Il catastrofismo generico non fa mai bene alla sostenibilità: e questo vale anche per gli allarmi sulla scomparsa di alcuni insetti o di intere specie animali e vegetali. Si dice che questa potrebbe essere l’ultima generazione di donne e uomini che ancora possono vedere le lucciole e lo straordinario fenomeno naturale contenuto nella loro vita.
Quando si parla di lucciole (in inglese firefly) ci si riferisce ai coleotteri della famiglia Lampiridi, che hanno la capacità di illuminarsi al buio. Le femmine, nelle sere estive, ferme su fili d’erba, emettono una luce intermittente dall’addome per attrarre i maschi che rispondono con un segnale più tenue. Una volta avvenuto l’accoppiamento, il maschio muore e la femmina sopravvive ancora alcuni giorni per la deposizione delle uova, ma senza emettere più luce.
Il rischio della sopravvivenza delle lucciole è legato a fenomeni governati dall’uomo: l’uso eccessivo di pesticidi, l’inquinamento luminoso e lo sfarinamento del loro habitat naturale.
Ma siamo ancora in tempo per fare qualcosa, come segnalano gli esperti consultati dalla rivista National Geographic e si tratta di gesti essenziali, quanto semplici.
Per esempio:
- La maggior parte delle lucciole vivono sottoterra o nel terreno umido, dove possono nutrirsi di lombrichi, la loro fonte di cibo preferita. Queste condizioni si possono organizzare anche nel proprio giardino, semplicemente lasciando dei resti legnosi e dei mucchietti di foglie ai margini del terreno. Creando così un microhabitat ideale per le piccole lucciole.
- Un altro aiuto decisivo può arrivare attraverso la piantumazione di arbusti e alberi autoctoni e lasciando che l’erba cresca alta si aiuta il terreno a mantenere l’umidità che questi animali amano.
- Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale e i suoi danni, si possono installare sensori di movimento, timer e regolatori di intensità sulle luci esterne delle nostre case.
- E ancora: chiudere le tende di notte per evitare che l’illuminazione interna della casa si diffonda all’esterno e spegnere del tutto le luci, quando possibile.
- Evitare i pesticidi, e cercare di utilizzare rimedi naturali, almeno fino a quando è possibile.
- Quando si visitano gli habitat dove vivono questi insetti, bisogna semplicemente fare attenzione a dove si mettono i piedi, per evitare di calpestare gli esemplari adulti in fase di accoppiamento o le piccole larve.
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Foto copertina di Francisco Corado Rivera da Pixabay
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