Cosa si coltiva in un terreno argilloso

I suoi vantaggi: è ricco di calcio, potassio e magnesio. I suoi svantaggi: faticoso da lavorare e non lo reggono tutte le piante.

come migliorare terreno argilloso

In agronomia, un terreno si definisce argilloso quando oltre il 18 per cento della sua tessitura è composta da argilla. Una sostanza che procura qualche problema a chi lo coltiva, ma ci sono anche importanti vantaggi: ha più nutrienti, per esempio, e trattiene bene l’umidità. L’importante è saperlo curare e migliorare, cercando di non sprecare i suoi pregi e ridurre al minimo gli effetti dei suoi difetti. Il terreno argilloso è uno dei terricci più difficili con cui un giardiniere possa avere a che fare. Compatto e scivoloso quando è bagnato, è ancora più difficile da curare quando da asciutto sembra un mattone. Le particelle di argilla sono estremamente piccole e tendono a legarsi senza lasciare spazio per l’aria o per il necessario circolo dell’acqua. Ecco perché non tutte le piante saranno in grado di crescere in un terreno argilloso, ma molte ci riescono, addirittura aiutando a migliorarne le caratteristiche. Prima cosa da fare quando ci si trova ad avere a che fare con un terreno argilloso è cercare di migliorare la consistenza del terreno con materia organica: compost, muffa fogliare o letame miglioreranno gradualmente la struttura del terreno, riducendone la compattezza. Occorre avere pazienza, questa operazione andrà ripetuta più volte durante l’anno.

Cosa si può coltivare

Molto importante è la scelta delle piante che possono crescere in argilla: di sicuro le piante che hanno bisogno di un terreno ben drenato non sono adattissime, se sogniamo bulbi dei fiori di primavera, possiamo dimenticarli, durante l’inverno in questo tipo di terreno tendono a marcire. La buona notizia, però, è che l’argilla tende ad essere molto più ricca di sostanze nutrienti rispetto ad un terreno sabbioso.

Piante

Esistono alcune piante che sono più adatte al terreno argilloso, e dunque producono migliori risultati. In particolare: la barbabietola, fornita di radichette che le consentono di stare a proprio agio nell’argilla; la cicoria, con le sue radici molto robuste; le fave che hanno bisogno sempre di umidità. E ancora: il tarassaco, le cui radici a fittone rompono le zolle dell’argilla e il lupino andino che riesce persino a migliorare le caratteristiche del terreno argilloso. Infine, in questo particolarissimo ambiente sono a loro agio gli asparagi, le zucchine, i cavoli, il sedano, gli spinaci, il prezzemolo, la lattuga e le rape.

Alberi

Gli alberi più adatti al terreno argilloso sono i tradizionali alberi da frutta. Non i peschi, ma peri, meli e susini. Anche le albicocche non sono adatte ai terreni argillosi, visto che hanno zone calcaree.

Caratteristiche

Il terreno argilloso è definito come terreno composto principalmente da particelle di argilla. Per determinare se il nostro giardino presenta terreno argilloso o meno, è possibile fare un semplice test: se il terriccio si attacca a scarpe e attrezzi da giardino come la colla quando è bagnato, oppure forma grandi zolle che non sono facili da separare, croste e crepe quando il tempo è asciutto, con molta probabilità è composto da argilla. Il terreno argilloso ha comunque molti aspetti positivi: grazie alla densità dell’argilla trattiene bene l’umidità ed è più ricco di nutrienti rispetto ad altri tipi di suolo. Ciò perché le particelle che costituiscono il terreno argilloso sono caricate negativamente, attirando e raccogliendo particelle caricate positivamente come calcio, potassio e magnesio. Tra le caratteristiche negative del terreno argilloso, invece, dobbiamo menzionare la tendenza a compattarsi facilmente rendendo difficile la crescita delle radici delle piante, il fatto che spesso è un terreno alcalino, ricco di calcare ma povero di sostanze come ferro, potassio e zolfo, utilissime alle piante.

Come migliorare un terreno argilloso

Migliorare il terreno argilloso richiede anche un lavoro specifico, ma la buona notizia è che gran parte della fatica si svolge in anticipo, in modo annuale, e rende il terreno più facilmente lavorabile.

Partire da un’intera area tutta in una volta

Spesso si danno consigli su come migliorare singole porzioni di terreno, ma quando scaviamo un buco nel terreno per poi piantarvi una piantina agendo solo sul terriccio circostante, ciò che abbiamo essenzialmente fatto è l’equivalente di metterla in un vaso. Alla fine, la pianta comincerà a mettere radici, ma quando esse raggiungeranno i limiti del terreno trattato, avranno difficoltà ad espandersi nell’argilla dura intorno e la pianta non crescerà grande e sana come dovrebbe.

Pianificare in anticipo

Decidiamo in anticipo quanto spazio ci occorre per il nuovo orto. Se stiamo migliorando un appezzamento già esistente, dovremo solo trapiantare tutte le piante che vogliamo tenere, e quindi iniziare. Se stiamo preparando un appezzamento nuovo di zecca, prepariamo prima il terreno con una zappa, dissodando lievemente il sito.

Iniziare a migliorare il terriccio

Aggiungiamo alla superficie dai 12 ai 20 cm di materia organica: residui di erba (a patto che non siano stati trattati con prodotti chimici), foglie triturate, letame e compost sono tutte scelte perfette. Spanderli sul terreno scavando e amalgamando con una pala è il metodo giusto, poiché muove molta terra senza polverizzare le particelle del terreno come invece fa il dissodamento. Una volta finito, il pezzetto di giardino adibito al giardinaggio sarà di diversi centimetri più alto di quello che era in origine, così la struttura del suolo continuerà a migliorare mentre i microrganismi nel terreno lavorano per trasformare tutto il concime che abbiamo aggiunto in sostanze nutritive. Possiamo piantare semi e bulbi quasi immediatamente dopo, e dobbiamo avere cura di ripetere l’operazione una o due volte l’anno.

Come curare un terreno argilloso

Per curare bene un terreno argilloso dovete essere generosi con i fertilizzanti naturali. Dopo una stagione o giù di lì, è una buona idea raccogliere un campione di terreno e farlo analizzare per vedere se vi sono carenze nutrizionali o problemi di PH. I risultati delle analisi ci offriranno suggerimenti su come migliorare ulteriormente il nostro giardino. Per buona norma, comunque, è sicuramente utile aggiungere eventuali fertilizzanti organici come guano o sfalci di monocolture. O anche compost, letame, foglie e rami secchi. Serviranno ad aumentare la grana del terreno ed a rendere più difficile la formazione di zolle compatte.  Tutto per avere piante sane, rigogliose e forti.

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