Come scegliere un'applique

L’applique è un piccolo lampadario a muro, con uno o più bracci, che garantisce una forma di illuminazione in grado di rispondere a diverse esigenze: integra la luce artificiale dove non è sufficiente e la orienta dove serve, contribuisce all’arredamento di un ambiente dando anche un tocco di design, crea un’atmosfera più raccolta, più intima, valorizzando spazi che altrimenti rischiano di essere sprecati.

Ma come si sceglie l’applique giusta? Quali sono le differenze tra quelle per interni e quelle per esterni? E i materiali più funzionali?

La scelta dell’applique è legata innanzitutto a tre fattori: il tipo di luce, con il relativo effetto, che si intende ottenere; le dimensioni che comunque in genere non superano i 90 centimetri; il luogo dove bisogna installare l’applique. La luce può essere di tre tipi:

Diretta. In questo caso l’applique punta a uno spazio ristretto e specifico: per esempio serve a leggere, a lavorare. E nello svolgere questa funzione crea calore nella stanza.
Indiretta. La luce punta verso l’alto, aumenta l’intensità dell’illuminazione in una stanza spaziosa, come il soggiorno o la camera da letto. Qui il fattore design diventa essenziale.
Diffusa. Ci sono ambienti della casa che possono essere a corto di illuminazione, anche per come sono dislocati: pensate, per esempio, a un corridoio o anche a un ingresso. L’applique illumina l’area creando un gioco di luci e ombre che rendono questi ambienti più caldi, intimi e accoglienti.

Sulla base delle dimensioni, le applique possono essere:

Piccole. Non superano i 30 centimetri, e sono adatte per i corridoi, i bagni, le scale, gli ambienti ristretti.
Medie. Arrivano a 50 centimetri, si usano per stanze più grandi, anche allineate.
Grandi. Da 50 a 70 centimetri, hanno bisogno di spazi grandi e di pareti libere.
Molto grandi. Possono arrivare anche a 90 centimetri, con tre o più luci. Sono le classiche applique che oltre a illuminare, hanno anche una funzione decorativa.

Quanto al luogo, la differenza più significativa, che incide in modo determinante anche nella scelta dei materiali, è quella tra applique da interni e da esterni. Nel primo caso si possono utilizzare i materiali anche più delicati, come il vetro, il legno e la ceramica: non serve una protezione dai fattori atmosferici. L’unico elemento che va tenuto presente, oltre alla funzionalità, è la coerenza stilistica: l’applique si deve integrare con gli arredi di una casa, di un ufficio, di un negozio, e per quanto piccola, non può rompere l’armonia creata dall’equilibrio tra gli oggetti che riempiono lo spazio abitativo. Nel secondo caso, invece, bisogna considerare la possibilità di pioggia, umidità, vento, freddo e neve. Ecco perché servono materiali decisamente più resistenti, come quelli proposti da uno specialista in illuminazione come Mazzola Luce: acciaio inossidabile e alluminio anodizzato, con tutti i livelli di protezione IP. Inoltre, l’applique da interni può andare in qualsiasi stanza, dai bagni alla cucina, e in qualsiasi zona della camera, mentre l’applique da esterni va posizionata in un luogo riparato e protetto, e ben distante da fonti dirette di acqua. Anche per ovvi motivi di sicurezza.

Quasi tutte le applique moderne, sia da interni sia da esterni, utilizzano lampadine a LED per garantire una lunga durata e un consumo energetico ridotto. Le alternative sono le applique con lampadine alogene, che danno una luce calda, brillante e naturale, e con le lampadine fluorescenti compatte, che hanno bisogno di alcuni secondi per arrivare al massimo livello di intensità. Nel caso dell’illuminazione outdoor si può pensare di collegare le applique a mini-impianti solari. E in questo modo si può risolvere anche il problema di un’eventuale, eccessiva distanza da una fonte di corrente, come nel caso delle applique utilizzate per illuminare un giardino.

Come scegliere un’applique

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