienti di lavoro, come nel caso delle cucine dei ristoranti
  • sovrappeso
  • gravidanza
  • sport in cui si sforza eccessivamente il corpo, come ciclisti agonisti o body builder

L’arma numero uno a nostra disposizione è la prevenzione, riducendo drasticamente le probabilità che determinate patologie si manifestino. A tal proposito, anche l’alimentazione ricopre un ruolo vitale che può stimolare e migliorare la circolazione delle gambe.

I cibi che aiutano la circolazione delle gambe

La cattiva circolazione del sangue negli arti inferiori si contrasta anche a tavola, grazie ad alcuni alimenti, tutti naturali, che sono molto utili a questo scopo. Ed evitano di sprecare soldi con gli integratori alimentari. Gli alimenti più adatti per una dieta anti varici sono:

  • Frutta secca e cereali integrali
  • Tuorlo d’uovo
  • Germi di grano
  • Verdure a foglia larga
  • Cibi con vitamina A e C
  • Ciliegie, fragole e prugne
  • Nocciole
  • Cioccolato fondente

Come migliorare la circolazione delle gambe in inverno

Il cuore, durante l’inverno, fa una maggiore fatica a pompare il sangue. E questo può creare qualche problema alla circolazione, specie delle gambe. Inoltre,  quando le temperature sono molto basse, ci sono gli shock termici, dovuti al passaggio dal troppo freddo al troppo caldo. O viceversa. Alcuni accorgimenti sono preziosi per migliorare la circolazione delle gambe in inverno.

  • Non esagerate con il riscaldamento domestico.  Le stanze della casa non devono mai diventare una sauna.
  • All’esterno, riscaldatevi con il movimento. Innanzitutto camminando. Con passo veloce, scarpe comode e calzini in tessuti naturali, non sintetici.
  • Se tornate a casa e avete i piedi freddi, fate un pediluvio con acqua bollente.
  • Vestite a cipolla, in modo che potete affrontare bene il cambiamento di temperatura e non avere shock termici.
  • Anche una doccia calda può essere tonificante.
  • Prendete l’abitudine, quando avete freddo, a sorseggiare, specie la sera, una tisana adatta alla funzione di riscaldare il vostro corpo.

Come migliorare la circolazione delle gambe in estate

L’estate è la stagione più delicata per la circolazione sanguigna: le alte temperature non aiutano certo ad attivarla con i ritmi giusti. Però anche in questo caso ci sono alcuni rimedi e consigli da tenere presente.

  • Al mare non esponete troppo le gambe al sole nelle ore più calde della giornata, bagnatele spesso, anche soltanto camminando nell’acqua immersi fino al bacino.
  • Evitate pantaloni troppo stretti e scarpe con tacco troppo alto.
  • Fate docce fresche
  • Nuotate spesso e andate in bici: sono gli sport migliori per la circolazione delle gambe in estate.

Il fenomeno di Raynaud

Il fenomeno di Raynaud è un disturbo della circolazione periferica (mani, piedi, naso, orecchie). Si verifica un restringimento dei vasi sanguigni che porta a una prima fase di pallore, con colore bianco della cute, poi una fase cianotica con colore bluastro o violaceo, infine una riperfusione con un colore rosso acceso. Il fenomeno di Raynaud è un disturbo che può essere causato da alcuni stimoli (freddo o caldo eccessivi): dura dai 20 ai 30 minuti, e può essere molto fastidioso e doloroso. Colpisce in particolare le giovani donne. Quando il disturbo si associa a una malattia, in particolare una sclerosi sistemica, si parla di una forma secondaria. E per diagnosticarla è utile una capillaroscopia, ovvero un esame non invasivo dei capillari delle pellicine delle dita delle mani.

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