Città più inquinate d’Europa: 15 sono italiane

I dati dall'Agenzia europea dell'Ambiente: dopo la polacca Nowy Satz ci sono Cremona, Padova, Venezia e Vicenza. E poi Brescia

SMOG CITTÀ ITALIANE 2020
In testa Nowy Satz, cittadina polacca. Poi le italiane Cremona, Padova, Venezia e Vicenza. Una classifica orribile per il nostro Paese: tra le prime 32 città più inquinate in Europa, ben quindici sono italiane, sedici polacche e una croata.

CITTÀ PIU‘ INQUINATE DEUROPA

La classifica, stilata dall’Agenzia europea per l’Ambiente (European Environment Agency), è stata realizzata sulla base delle polveri sottili registrate nel corso di un anno (ovvero il famigerato particolato 2,5, il più pericoloso e mortale per la salute dei cittadini). Tornando all’ordine in classifica, dopo Vicenza compare la città croata di Slavonski Brod, e poi ancora un’italiana, Brescia. E’ da notare che tutte queste città si trovano nella pianura Padana e anche Milano, metropoli super inquinata, paga pegno, in termini ambientali, per l’inquinamento importato dalla pianura Padana. I dati europei sono confermati, a livello italiano dall’indagine annuale di Legambiente.

CITTÀ PIU‘ INQUINATE DEUROPA

I dati sono raccolti nel dossier Mal’Aria 2023 realizzato da Legambiente, nell’ambito della campagna Clean Cities, e mettono in luce un quadro poco confortante. Preoccupanti sia i livelli di polveri sottili (PM10 e PM2.5) che i livelli di biossido di azoto (NO2), sebbene i valori medi annuali siano comunque risultati entro il limite di 40 µg/mc.

Stando al rapporto, nel 2022 sono 29 le città che hanno superato il limite di 35 giorni di sforamento previsti per il PM10: in testa Torino seguita da Milano, Asti, Modena, Padova e Venezia. 

Per quanto riguarda i livelli di PM10, le 10 città più inquinate del 2022 sono risultate:

  • Torino (43%)
  • Milano (43%)
  • Cremona (42%)
  • Andria (41%)
  • Alessandria (40%)
  • Modena (39%)
  • Asti (39%)
  • Monza (39%)
  • Verona (38%)
  • Lodi (38%)

Mentre per il PM2.5, la parte più fina e pericolosa delle polveri sottili, le situazioni peggiori si riscontrano a:

  • Monza (60%)
  • Milano, Cremona, Padova e Vicenza (57%)
  • Bergamo, Piacenza, Alessandria e Torino (55%)
  • Como (52%)
  • Brescia, Asti e Mantova (50%)

Infine per quanto riguarda i livelli di NO2 le criticità maggiori sono state registrate a:

  • Milano (47%)
  • Torino (46%)
  • Palermo (44%)
  • Como(43%)
  • Catania (41%)
  • Roma (39%)
  • Monza, Genova Trento e Bolzano (34%).

SMOG NELLE CITTÀ ITALIANE

La legislazione europea prevede che non si vada oltre 40 microgrammi per metro cubo per 35 giorni all’anno. Eppure nel 2022 sono risultate ben 29 le città che hanno superato il limite di 35 giorni di sforamento previsti per il PM10, secondo quanto riporta “Mal’Aria di città” 2023. E la situazione non è migliore per i livelli di PM2.5. – Delle 85 città di cui si aveva a disposizione il dato, ben 71 (l’84% del campione) nel 2022 hanno registrato valori superiori a quelli previsti al 2030 dalla prossima direttiva – spiega il rapporto.

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SMOG TORINO

Secondo i dati del report annuale “Mal’aria di città 2023“, delle 29 città con almeno una centralina oltre il limite di legge dei 35 giorni di sforamento consentiti, Torino (Grassi) risulta purtroppo in testa con ben 98 giorni oltre i limiti. Fortunatamente i valori medi annuali sono comunque risultati entro il limite di 40 µg/mc: Torino, come Milano e Cremona, si sono fermate a 35 µg/mc.

PM10 CITTÀ ITALIANE

La necessità di porre un freno allo smog, oltre ad evitare gli effetti nefasti del riscaldamento globale, ha a che fare anche con la nostra salute. Secondo i dati dell’Agenzia europea dell’Ambiente (Eea), ogni anno sono oltre 50mila le morti premature dovute all’esposizione eccessiva ad inquinanti atmosferici con spese di diverse decine di miliardi all’anno, stimate tra i 47 e i 142 miliardi di euro.

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