Ci sono tanti modi semplici, naturali, per proteggere gli occhi: esporsi al sole in modo graduale, consumare frutta e verdura, non stare troppo davanti al computer, non abusare delle lenti a contatto, guardare la tv alla dovuta distanza. In compenso, tra i disturbi della vista in aumento c’è la sindrome dell’occhio secco. Un fastidio continuo, come avere una pagliuzza nell’occhio e un arrossamento fino all’infiammazione cronica. Un tempo era una patologia degli anziani, ma adesso colpisce anche i giovani, specie in tempi di pandemia, considerando il numero di ore che devono passare seguendo le lezioni da casa con la didattica a distanza. Ma già prima del Covid-19l’uso eccessivo di computer e oggetti elettronici simili era alla base di disturbi agli occhi. Occhi rossi, bruciore oculare, difficoltà nel mettere a fuoco: gli occhi stanno pagando il duro prezzo di un’eccessiva esposizione a computer, pc, tablet e smartphone. Una sindrome per la quale sono a rischio ben 70 milioni di lavoratori. Una malattia che si può tranquillamente evitare con alcuni semplici accorgimenti e rimedi naturali. Come rileva uno studio di Focus Clinics, gli smartphone potrebbero essere alla base dei crescenti problemi permanenti di vista in bambini, adolescenti e giovani adulti. Le onde elettromagnetiche non sono quindi solo l’unico motivo per cui è necessario ridurre l’utilizzo dei cellulari di ultima generazione.
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Smartphone e cellulari
I dati rilevati dalla ricerca evidenziano infatti che dal 1997 ad oggi, i giovani con problemi di miopia sono aumentati del 35%, una percentuale che però potrebbe salire ancora fino a toccare quota 50% entro i prossimi 10 anni. Il motivo di questo peggioramento della vista è dovuto soprattutto al fatto che si tende a tenere lo smartphone troppo vicino agli occhi: come emerge dallo studio, la distanza tra occhi e cellulare è in genere di 18 massimo 30 cm, un distacco troppo esiguo per tutelare la vista. E il problema riguarda soprattutto i bambini e gli adolescenti, i maggiori utilizzatori di smartphone e non solo. La vista dei bambini dai 7 anni in su, oltre che con il tempo passato a giocare con lo smartphone, deve fare i conti anche con le troppe ore trascorse davanti tv, internet e videogame.
Computer
Occhio alle insidie che si nascondono dietro le tecnologie quindi. Allo stesso modo, passare molte ore davanti il computer può determinare problemi alla vista. Questo perché lo schermo dei pc e delle altre apparecchiature elettroniche che utilizziamo quotidianamente propongono un’immagine discreta e non continua. È caratterizzata inoltre da continue alternanze di luci diverse che affaticano gli occhi nel tentativo di captare il più possibile. Ma non è tutto. Ci sono anche altri fattori che sono in grado di condizionare in negativo la nostra vista: il grado di illuminazione della stanza in cui lavoriamo e la postura adottata davanti al pc. Per tutti questi motivi, se passate gran parte della giornata davanti allo schermo cercate di effettuare una visita oculistica, almeno ogni due anni. Se invece soffrite di diabete, malattie del sistema immunitario, ipertensione o altre patologie vascolari è bene recarsi da un medico oculista almeno una volta ogni 6 mesi. A parte i problemi più seri alla vista, succede spesso che proprio a causa dell’utilizzo di computer, smartphone e tablet, a fine giornata ci ritroviamo con gli occhi rossi e affaticati. Ecco quindi alcuni semplici consigli utili per salvaguardare la propria vista e prevenire l’affaticamento visivo:
- Ogni 45 minuti staccatevi dallo schermo e concedetevi una pausa.
- Se portate le lenti a contatto, per contrastare la secchezza oculare, ogni tanto fate ricorso alle lacrime artificiali
- Se invece portate gli occhiali sappiate che vi sono delle speciali lenti studiate apposta per assicurare una visione chiara, nitida e confortevole a chi, per esigenze lavorative, deve trascorrere tutto il giorno davanti uno schermo.
- Periodicamente provate a leggere e a guardare lontano chiudendo un occhio alla volta. Se notate che con un occhio vedete peggio dell’altro, non perdete tempo e recatevi subito dal vostro medico di fiducia per un esame del fondo oculare.
