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GRUPPO DI LETTURA
Insieme, per il piacere di leggere, per condividere questo desiderio che, quando si accende, può diventare anche inarrestabile. E quando è spento si traduce soltanto in uno spreco, non solo di conoscenza. Il gruppo di lettura è una formula vincente per avvicinarsi in modo compiuto al libro (possibilmente cartaceo), ma anche per avere un’occasione non banale di stare in compagnia di una piccola comunità.
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COME SI ORGANIZZA UN GRUPPO DI LETTURA
Come si organizza un gruppo di lettura? E come funziona? Ecco le risposte più importanti a queste domande.
Serve un luogo. Uno spazio accogliente, dove è possibile stare insieme con piacere e senza disagio, e sistemarsi in modo da vedersi in faccia. I partecipanti non dovrebbero essere più di quindici-venti. Ottimi punti di ritrovo del gruppo di lettura sono i salotti delle case private e le stesse biblioteche, se hanno lo spazio utilizzabile a questo scopo.
Mai settari. Il gruppo deve essere aperto e dare spazio al senso critico. Anzi, resta vitale se al suo interno entrano voci nuove. In particolare, è importante che i gusti e i piaceri dei lettori non siano tutti nella stessa direzione. Altrimenti, più che un gruppo si rischia di creare una setta. Sebbene di romanzi o di saggi.
Il maestro. La lettura, e questo lo scopriamo da bambini a scuola, richiede anche disciplina, metodo. Cose che poi portano al piacere di leggere. Ecco perché è bene che il gruppo designi un maestro del gioco per dirigere gli incontri. La sua parola non deve essere oggetto di discussione.
Niente anonimato. Un nome del gruppo è anche un fattore di riconoscibilità e di identità. Serve dunque a rafforzare la squadra, a farla essere unita nel gioco. E aiuta a catturare interesse.
Non interrompere. Il gruppo di lettura aiuta anche ad assorbire meglio il galateo, che spesso trascuriamo o non aggiorniamo. Mai interrompere chi parla, e mai sovrapporre la propria voce a quella di altri.
Regole sì, obblighi no. Considerato che la lettura, specie in gruppo, deve essere un piacere da condividere, allora se il libro scelto non vi piace, potete fare la cosa più semplice del mondo. Saltare un turno.
Iniziare con testi brevi. I libri molto lunghi, qualcuno li chiama “i mattoni”, possono spaventare e creare diffidenza nel gruppo. Dunque, iniziate con opere brevi.
Aperti agli altri. Qualsiasi commento, anche il più duro, cercate sempre di farlo davanti a tutti. Una discussione appassionata e virale è meglio del solitario silenzio del rigetto.
Tempi brevi per parlare. Fate riferimento ai tempi delle efficaci e seguitissime, in tutto il mondo, Ted conferenze. In pochi minuti si può dire tutto. Anche all’interno di un gruppo di lettura.
Il digiuno non è obbligatorio. Leggere non significa restare a pane e acqua. Quindi, se alla riunione del gruppo abbinate anche il piacere del cibo, magari portato da ciascuno dei componenti, avrete reso semplicemente tutto più piacevole.
COSA FA UN GRUPPO DI LETTURA
DOVE SI TROVANO I GRUPPI DI LETTURA
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