Gambi e foglie sono ricchi di polpa, gusto e sostanze nutritive: sarebbe un peccato sprecarli gettandoli via. Sapere come riciclare gli scarti dei carciofi ci permette non solo di approfittare dei loro interessanti valori nutrizionali, ma anche del loro sapore in una serie di ricette gustose, nutrienti e zero waste che piacciono a tutti. Continuate a leggere: vi consigliamo come cucinare e utilizzare gli scarti dell’ortaggio e della pianta.
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QUALI SONO GLI SCARTI DEL CARCIOFO
Per capire quali sono gli scarti dovremmo prima precisare cosa si mangia della pianta del carciofo. Forse non tutti lo sanno, ma l’ortaggio è il bocciolo di un cardo. Si tratta quindi di un fiore le cui foglie nascondono un cuore carnoso (che si mangia, e con soddisfazione a dir la verità). In molte ricette, infatti, si prevede l’utilizzo del solo cuore, al massimo di un pezzetto di gambo e di qualche foglia più tenera.
Per giungere a questi, si procede con una operazione di pulizia quasi chirurgica. Si rimuove dapprima il gambo, poi la parte superiore delle foglie (molto spesso sono dotate di spine) con un taglio netto e, infine, il fieno interno. Tutte queste parti, vanno quindi a finire nella spazzatura. Ed è un peccato, perché oltre ad essere deliziose, sono anche versatili e nutrienti. Per scarti di carciofo si intendono, quindi, il gambo, le foglie, le spine e la buccia (ovvero le foglie più dure esterne).
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COME UTILIZZARE LE FOGLIE DELLA PIANTA DI CARCIOFO
Riferendosi a quelle che crescono lungo il gambo della relativa pianta, molti si chiedono se le foglie dei carciofi sono commestibili. Ebbene, queste possono essere consumate esattamente come il resto dell’ortaggio. Vanno prima sbollentate – o comunque cotte – quindi condite a piacere. Nel più comune dei modi vengono insaporite con olio, sale, pepe e succo di limone prima di essere servite come contorno di accompagnamento a secondi piatti, o essere utilizzate nella farcia di torte salate o pasta ripiena. O, ancora, possono trovare spazio in una ricca frittata.
COSA FARE CON L’ACQUA DI COTTURA DEI CARCIOFI
L’acqua di cottura dei carciofi non andrebbe mai buttata: contiene parte delle proprietà nutritive degli ortaggi, sali minerali in primis. La si può bere, usare per cucinare o per la pulizia del viso. Basta berla a digiuno o durante i pasti per godere del suo potere digestivo. Oppure, si può usare al posto del brodo vegetale o dell’acqua per la cottura di pasta, risotti e tante altre preparazioni. Ancora, la si può usare per lavare il viso: vanta un effetto purificante e tonificante.
A cosa serve bere l’acqua dei carciofi? I suoi benefici sono diversi e tutti apprezzabili, e permettono di sfruttarne le proprietà drenanti e depurative. Ad esempio, grazie alla funzione diuretica e detossinante, facilita l’eliminazione delle tossine in eccesso. Con l’aggiunta di un po’ di succo di limone, favorisce il buon funzionamento del fegato. Infine, bere l’acqua di cottura del carciofo aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.
SCARTI DEI CARCIOFI, COME RICICLARLI
Per la serie “del carciofo non si butta niente”, è possibile utilizzare qualsiasi sua parte considerata comunemente scarto sia in cucina che nel campo della bellezza e dell’agricoltura. Ad esempio:
- i gambi di carciofi bolliti, precedentemente privati della parte più esterna, possono essere passati nella farina (o in una pastella densa) e fritti in olio profondo fino a doratura. Oppure si possono usare per preparare una crema di gambi di carciofi, utile da spalmare sul pane e sui crostini. Infine si possono far cuocere al forno o in padella con le patate
- le foglie esterne, quelle più dure, una volta fatte bollire a lungo possono essere passate nel passaverdura per ricavarne la polpa (si sconsiglia di frullarle semplicemente, il risultato sarebbe una poltiglia difficile da masticare)
- l’acqua di cottura dei carciofi, utile per combattere la ritenzione idrica, può essere sorseggiata come tisana anticellulite e per dimagrire
VELLUTATA CON SCARTI DI CARCIOFI
Inoltre, si possono usare per realizzare una cremosa vellutata con scarti di carciofo, utile anche per chi è a dieta (magari utilizzando un formaggio cremoso a ridotto contenuto di grassi).