- Quando guardate la televisione conservate una distanza di almeno tre metri dallo schermo.
- Non usate alcun display a letto, tanto meno prima di addormentarvi.
- Se a letto leggete un libro, la luce che parte dal comodino deve essere intensa e diretta sulle pagine.
- Bere fa bene, in quanto l’occhio è composto da tessuti, come la cornea e il vitreo, che sono fatti per il 90 per cento di acqua. Una significativa disidratazione può causare una contrazione del vitreo, rendendolo più esposto alle rotture. E inoltre si riduce l’utile produzione di lacrime.
La postura
Non sottovalutate infine la postura da mantenere davanti al pc.
- Controllate l’altezza del tavolo e cercate di sedervi con la schiena ferma allo schienale della sedia e i piedi ben aderenti al pavimento.
- Mantenete inoltre una corretta distanza dallo schermo perchè solo così riuscirete a prevenire l’affaticamento degli occhi.
- Infine, assicuratevi che l’ambiente sia abbastanza luminoso: il buio affatica la vista.
Protezione degli occhi in estate
La stagione più rischiosa per la prevenzione degli occhi è l’estate, quando il sole picchia, la luce è più intensa e bisogna stare attenti ai possibili danni dei raggi ultravioletti. Per questo è opportuno per esempio:
- Indossare spesso gli occhiali da sole
- Le lenti devono essere di ottima qualità
- Non guardare direttamente il sole
- Non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata
- Usare un cappello in spiaggia per proteggersi dai riflessi della sabbia e del mare
- Bere molta acqua: i tessuti dell’occhio sono formati per il 90 per cento da acqua
- Usare sempre gli occhialini in piscina e, se necessario, anche al mare
Non stropicciare gli occhi
Una specifica patologia degli occhi e della vista, la cheratocono, talvolta ereditaria, porta a un assottigliamento della cornea che assume la forma di un cono e sporge progressivamente verso l’esterno dell’occhio. Questa patologia può essere favorita da un eccessivo stropicciamento degli occhi, quando siamo stanchi o quando avvertiamo una semplice sensazione di prurito.
Alimentazione giusta
Anche gli occhi, come tanti altri organi, possono subire uno stress degenerativo delle cellule, collegato ad alcune patologie, alcune anche molto gravi. Le scoperte scientifiche, anche molto recenti, ci dicono però che i rischi di questi fenomeni si possono attenuare con alcune scelte di prevenzione. Innanzitutto a tavola. Funzionano il coenzima Q10, che si trova nel pesce, la vitamina C, della quale sono ricchi gli agrumi e la E che si trova negli oli vegetali. Ancora: tra le risorse naturali per mantenere una buona vista bisogna comprendere alcuni minerali come zinco e rame e il cacao. Infine, il betacarotene è considerato prezioso per ridurre il rischio di progressione della degenerazione maculare senile.
La regola 20-20-20
Un metodo naturale molto efficace per proteggere la vista è quello del 20-20-20. In pratica: ogni 20 minuti di visione da vicino (quella che facciamo quando siamo al lavoro o quando studiamo al pc), fissare un oggetto lontano 20 piedi (l’equivalente di sei metri) per 20 secondi. E poi battere e strizzare le palpebre per due secondi, per ridistribuire il film lacrimale sull’occhio.
Regolare l’illuminazione
A parte l’uso corretto, con le relative pause, di smartphone e pc, per non affaticare gli occhi è importante regolare l’illuminazione. E’ sempre preferibile che la fonte della luce sia alle nostre spalle, per evitare che gli occhi abbiano la sensazione di accecamento. In secondo luogo, è bene evitare le stanze poco areate, e tanto più quelle dove si addensano nubi di fumo da sigarette. Infine, quando servono e quando lo decide l’oculista, usate gli occhiali senza inutili resistenze.
Come si usano le lenti a contatto
Milioni di persone usano le lenti a contatto per correggere i difetti visivi (innanzitutto miopia e ipermetropia) e proteggere gli occhi. Ma vanno utilizzate con le dovute precauzioni.
- Limitate il tempo di uso, non potete indossarle tutto il giorno. E toglietele qualche ora prima di andare a letto.
- Utilizzate soltanto le lenti a contatto prescritte dal medico, e mai quelle degli altri. Ogni lente a contatto ha le sue caratteristiche (non si tratta soltanto delle diottrie) e il medico conosce bene quelle più adatte al proprio paziente.
