Come ridurre le emissioni legate a Internet

Valgono il 10 per cento del totale mondiale. Possiamo tutti fare qualcosa usando senza sprechi video, immagini, mail, app, musica online

come ridurre le emissioni di internet scaled

Le emissioni nocive non arrivano soltanto dai tubi di scappamento delle macchine, dai caloriferi e dai condizionatori, o anche da alcune produzioni industriali, come quelle del settore della moda: c’è anche Internet, e non ha un ruolo marginale. Le emissioni globali di CO2 legate all’uso di Internet sono pari ogni anno a circa 4 miliardi di tonnellate, ovvero il 10 per cento delle emissioni totali del pianeta.

Ma quali sono le fonti della Rete che emettono più emissioni? Come stanno aumentando le emissioni di CO2 per il boom di attività virtuali, come l’Intelligenza Artificiale, le criptovalute e i data center? E tutti noi che utilizziamo Internet, che cosa possiamo fare per ridurle?

Le emissioni di CO2 per le azioni sul web

Qualsiasi azione che facciamo nell’universo di Internet ha un impatto di tipo ambientale, in termini di emissioni di anidride carbonica. Ma le differenze sono importanti e vanno tenute in considerazione se vogliamo evitare sprechi e ridurre le emissioni. Vediamo con alcuni esempi l’impatto, a livello di CO2, delle diverse attività, tra le più abituali su Internet:

  • Instagram e YouTube emettono 52,2 grammi all’ora, mentre l’uso a livello globale di Tik Tok vale l’emissione di 56,7 grammi di CO2 all’ora
  • Foto e video su Whatsapp: 50 grammi di emissioni
  • Una mail e un messaggio su Whatsapp: 4 grammi, che diventano 40, se ci sono allegati
  • Una ricerca su Google: 2 grammi di emissioni. In generale, soltanto l’uso di Google, nel corso di un anno, si traduce nell’emissione di 702 miliardi di grammi di CO2, un quantitativo pari a quello prodotto da 780mila voli aerei tra Londra e New York
  • Una pagina visualizzata sul web: 1,8 grammi

Il boom di nuove attività nell’universo del web e del virtuale, come l’Intelligenza Artificiale, le criptovalute e i data server, hanno contribuito a un ulteriore aumento delle emissioni di CO2 legate a Internet: l’addestramento di un solo modello di Intelligenza Artificiale  si traduce in 284mila chilogrammi di emissioni di CO2, mentre la produzione e l’uso per un anno di una macchina significa l’emissione di “appena” 57mila chilogrammi di CO2; alle cosiddette “fabbriche” di bitcoin sono legate emissioni di CO2 per 98 milioni di tonnellate in un solo anno; un solo data server può produrre da 1 a 5 tonnellate di anidride carbonica all’anno.

Cosa fare per ridurre le emissioni dovute a Internet

La riduzione delle emissioni di CO2 e dell’impronta ambientale, dovute a Internet, può avvenire in modo molto semplice: seguendo i consigli indicati dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e utilizzando in modo più sostenibile, e senza inutili sprechi, gli strumenti e le attività che svolgiamo attraverso la Rete. Per esempio, possiamo:

  • Comprimere e ottimizzare le immagini, in modo da diminuire il consumo di energia;
  • Privilegiare il wi-fi alla rete dati dello smartphone;
  • Spegnere i dispositivi elettronici quando non sono in uso; 
  • Usare la funzione “rispondi a tutti” nelle mail quando è davvero necessario;
  • Caricare la musica su un dispositivo invece di ascoltarla in streaming;
  • Ridurre gli allegati alle mail: anche in questo caso, vanno inseriti se davvero servono;
  • Non mandare video inutilmente e in modo compulsivo: richiedono molta banda e molte risorse, e riducendoli si risparmia energia con le relative emissioni;
  • Scegliere messaggi testuali invece che vocali; 
  • Disinstallare le app che non utilizziamo più;
  • Non esagerare con i giochi online;
  • Se non è indispensabile, disattivare il video delle videoconferenze (quelle che in gergo lavorativo si chiamano call) e utilizzare soltanto l’audio;
  • Limitare lo streaming ad alta definizione, che richiede molta più energia rispetto alla bassa risoluzione.

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