In genere, nei bambini, arriva verso i 5-6 anni. A questa età si parla di miopia patologica, può insorgere per alcuni sforzi prolungati degli occhi. Troppo impegnati a leggere un testo scolastico, oppure a reggere la vista in un ambiente con poca luce.
Indice degli argomenti
L’epidemia di miopia
Paesi che hanno più bambini miopi
Cause
In passato la miopia emergeva tra i 13 e i 15 anni, per poi fermarsi attorno ai 18 anni. Adesso l’età si è anticipata attorno ai 10 anni, e la miopia arriva a stabilizzarsi attorno ai 30 anni, se non dopo. Sulle case si sta indagando molto, e sicuramente la genetica resta al numero uno. Alcuni studi scientifici dimostrano che con entrambi i genitori miopi, un figlio su due sarà miope; con un genitore miope, un figlio su tre; senza genitori miopi, comunque un bambino su quattro presenta il problema. Ma anche in questo caso, il tempo trascorso a contatto con le tecnologie, non è una causa sufficiente a dare una spiegazione dell’epidemia. Le recenti ricerche puntano tutte alla mancanza di ore trascorse all’aria aperta. Un recentissimo studio su 500 ragazzini californiani e un’altra ricerca su 4mila bambini australiani, hanno dimostrato in modo scientifico la stretta correlazione tra la miopia e le ore trascorse all’aperto. In pratica: i bambini che passano più tempo in casa, o comunque in ambienti chiusi, sono più miopi degli altri. Ian Morgan, dell’università di Camberra, ha calcolato che per proteggere gli occhi i ragazzini dovrebbero trascorrere ogni giorno almeno tre ore all’aperto. Teniamolo presente, specie in questa stagione che incentiva le uscite all’esterno.
Miopia e mancanza di luce solare
A legare la miopia alla mancanza di luce solare è la dopamina: la luce intensa, infatti, stimola la produzione di questo neurotrasmettitore nell’occhio, che riequilibra la crescita del bulbo oculare dei bambini, impedendone l’eccessivo allungamento. Portate i vostri figli più spesso all’aria aperta, in un parco, in un giardino. Ovunque ci siano tracce di sole e di luce naturale. A conferma di questa ricerca c’è anche lo studio realizzato dall’università di Pechino, in base al quale i bambini che dopo la scuola fanno attività all’aperto, anche solo giocando o passeggiando, presentano la metà dei casi di miopia di quelli che restano al chiuso. A Taiwan gli scienziati sono arrivati alla conclusione che servono almeno 14 ore all’aperto a settimana per ottenere una riduzione dei casi di miopia. Dunque: più spazio alla luce naturale, e meno ai flash degli apparecchi elettrici ed elettronici.
Sintomi
Vi sono alcuni sintomi della miopia nei bambini che non vanno sottovalutati. Tra questi:
- Il bambino si avvicina agli oggetti per identificarli.
- A scuola chiede al compagno di banco o alla maestra che cosa è scritto o disegnato sulla lavagna.
- Ha frequentemente una posizione viziata del capo che indica appunto problemi di vista.
- Strizza gli occhi per mettere a fuoco gli oggetti a distanza.
- Quando il bambino è più grande, confessa una visione sfocata degli oggetti lontani.
Rischi
I rischi più gravi dell’evoluzione, senza cure, della miopia nei bambini, oltre la soglia delle 6 diottrie, sono tre.
- Cataratta. L’aumento della miopia può portare alla necessità di un intervento.
- Lesioni alla retina. Prima periferiche, possono arrivare fino al distacco della retina.
- Maculopatia miopica. Si tratta dell’evoluzione peggiore, che mette a rischio la vista.
Rimedi
In una fase iniziale, per evitare l’evoluzione della miopia nei bambini viene suggerito l’uso di colliri a bassa concentrazione di atropina. Con un basso dosaggio, l’atropina agisce come come una sorta di profarmaco e stimola la produzione di dopamina. A questo punto si determina un irrigidimento del tessuto sclerale e si previene il peggioramento della miopia. Anche i colliri a bassa concentrazione di atropina vanno assunti, comunque, dopo avere consultato il medico specialista.
