Come prendere un cane in affido

Bisogna rivolgersi all’Enpa oppure a un canile comunale. La procedura di affidamento e la differenza con l’adozione

Come prendere un cane in affido

Prende un cane in affido è un doppio test: per chi decide di farlo, che in questo modo si rende conto se è in grado di curare un animale domestico in casa, per il cane, che dovrà accettare i potenziali pardoni.

Cos’è

L’affido consiste nel prendersi cura del cane per un periodo limitato, con oltre i 90 giorni, fino a quando l’animale non troverà una sistemazione  definitiva. Si tratta, quindi di un passaggio intermedio, che può evolvere con l’adozione o da parte della stessa persona che ha preso il cane in affido, oppure, per esempio, da parte di un suo conoscente o amico nel quartiere dove vive.

Come funziona

Il primo passaggio è prendere contatti con l’Enpa, Ente Nazionale protezione Animali (magari visitando il sito https://adottaci.enpa.org) o con qualche canile pubblico che prevede questa procedura. L’iter inizia con un colloquio di idoneità, per valutare se il candidato sia in grado poi di curare bene il cane, e con la raccolta di una serie di informazioni tuli(dove il cane andrà a vivere, chi si occuperà di luci, se in casa ci sono altri animali). Una volta superata la fase del pre-affido, se gli aspiranti adottanti sono stati valutati idonei, si procede quindi all’organizzazione del cane in famiglia, con la firma del modulo di affido. Dopodiché, i volontari e gli operatori incaricati dell’adozione rimarranno a disposizione per fornire eventuale aiuto ai nuovi proprietari. E faranno anche visite periodiche agli adottanti e al cane per valutare la nuova vita dell’animale e le sue reali condizioni. Una volta terminato il periodo di affidamento, durante il quale è obbligatoria una copertura assicurativa Rc, il cane può andare in adozione, oppure tornare da dove è venuto.

Vantaggi dell’affido del cane

I principali vantaggi dell’affido del cane sono:

  • La verifica delle capacità di una persona di avere un cane in casa e di sapersene fare carico
  • Una sorta di prova generale prima dell’adozione
  • La cura di animali spesso abbandonati
  • La possibilità del cane di cambiare vita, in meglio

Cosa serve per la procedura di affido

A parte una piena disponibilità, anche in termini di tempo, per prendere un cane in affido servono alcune cose essenziali: una cuccia comoda e sicura, cibo per cani di qualità, la disponibilità di un veterinario per gli eventuali controlli e le successive cure, i sacchetti per raccogliere in suoi escrementi quando lo portate a passeggio, i giochi più adatti alla razza e alla taglia.

Cosa fare quando si prende un cucciolo in affido

Una volta che il cucciolo è stato assegnato in affido, è fondamentale che si facciano alcune cose essenziali per il suo benessere:

  • Fornire cibo, acqua e addestramento di base.
  • Tenere il cane al guinzaglio quando si è fuori casa o in giardino.
  • Portare il cucciolo agli eventi di adozione
  • Monitorare il comportamento e la salute fisica del cane.
  • Segnalare eventuali problemi al rifugio e/o trasportare il cane da un veterinario

Le differenze con l’adozione  

La differenza fondamentale tra l’affido e l’adozione riguarda il tempo. L’affido è una procedura temporanea, l’adozione è definitiva. E l’affidamento ha proprio l’obiettivo di preparare il cane, e l’eventuale padrone, all’adozione.

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