Non sempre in casa ci sono grandi spazi per la cucina. E allora bisogna adattarsi e organizzare, con il massimo dell’estetica e dell’efficienza, una mini–cucina. O anche detta una cucina compatta, proprio perché grazie alla disposizione dei singoli pezzi riesce a rispondere a tutte le esigenze di una cucina realizzata per grandi spazi. Pensate, ad esempio, alla cucina di una barca, dove neanche un centimetro viene sprecato. In casa, quando la superficie è ridotta, bisogna fare la stessa cosa.
Indice degli argomenti
Tipi di cucina compatta
La cucina compatta, progettata in modo accurato sfruttando ogni spazio disponibile e moltiplicando le funzioni, può essere di tre tipi:
- Cucina lineare: la soluzione ideale per spazi stretti. Gli elementi sono disposti lungo una singola parete. Questo tipo di disposizione è adatto per ambienti molto piccoli, ma può risultare limitante se desideri più zone di lavoro.
- Cucina a L: una disposizione a L permette di sfruttare due pareti adiacenti, creando una zona di lavoro più ampia senza occupare troppo spazio. È perfetta per spazi di piccole dimensioni, ma dove si vuole comunque una certa libertà di movimento.
- Cucina angolare o a U: quando si ha un po’ più di spazio, una cucina a U può sfruttare tre pareti, offrendo ampie superfici di lavoro, ma è adatta solo a stanze che possiedono una forma quadrata o quasi rettangolare.
Superficie minima per la cucina
Nella definizione della superficie minima per la cucina, è importante considerare i dettagli normativi e le variazioni locali, come delineato dalla legge italiana del 5 luglio 1975. Questa legge stabilisce che l’altezza degli ambienti deve essere almeno di 2,70 metri, salvo deroghe per le zone montane, per garantire adeguata vivibilità e sicurezza.
Quanto alla superficie, la legge chiarisce che un soggiorno, che integri anche una zona cottura aperta sul living, deve essere di almeno 14 metri quadrati. Tuttavia, i regolamenti edilizi dei singoli comuni possono variare significativamente questa misura. Ad esempio, il regolamento comunale di Milano fissa la superficie minima per un soggiorno con angolo cottura a 5 cinque metri quadrati, una dimensione estremamente compatta che rispecchia la densità urbana e l’ottimizzazione dello spazio in città. Altri comuni possono richiedere superfici maggiori, fino a 9 metri quadrati addirittura 17 metri quadrati in alcune aree della Lombardia, a seconda delle specifiche esigenze urbanistiche e del contesto abitativo locale.
Illuminazione naturale
L’illuminazione naturale deve essere diretta e adeguata. Le finestre di un locale devono fornire una luce diurna media non inferiore al 2% dell’illuminazione esterna, con una superficie trasparente apribile non minore di 1/8 della superficie totale del locale. Questo assicura che gli ambienti siano ben illuminati durante il giorno, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e migliorando il benessere degli occupanti. Per quanto riguarda la ventilazione, l’espulsione di fumi, vapori e esalazioni nei punti di produzione è obbligatoria per mantenere ottimale la qualità dell’aria interna, specialmente in aree come la cucina dove si preparano i pasti e si genera vapore. Anche se un “posto cottura” è annesso al soggiorno, queste pratiche sono sempre necessarie per garantire la salubrità dell’ambiente. L’installazione di un piano cottura a induzione, sebbene solo consigliata, può contribuire ulteriormente a un ambiente più pulito e sicuro, limitando le emissioni e migliorando la gestione dell’energia.
Moduli
La modularità e la flessibilità compositiva sono principi chiave nella progettazione di spazi interni, specialmente in cucina, dove l’efficienza e l’adattabilità dello spazio sono cruciali. La larghezza standard delle basi e dei pensili è tipicamente di 60 centimetri, ma esiste la possibilità di regolare queste dimensioni a seconda delle necessità specifiche dello spazio e delle preferenze personali. Le dimensioni possono ridursi a 40-45 cm o aumentare fino a 80/90/120 centimetri, offrendo una vasta gamma di opzioni per ottimizzare l’uso dello spazio. Per spazi ancora più ristretti o per complementare l’arredamento esistente, sono disponibili mobili più stretti, larghi 15-30 centimetri. Questi moduli più piccoli sono spesso organizzati con l’ausilio di carrelli estraibili, che aumentano la funzionalità attraverso una maggiore accessibilità e versatilità, permettendo agli utenti di personalizzare e adattare il loro ambiente domestico in base alle proprie esigenze quotidiane e al design preferito.
Materiali
Nel design delle cucine compatte, la scelta dei materiali è fondamentale non solo per l’estetica ma anche per la funzionalità e la durata. L’acciaio inossidabile, utilizzato per i piani di lavoro e gli elettrodomestici, è apprezzato per la sua resistenza e facilità di pulizia, elementi essenziali in spazi ridotti che richiedono manutenzione minima. Le superfici in quarzo e laminato sono altrettanto richiesti per la loro durata e l’ampia gamma di finiture disponibili, capaci di integrarsi armoniosamente con altri elementi dell’arredo o di emergere come punti focali dell’ambiente. L’uso del legno aggiunge un tocco di calore e naturalezza, creando un’atmosfera accogliente e confortevole.