Cure
Anche nel campo dei colliri utilizzati per la miopia ci sono dei progressi interessanti. Il più efficace è a base di atropina, e agisce su alcuni recettori della parte posteriore dell’occhio. Il collirio a base di atropina, estremamente diluito, non è disponibile sul mercato, ma si può facilmente realizzare in preparazione galenica.Un’altra possibilità di cura è utilizzare delle lenti con defocalizzazione periferica, con una messa a fuoco molto efficace al centro, come nel caso delle lenti tradizionali, e con l’inserimento nella parte esterna, di microlenti di circa un millimetro ciascuna. Queste microlenti hanno un fuoco spostato in avanti e così producono meno stimolo e meno allungamento del bulbo oculare. Al di fuori di queste innovazioni epr curare la miopia restano le vecchie armi delle classiche lenti correttive e della chirurgia refrattiva, possibile quando la miopia si è stabilizzata.
Nuovo trattamento
Le più recenti speranze per curare la miopia sono affidate a un nuovo trattamento che comporta l’esposizione a una luce rossa di bassi livello che, utilizzando una specie di microscopio bioculare per tre minuti e per due volte al giorno, per cinque giorni alla settimana rallenta l’evoluzione della miopia. Il trattamento ha superato la fase sperimentale e presto potrebbe tradursi in una vera e propria terapia contro la miopia.
Prevenzione
Per riepilogare ecco 10 semplici consigli per evitare l’insorgenza di questa fastidiosa patologia:
- Per prima cosa bisogna fare attenzione che i bambini mantengano una distanza adeguata sia dal libro quando studiano sia, a maggior ragione, quando sono davanti a un computer o un tablet. Questa brutta abitudine non aiuta l’occhio ad essere elastico nel suo lavoro ed è una delle maggiori cause della miopia che altro non è che non riuscire a mettere a fuoco gli oggetti lontani. La distanza consigliata è di trenta centimetri.
- Evitare che i più piccoli utilizzino gli strumenti elettronici al buio o con scarsa illuminazione. In questo modo aumenta l’effetto negativo della luce artificiale e l’occhio si sforza di più. Tendenzialmente il punto in cui si legge o si utilizza il computer deve essere tre volte più illuminato del resto della stanza.
- I bambini, volenti o nolenti, devono passare necessariamente delle ore davanti ai libri. Per questa ragione è importante non sottoporre ad ulteriore stress gli occhi con l’utilizzo eccessivo di videogiochi o semplicemente stando troppo tempo davanti alla televisione.
- Niente smartphone e tablet prima dei tre anni di età.
- Insegnate ai vostri figli un piccolo esercizio: a intervalli regolari, orientativamente ogni 15 minuti, alzare lo sguardo dal lavoro che si sta svolgendo, che sia leggere scrivere o utilizzare il computer, per osservare un punto distante.
- I bambini devono passare più tempo possibile all’aria aperta. L’attività motoria e lo sport aiutano non solo una crescita sana ma costituiscono anche un buon esercizio per gli occhi che, avendo a disposizione un campo aperto, hanno la possibilità di mettere a fuoco oggetti e soggetti a distanza.
- La miopia può essere combattuta anche con una sana alimentazione. Gli alimenti fondamentali per proteggere gli occhi sono tutti quelli ricchi di vitamina A e in particolare: la verdura a foglia verde (ricca di luteina), i frutti a buccia blu come i mirtilli (fonte di antocianine), le mandorle e le noci (ricchi di acidi grassi e omega 3)
- Fate attenzione alla postura dei vostri figli, è importante che da seduti mantengano i piedi a terra e le spalle ben dritte, in modo da mantenere entrambi gli occhi alla stessa altezza.
- Anche i mobili che utilizzano devono essere proporzionati alla loro crescita. Inoltre la scrivania dove studiano o utilizzano il computer deve essere un piano inclinato di circa 15 o 20 gradi.
- Una volta che si deve ricorrere all’utilizzo degli occhiali è importante far scegliere ai bambini il colore della montatura in modo che non li vivano come un’imposizione e siano ben disposti a portarli.
- Infine nella fase della crescita, sottoporre i bambini a un check up ogni 6 mesi. La miopia è una patologia correggibile, l’importante è intervenire per tempo.
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