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COME RIDURRE L’ACQUISTO DI BOTTIGLIE DI PLASTICA
Se vogliamo ridurre l’acquisto di bottiglie di plastica, dobbiamo partire da uno dei consumi più anomali e spreconi che abbiamo in Italia: l’acqua minerale. Siamo tra i più grandi consumatori al mondo di acqua minerale, con una spesa media annua per una famiglia di quattro persone pari a 381 euro. Tanti soldi sprecati. E così ogni anno in Italia vengono prodotte e distribuite 7 miliardi di bottiglie in plastica da 1 litro e mezzo: molte di queste finiscono le discariche.
QUANTO INQUINANO LE BOTTIGLIE IN PLASTICA PER L’ACQUA
Le bottiglie in plastica per contenere l’acqua minerale in Italia hanno effetti devastanti sul piano ambientale. Per la produzione di questi oggetti, molti sono made in Italy, si utilizzano 456 mila tonnellate di petrolio con 1,2 milioni di tonnellate di CO2. Tra l’altro, soltanto un terzo delle bottiglie in plastica viene riciclato, tutto il resto è rifiuti. E chi beve solo acqua minerale in un anno assorbe circa 130 mila microplastiche, mentre nell’acqua del rubinetto non si supera la soglia delle 4.000 unità. Ma come ridurre l’acquisto dell’acqua in bottiglia? Da dove partire per modificare un consumo così sprecone? Ci sono tre cose fondamentali, ma semplici, che possiamo fare.
ACQUA IN CASA
In casa si può tranquillamente bere l’acqua del rubinetto, sicura nel 99 per cento dei casi (il restante 1 per cento è ben segnalato) e controllata con estrema tempestività e continuità. L’acqua domestica costa poco, non implica contenitori in plastica ( a quel punto potete scegliere bottiglie in vetro), e sul mercato, anche online, trovate tanti mini-impianti per il raffreddamento e la trasformazione in acqua gassata. L’unica eccezione riguarda le persone che hanno la tendenza alla formazione di calcoli renali: in questi casi l’acqua di casa può essere sconsigliata in quanto contiene, quasi sempre, un’alta quantità di calcare.
ACQUA FUORI CASA
Per l’acqua che consumiamo fuori casa, per esempio quando andiamo a fare una gita, basta utilizzare borracce n alluminio. Ne esistono di tutti i tipi e di tutti i colori. Poi diventiamo dei paladini dell’acqua non in bottiglie di plastica: a ristante chiediamola in caraffe o in bottiglie di vetro; nelle scuole, nelle aziende, nelle università, negli uffici, sosteniamo la creazione di fontanelle pubbliche per l’erogazione e la raccolta dell’acqua.
BOTTIGLIE IN VETRO
Scegliamo sempre, ogni volta che è possibile, il vetro al posto della fabbrica. Non inquina, è facilmente riciclabile e innanzitutto non altera il sapore dell’acqua. Deve diventare il nostro compagno domestico, dal frigorifero alla tavola.
Cosa sapere sugli sprechi di acqua e come evitarli:
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