Integrare materiali naturali come la pietra o dettagli in ferro battuto può regalare texture e profondità, arricchendo ulteriormente l’ambiente con un fascino rustico e duraturo. Il vetro, usato nei pensili o come parte della tavolozza dei materiali, contribuisce a espandere visivamente lo spazio, rendendo la cucina più ariosa e luminosa.
Colori
Nel design di cucine piccole, la scelta dei colori è essenziale per creare un ambiente che sembri più spazioso e luminoso. Il bianco domina spesso questi spazi, poiché riflette la luce naturale e amplifica la percezione visiva della superficie disponibile, rendendo la cucina più ariosa e aperta. Oltre al bianco, tonalità neutre come il grigio chiaro, il beige e il legno naturale sono frequentemente utilizzate per mantenere la sensazione di ampiezza e aggiungere calore senza sovraccaricare visivamente l’ambiente.
D’altra parte, accenti di colore più scuri o vivaci, come il blu navy o il verde, possono essere impiegati strategicamente in dettagli come la schiena del bancone o gli accessori, per dare carattere e dinamismo alla cucina senza compromettere la sensazione di spazio. Questi tocchi di colore non solo rompono la monotonia ma aiutano anche a definire diverse aree funzionali all’interno della cucina, migliorando di molto l’estetica.
Arredamento
L’arredamento di una cucina piccola richiede un’attenta considerazione dello spazio e della funzionalità e dovrebbe privilegiare un approccio minimalista e moderno. Elementi come isole e penisole multifunzionali non solo massimizzano lo spazio di lavoro e di stoccaggio ma servono anche come divisioni sottili tra la cucina e altre aree della casa, come il soggiorno. Inoltre, l’uso di unità modulari e carrelli estraibili sottolinea la necessità di flessibilità e accessibilità, consentendo una transizione fluida tra le varie azioni quali cucinare, mangiare e socializzare.
I mobili, come basi e pensili, sono progettati per adattarsi strettamente alle dimensioni della cucina, con altezze che possono estendersi fino al soffitto per massimizzare lo spazio verticale, mantenendo un ambiente ordinato e funzionale. L’arredamento può includere anche un angolo bar, trasformando un semplice piano di lavoro o un davanzale in un’area pranzo informale con l’aggiunta di sgabelli o sedie alte, che non sottraggono spazio aggiuntivo ma aumentano la funzionalità. Materiali resistenti e facili da pulire come l’acciaio inox, il vetro e i compositi di quarzo predominano nei piani di lavoro, mentre colori chiari come il bianco o il grigio chiaro ampliano visivamente lo spazio. Accenti di colori vivaci o scuri aggiungono profondità, creando un ambiente accogliente. L’illuminazione gioca un ruolo cruciale, con soluzioni intelligenti come luci sotto pensile, faretti e illuminazione LED integrata che migliorano la funzionalità e ampliano visivamente lo spazio.
Elettrodomestici
Nelle cucine di piccole dimensioni, la selezione e il posizionamento degli elettrodomestici sono cruciali per massimizzare l’efficienza e minimizzare l’ingombro. È consigliabile evitare l’acquisto di elettrodomestici e utensili specifici che non vengono utilizzati frequentemente, privilegiando invece quelli essenziali e multifunzionali come forni compatti, lavastoviglie a scomparsa totale e piani cottura integrati, al fine di ottimizzare lo spazio disponibile.
Ecco gli esempi di alcuni elettrodomestici adatti a una cucina compatta:
- Forno: i forni compatti sono ideali per cucine di dimensioni contenute. Esistono forni da incasso con funzionalità avanzate, come la cottura a vapore, che non occupano troppo spazio. Se non c’è spazio per un forno tradizionale, potresti anche considerare un forno a microonde combinato.
- Frigorifero: anche il frigorifero può essere compatto. Esistono modelli sotto banco o con capacità ridotta, ma sufficienti per una persona o una coppia. Un frigorifero piccolo ma ben organizzato è essenziale in una cucina compatta.
- Lavastoviglie: se non hai il posto per una lavastoviglie grande, esistono modelli slim o da tavolo che si adattano facilmente a spazi ristretti.
- Lavello: scegli un lavello di dimensioni contenute, ma abbastanza grande da poter lavare piatti e pentole. I lavelli modulari sono spesso una buona scelta per cucine compatte, perché offrono soluzioni adatte a ogni esigenza.
Piante
L’integrazione di piante in una cucina piccola non solo aggiunge un tocco di natura e freschezza all’ambiente ma aiuta anche a purificare l’aria e a rendere lo spazio visivamente più grande. Nelle cucine con spazio limitato, è ideale scegliere piante di dimensioni contenute o che possano essere appese, per non occupare prezioso spazio sul piano di lavoro o sul pavimento. Piante come erbe aromatiche quali basilico, menta, rosmarino, possono essere coltivate in piccoli vasi o sistemi verticali, offrendo non solo verde ornamentale ma anche ingredienti freschi a portata di mano.
Altre piante che richiedono poca manutenzione, come aloe vera o piccole succulente, sono perfette per questi ambienti, poiché richiedono minime cure e si adattano bene a spazi interni con illuminazione variabile. Posizionarle su scaffali, finestre o in angoli strategici può aiutare a vivacizzare l’area senza ingombrare, contribuendo a creare un’atmosfera rilassante e accogliente, che invita a trascorrere più tempo nella cucina, trasformandola in un luogo di benessere e relax oltre che di funzionalità.
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