Cani, cavalli, leoni, iene e topi: anche gli animali ridono, e il senso dell’umorismo, quando lo abbiamo, non è una prerogativa dell’uomo. Anzi. Ovviamente, ogni animale ha un suo modo di ridere e di scherzare, ma questo rende ancora più significativo l’uso della risata che aiuta, proprio come nel caso dell’uomo, a stare più sereni e a stabilire legami, anche tra le diverse specie. Ma vediamo come ridono gli animali che più conosciamo, anche attraverso la letteratura.
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Cani
I cani hanno un’espressione molto facile da individuare quando ridono: l’apertura della bocca rilassata, molto simile alla nostra proprio nel momento di una bella risata. Diverse ricerche hanno dimostrato che in ogni gruppo canino esistono esemplari dotati di maggiore umorismo e ironia, e sono loro, grazie a queste caratteristiche, a farsi carico della buona accoglienza riservata ai nuovi arrivati.
Cavalli
Si chiama riso equino, e si nota immediatamentein quanto è un atteggiamento con il quale i cavalliallungano il collo e tengono la testa alta, iniziando ad arricciare il labbro superiore. Quando lo fanno, in realtà più divertirsi per un gioco o una battura, stanno memorizzando un odore di loro gradimento. Gli stalloni sono capaci si percepire l’odore di una donna in calore, persino a chilometri di distanza e questa attitudine si chiama “flemming”.
Scimmie
Sono gli animali che condividono le stesse facce degli uomini, quando ridono. Anche la tastiera del ridere è analoga: le scimmie fanno fragorose risate, come silenziosi sogghigni. Esattamente come noi.
Topi
Non ridono utilizzando qualche muscolo della faccia (anche loro ne hanno tanti), ma piuttosto con uno squittio, che può esserci sia durante un gioco con il topo sia in fase di sperimentazione, con la stimolazione tattile sulla pancia dell’animale.
Iene
Anche le iene, essendo dei canidi, ridono attraverso la voce. Si tratta di animali che giocano molto, anche per socializzare e far crescere i piccoli esemplari
Leoni
Pur essendo animali potenzialmente molto aggressivi, i leoni hanno una “faccia da gioco” quando ridono. E lo fanno spesso quando sono in branco.
Il libro sulle risate degli uomini e degli animali
Sulle risate degli animali, sul fatto che non si tratta di un’attività esclusiva dell’uomo, il neuroscienziato Fausto Caruana e la biologa ed etologa Elisabetta Palagi hanno scritto un libro molto ben documentato (Perché ridiamo. Alle origini del cervello sociale. Edizioni Il Mulino). Nel testo il riso viene definito così: «Si tratta di un comportamento animale complesso che assolve ancestrali funzioni sociali, quali stringere legami, promuovere il gioco e le interazioni cooperative, diminuire la tensione. Un comportamento che l’uomo condivide con molte altre specie animali».
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