- Pulite sempre i contenitori delle lenti prima di riporle e sostituiteli con frequenza.
- Se dovete truccarvi, indossate le lenti a contatto prima di iniziare a farlo.
- Ricordate che le lenti a contatto monouso non possono essere riutilizzate.
- Fate sempre una visita dall’oculista per scegliere il tipo di lenti a contatto (per esempio morbide o rigide) più adatte ai vostri occhi.
- Lavate le mani prima di mettere e togliere le lenti a contatto.
- Conservate un paio di occhiali di scorta che possono servire in caso di problemi con le lenti a contatto. Gli occhiali, infatti, restano lo strumento fondamentale per correggere i problemi della vista.
Truccarsi senza rischi per gli occhi
Il trucco, in quanto tale, non è un veicolo di danni per gli occhi, ma bisogna sapere che alcuni prodotti della cosmetica contengono sostanze allergeniche o irritanti, come il nichel. Quindi la prima cosa è scegliere prodotti di qualità e di certificata provenienza. Tra i prodotti che contengono più sostanze allergeniche ci sono gli ombretti blu, verdi e neri, che hanno, rispettivamente, cobalto, ossido di cromo e carbonio. Tutti metalli pesanti che possono portare a delle fotodermatiti. E qui veniamo agli altri due consigli. Evitare il trucco quando non è necessario (per esempio se andiamo in spiaggia) e rimuovere accuratamente ogni sua traccia la sera, dopo avere lavato bene le mani e prima di andare a dormire. In sintesi, le tre regole fondamentali per truccarsi nel modo giusto per proteggere la vista sono:
- Struccarsi in modo completo senza lasciare residui negli occhi.
- Dare un limite all’area del trucco: non usare la matita all’interno della palpebra inferiore.
- Scegliere prodotti di qualità e fare attenzione ai cosmetici contraffatti.
Gli occhiali per guidare
Quando si guida, bisogna sempre indossare gli occhiali (o le lenti a contatto) se sono stati prescritti dal medico. L’importante è che abbiano alcune caratteristiche.
- Lenti infrangibili e montature solide. Un urto improvviso, o l’apertura dell’airbag potrebbero mandare in frantumi gli occhi con estremi pericoli per gli occhi.
- Gli occhiali da sole sono indispensabili non solo per proteggersi dai raggi UV, ma anche per guidare in modo più sicuro: riducono i riflessi causati dai raggi del sole, e schermano gli occhi dal vento e dalla polvere.
- Gli occhiali da sole più adatti alla guida sono con lenti marroni, verde scuro o grigie.
- Infine, in auto è importante fare attenzione a come si usano elastici e ganci per fissare i bagagli sul portapacchi: purtroppo sono frequenti i casi di lesioni agli occhi provocati dalla perdita di controllo di questi oggetti.
Come proteggere gli occhi quando si va in bici
Polvere, pollini, insetti, sassolini: sono le cose che possono colpire un ciclista durante la sua pedalata. Aggiungete che la velocità di movimento accelera l’evaporazione del lacrimale. Da qui il rischio di irritazioni o arrossamenti. Che fare? Il rimedio è persino banale: indossare un paio di occhiali da sole della forma avvolgente.
Affaticamento oculare
Stare troppo tempo davanti a uno schermo, anche nel modo sbagliato, non fare pause, significa sovraccaricare i muscoli del bulbo oculare e rischiare l’affaticamento oculare, un disturbo molto diffuso. I suoi sintomi sono questi:
- Arrossamento oculare
- Bruciore degli occhi
- Sensazione di sabbia negli occhi
- Lacrimazione
- Fastidio alla luce
- Gonfiore o arrossamento ai bordi delle palpebre
- Visione annebbiata
Il glaucoma in Italia
Tra le malattie legate agli occhi, e alla loro degenerazione, le più diffuse in Italia sono il glaucoma, la maculopatia e la retinopatia diabetica. Per la prima patologia si contano 550 mila pazienti accertati, ma ci sono altri 800 mila casi stimati, e gli italiani che hanno perso la vista a causa del glaucoma sono 240 mila. Le maculopatie degenerative riguardano invece un milione di persone, delle quali il 13 per cento hanno un’età superiore agli 85 anni. La retinopatia diabetica, infine, colpisce le persone diabetiche e in Italia si contano un milione di casi.
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