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COME PROGGERE L’INTESTINO
Per proteggere l’intestino, un organo fondamentale e molto attivo, bisogna evitare la permeabilità intestinale, responsabile di circa il 50 per cento delle malattie croniche. In pratica, la barriera intestinale si altera, non è più integra e compatta e al suo interno si formano piccoli interstizi attraverso i quali passano sostanze che invece dovrebbero essere fermate, a partire da scomodo tossine. Ecco come proteggere l’intestino e a cosa prestare attenzione.
PERMEABILITÀ INTESTINALE
Il fenomeno della permeabilità intestinale riguarda l’incapacità dell’intestino di fungere da barriera efficace contro l’ingresso indesiderato di sostanze nocive, tra cui tossine, antigeni alimentari e microrganismi patogeni, nel flusso sanguigno.
Questo malfunzionamento è spesso paragonato a una breccia nella mucosa intestinale che facilita il passaggio di agenti esterni dannosi, contribuendo allo sviluppo di un’ampia varietà di disturbi, come allergie e intolleranze alimentari. La tempestiva identificazione e gestione di questa condizione è cruciale per il recupero della funzione intestinale ottimale e il miglioramento della salute generale.
L’attenzione verso le implicazioni della permeabilità intestinale è cresciuta negli ultimi anni, rivelando come determinati operatori sanitari, più inclini verso pratiche meno tradizionali, attribuiscano a questa condizione un gran numero di sintomi e malattie annessi. Tale condizione, infatti, non solo spiega fenomeni come affaticamento, disturbi digestivi e reazioni cutanee, ma è anche associata a patologie più gravi quali lupus, celiachia, sclerosi multipla e autismo.
Per colpa della permeabilità intestinale, anche nota come sindrome dell’intestino gocciolante, dall’inglese: Leaky Gut Syndrome, possono superare la barriera, tossine esogene, come pesticidi, coloranti e conservanti. Ma anche parti di batteri che provengono dall’esterno.
CHE COSA DANNEGGIA L’INTESTINO
Diverse cose possono danneggiare l’intestino e renderlo permeabile. Da un uso eccessivo di farmaci a una carenza di vitamine. Le cose danneggiano di più l’intestino sono:
- Gli alcolici
- Diete troppo ricche di zuccheri semplici
- Diete iperproteiche
- Fumare e fumo passivo
- Vivere in un ambiente inquinato e pieno di polveri
- Abitare sopra i 2000 metri di altezza per l’eccessiva concentrazione di ossigeno
- Svolgere un’attività fisica aerobica senza le necessarie fasi di recupero
- Assumere per periodi troppo lunghi farmaci come antibiotici, cortisonici, antiinfiammatori, psicofarmaci e lassativi, specie a base di antrachinoni
- Merendine e patatine in busta
MALATTIE CAUSATE DALLA PERMEABILITÀ INTESTINALE
La permeabilità intestinale, che come primo effetto provoca la pancia gonfia, può essere alla base di patologie anche gravi: l’aumento dei radicali liberi e il danno ossidativo può determinare, nel lungo periodo, l’aterosclerosi, malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, il diabete.
CHE COSA FA BENE ALL’INTESTINO
Sono diversi gli alimenti che fanno bene all’intestino. Prima di tutto, è importante ricordare che per la buona salute dell’intestino è fondamentale idratarsi bene, seguendo il consiglio dei 2l – 2,5l di acqua al giorno (Gli uomini più delle donne). Tra i cibi, invece, ricordiamo la frutta secca, in porzioni moderate, la frutta fresca di stagione, e in particolare prugne e frutti di bosco. Ma esistono diversi alimenti che possono aiutare. Noi abbiamo creato una classifica dei migliori 10 cibi per l’intestino.
È bene ricordare che la dieta mediterranea, quella vera, ossia senza fritto, con poca carne e grassi saturi, e tanti vegetali, rimane l’opzione vincente per rinforzare l’intestino e l’organismo in generale.
PROBIOTICI CHE AIUTANO L’INTESTINO
I probiotici possono essere una valida alternativa per aiutare l’intestino in maniera naturale. Ma non è ancora del tutto provato che possano avere degli effetti del tutto efficaci. In aggiunta, la quantità di probiotici presenti negli alimenti, in molti casi, è inferiore a quella necessaria per offrire un vero e proprio rimedio naturale. Pertanto, spesso potrebbero essere assunti con degli integratori alimentari prodotti da case farmaceutiche, con possibili effetti collaterali.
Ad ogni modo, in diverse ricerche scientifiche è emerso che, per coloro che assumono probiotici, fatta eccezione per colore che presentano condizioni mediche di base come la pancreatite o l’immunodepressione, questi “batteri buoni” possono aiutare a rinforzare l’intestino.
I probiotici oggi sono impiegati, e non solo in via sperimentale, per la riduzione e nella prevenzione della diarrea del viaggiatore, nel miglioramento dei sintomi gastrointestinali delle intolleranze al lattosio e delle allergie alimentari, nel miglioramento della stitichezza, nel potenziamento delle difese immunitarie nei confronti delle infezioni del tratto digerente.
SINTOMI DI PROBLEMI ALL’INTESTINO
I problemi all’intestino possono essere di varia natura. A partire dalle malattie che lo infiammano, come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. I sintomi più evidenti della colite ulcerosa sono:
- Sangue nelle feci
- Diarrea persistente
- Febbre
- Dolori addominali e crampi
- Dolore rettale e sanguinamento
- Stanchezza cronica
- Difficoltà di evacuare nonostante l’urgenza
- Urgenza di evacuare
ORGANI DA PROTEGGERE:
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