La vita dei single è molto costosa, e allo stesso tempo la pressione fiscale è più alta rispetto alla media. Come si può risparmiare quando si vive da soli? Cosa aggiungere ai tradizionali consigli per tagliare i costi del budget domestico ed evitare gli sprechi?
Indice degli argomenti
Quanti sono i single in Italia
La popolazione dei single in Italia è arrivata a 8,4 milioni di persone: una cifra che rappresenta ormai una famiglia italiana su tre. Di questa quota così significativa di italiani fanno parte i celibi e i nubili (3,3 milioni), i vedovi e le vedove (3.1 milioni), i separati e i divorziati (2milioni).
Quanto costa vivere da soli
Secondo gli ultimi dati Istat, vivere da soli comporta una spesa aggiuntiva del 47% rispetto a vivere in coppia e dell’87% rispetto a una famiglia composta da tre persone. Detto in altri termini: la vita del single sfiora la categoria del lusso. E quindi il risparmio diventa ancora più importante rispetto ai nuclei familiari.
La spesa alimentare
Una delle voci più importanti nel budget di un single è la spesa alimentari. I numeri dicono che si tratta, in media di 313 euro al mese, rispetto ai 597 euro di una famiglia formata da tre persone. Se fate una semplice moltiplicazione, i conti non tornano, e questo significa che nella spesa alimentare dei single si nascondono molti sprechi. Per evitarli, a parte i nostri tradizionali consigli su come fare la spesa, esiste una regola aurea, che incide molto nel conto finale: non acquistare mai le mono-porzioni, quelle abilmente presentate su misura per i single. Incorporano il valore dello spreco.
Spese domestiche
Come tutti, anche i single devono fare i conti con i consumi energetici domestici. Però hanno un vantaggio, rispetto ai nuclei familiari: vivendo da soli, non devono fare mediazioni e compromessi con gli altri componenti del nucleo familiare. Possono, per esempio, spegnere il riscaldamento quando non lo ritengono necessario (stessa cosa per l’aria condizionata in estate) o quando sono fuori, cosa frequente per le persone che vivono da sole.
Affittare una stanza della propria abitazione
Quando si ha una casa di proprietà, anche una seconda casa di villeggiatura, il single può facilmente affittare una stanza o anche un’intera porzione dell’appartamento, se è grande. In questo caso il vantaggio sarà duplice. Da un lato diminuiscono i costi, dall’altro ci sono nuove entrate che andranno a ridurre le spese.
A un single serve la macchina?
Nessuno più di un single, al netto delle persone appassionate di automobili, ha il dovere di farsi una semplice domanda: “Mi serve e mi conviene avere una macchina di proprietà”? La risposta, che deve tenere conto degli spostamenti giornalieri e anche della qualità dei mezzi pubblici nella zona dove si vive, potrebbe portare a una decisione radicale: rinunciare all’auto di proprietà. Un oggetto diventato di lusso, considerando che il suo costo di manutenzione annuo ormai supera i 4.300 euro.
Il guardaroba
E’ davvero necessario rinnovare il guardaroba in continuazione? La fast fashion ci induce ad acquisti usa e getta, apparentemente più convenienti, ma in realtà pochi capi, di qualità, durano molto più a lungo e regalano molte più soddisfazioni.
Svaghi e viaggi
Per quanto riguarda gli svaghi e i viaggi è importante puntare sulla programmazione anticipata, chiedendosi a cosa non si è disposti a rinunciare. Se per voi viaggiare non è solo un piacere ma un’esigenza, ad inizio anno decidete dove e quando volete partire e iniziate a risparmiare, pagando un po’ alla volta. Per esempio potreste acquistare per primi i biglietti aerei, dopo qualche mese occuparvi dell’alloggio e via dicendo. Per gli svaghi invece abituatevi a mettere da parte un tot al mese.
Condivisione
Un’altra interessante possibilità è la condivisione delle spese con i conquilini oppure con i residenti del condominio. Valutate insieme ai vicini la possibilità di suddividervi alcune spese in comune.
Bonus per i single
Tenetevi aggiornati su eventuali bonus per i single, tra cui si annovera il bonus affitto, che corrisponde a una detrazione fiscale di 300 euro per chi ha un reddito inferiore a 15.493,71 euro e di 200 euro fino a 30.987,41 euro. Le mamme single invece possono beneficiare di un importo maggiorato dell’Assegno Unico per i figli.
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