Ingredienti
- 1 – 1,2 kg di scarti di carciofo (foglie, gambi, buccia)
- 4 cucchiai di formaggio cremoso
- 1 cucchiaino di sale
- 1 pizzico di pepe nero
- olio di oliva qb
Tempo di preparazione: 65 minuti
Tempo di cottura: 60 minuti
Preparazione
- In una pentola capiente portate ad ebollizione dell’acqua. Lavate foglie, gambo, buccia e petali del carciofo e uniteli in pentola.
- Fateli lessare per circa un’ora, quindi trasferiteli in un passaverdure e ricavate la polpa.
- Trasferitela in un frullatore ad alta velocità, regolate di sale e pepe e frullate per 5 minuti.
- Trasferite la vellutata in un piatto fondo, decoratela con un cucchiaio di formaggio cremoso e con un filo di olio. Gustate calda.
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RISOTTO CON SCARTI DI CARCIOFI
Tra le ricette più amate c’è senza dubbio quella del cremoso e saporito risotto realizzato con gambi, foglie della pianta e foglie del carciofo oltre, ovviamente, il cuore dell’ortaggio.
Ingredienti
- 4 carciofi freschi
- 1 cipolla
- olio d’oliva qb
- 320 di riso per risotto (Arborio o Carnaroli)
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 3 cucchiai di parmigiano grattugiato
- sale e pepe
Tempo di preparazione: 60 minuti
Tempo di cottura: 45 minuti
Preparazione
- Preparate un brodo facendo bollire le parti superiori dei carciofi (recise con un taglio netto), i gambi e le foglie della pianta in 1/2 litro di acqua, insieme a mezza cipolla, per 20-25 minuti.
- Versate in una padella dal fondo spesso un giro di olio e mettete a soffriggere mezza cipolla tritata.
- Unite il riso e fatelo tostare per un paio di minuti. Unite il vino bianco e fatelo evaporare, quindi aggiungete i cuori di carciofo tagliati in quarti e, poco alla volta, il brodo filtrato dei carciofi (attendete il completo assorbimento prima di aggiungere il mestolo successivo).
- Dopo i primi 10 minuti di cottura, aggiungete anche i gambi e le foglie tenere derivanti dalla preparazione del brodo tagliati a pezzetti. Continuate la cottura fino a quando il riso sarà cotto, ma al dente.
- Allontanate dalla fiamma, regolate di sale e pepe ed unite il parmigiano. Fate mantecare e servite caldo.
SCARTI DI CARCIOFI COME CONCIME
Appurato come riutilizzare gli scarti in cucina, passiamo agli usi utili nel campo dell’agricoltura. Quelli del carciofo, così come quelli di molti altri vegetali per la verità, possono essere sfruttati per fare del compost. Le parti morbide quali i cuori si compostano velocemente, quelle più fibrose impiegano qualche giorno in più. Il compost che si ottiene può essere usato come fertilizzante naturale per le piante da appartamento o per l’orto.
TONICO PER LA PELLE CON SCARTI DI CARCIOFO
Oltre che una maschera per il viso con le bucce di carciofo, potete utilizzare gli scarti della pianta per realizzare un tonico astringente e purificante per la pelle. Per ottenerlo basta far lessare le foglie in 1/2 litro di acqua per 5-10 minuti. Una volta tiepido, filtrate il liquido e passatelo sul viso usando dei dischetti di cotone dopo avere effettuato la consueta beauty routine serale. I pori dilatati appariranno di molto attenuati e la grana della pelle più fine.
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