Età, passione, obiettivo fisico e mentale: attorno a questi tre punti gravita la scelta dello sport più adatto per i bambini. Che non è mai lo stesso per tutti, fermo restando che alcune attività fisiche, come il nuoto e l’atletica leggera, sono le più complete. Come si fa a scegliere lo sport giusto per i bambini di fronte a tante offerte, tante possibilità e anche tante potenziali curiosità dei bambini? Come non sprecare tempo, perdendosi in una specie di labirinto alla ricerca dello sport giusto, e occasioni, riuscendo a centrare l’attività sportiva più idonea? Calcio, rugby, nuoto, pallavolo, pallacanestro, atletica leggera, karate, danza: lo sport è fondamentale per i bambini in quanto non solo favorisce la loro crescita fisica ma li aiuta anche a socializzare, a superare una eventuale timidezza e ad avere una maggiore autostima. Sono sufficienti 60 minuti al giorno per tenere lontane tutta una serie di patologie, a partire dall’obesità infantile. L’importante è scegliere lo sport giusto coinvolgendo direttamente il bambino e chiedendo direttamente a lui cosa gli piacerebbe praticare, evitando di iscriverlo alla scuola di calcio o di danza solo perché si tratta di sport che piacciono tanto a mamma e papà. Così si rischia soltanto che il bambino abbandoni lo sport intrapreso.
La scelta dello sport giusto da far praticare ai propri figli deve essere sempre il frutto di un compromesso tra le esigenze fisiologiche del bambino, le sue inclinazioni e le esigenze dei genitori. Scegliete insieme al bambino uno sport che lo diverta e, se il piccolo è molto timido, non puntate esclusivamente sulla scelta di un’attività sportiva che presuppone una squadra come ad esempio il calcio, seguite un percorso graduale: la pratica dell’attività sportiva lo porterà comunque a rafforzare la propria autostima e lo stimolerà a confrontarsi con i propri coetanei. Sfruttate la possibilità offerta da numerosi centri sportivi di usufruire delle lezioni di prova gratuite in modo da valutare se al bambino piace svolgere quella determinata attività e, allo stesso tempo, valutare istruttori e ambiente. Lo sport praticato deve diventare una vera e propria abitudine, piacevole e appagante, da portare avanti anche in età adulta. Ecco tutti i consigli utili da seguire, le caratteristiche da considerare per ciascuno sport e le indicazioni anche sulla base dell’età del bambino.
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La variabile età
Ricordate che fino ai 7-8 anni è importante prediligere uno sport completo come ad esempio nuoto o ginnastica, in quanto favoriscono la crescita e il rafforzamento globale e completo dell’organismo del bambino. Evitate invece gli sport che interessano soprattutto una parte del corpo e che quindi è bene iniziare a praticare soprattutto a partire dai 10 anni di età. Infine, non dimenticate che i vostri bambini non devono diventare per forza dei campioni: aiutateli ed incoraggiateli a svolgere lo sport scelto con impegno e passione, insegnate loro l’importanza del rispetto delle regole, la lealtà nei confronti degli avversari e l’accettazione del risultato. Lo sport può essere una vera e propria scuola di vita se praticato nel modo giusto e anche gli eventuali insuccessi aiutano a crescere. L’attività fisica dei bambini può essere stimolata fin dai primi mesi di vita, per attivare il movimento e migliorare la muscolatura. Basta cambiarlo spesso di posizione e lasciarlo a pancia in giù per alcune ore durante il giorno. Dai 2 fino ai 4 anni, secondo le linee-guida della pediatria, il bambino può iniziare un’attività fisica fino a tre ore al giorno. Con il controllo dei genitori e con un aumento graduale dell’intensità degli sforzi. Poi, a partire dai 4-5 anni, i bambini possono iniziare un’attività sportiva regolare e continuativa.
Nuoto
Indicato come attività da svolgere anche nei primi anni di vita insieme ai genitori, il nuoto è un’attività completa che favorisce lo sviluppo armonioso di tutte le parti del corpo, apporta grandi benefici all’apparato cardiocircolatorio e respiratorio, aiuta la coordinazione dei movimenti e inoltre non causa traumi muscolari in quanto non ha un carico eccessivo sull’apparato locomotore. I corsi di nuoto veri e propri in genere iniziano a partire dai tre anni, l’attività agonistica dagli otto.
Calcio
Si inizia a praticare in genere intorno ai 7-8 anni: prima di questa età il bambino è ancora troppo piccolo per capire le regole del gioco anche se questo non esclude che possa comunque divertirsi insieme agli altri piccoli giocatori in un campo ridotto, con porte più piccole e senza divisione in ruoli, sotto la guida di un allenatore. Giocare a calcio, migliora la coordinazione dei movimenti, aumenta la resistenza e favorisce la socializzazione e lo sviluppo dello spirito di squadra. Per l’attività agonistica è meglio aspettare i 12-13 anni. Ricordate però che il calcio non è uno sport del tutto completo in quanto favorisce soprattutto lo sviluppo della muscolatura delle gambe: è pertanto importante abbinarlo sempre ad attività più complete come nuoto e palestra.
Rugby
Si tratta di uno sport di contatto che i bambini possono iniziare a praticare a partire dai 7-8 anni in grado di favorire lo sviluppo di tutta la muscolatura del corpo e la coordinazione dei movimenti e che insegna il rispetto dell’avversario e delle regole.
Basket o pallavolo
Anche in questo caso si tratta di attività sportive da praticare a partire dai 7-8 anni, molto più complete, a differenza del calcio, in quanto interessano non solo le gambe ma anche la parte superiore del corpo, i muscoli paravertebrali e gli addominali. Anche in questo caso siamo di fronte a due sport per i quali l’attività agonistica può iniziare a partire dai 12-13 anni e che favoriscono la socialità e lo spirito di gruppo.
Karate o judo
Si tratta di due attività sportive da praticare a partire dai 7-8 anni in quanto richiedono una certa forza, soprattutto il judo, e una buona coordinazione neuromotoria. Due sport adatti soprattutto ai bambini timidi ma anche quelli più vivaci in quanto si tratta di attività in grado di rafforzare la fiducia nelle proprie capacità e che insegnano a tenere sotto controllo la propria aggressività.
Tennis e scherma
In questo caso ci troviamo di fronte a due sport asimmetrici come nel caso del calcio: impegnano quindi soprattutto una parte del corpo e in questo caso uno degli arti superiori. Fondamentale quindi prevedere prima una preparazione generica per poi procedere con l’apprendimento della tecnica. Valutate inoltre insieme all’istruttore se è il caso di abbinare al tennis e alla scherma lo svolgimento di un’altra attività sportiva. Tennis e scherma sviluppano inoltre concentrazione e autostima: per l’attività agonistica aspettate gli otto anni per la scherma e i dieci per il tennis.
Ginnastica
Si tratta di uno sport completo, adatto a tutti, l’ideale da praticare soprattutto se si svolge un’attività asimmetrica.
Ciclismo
Notevoli i vantaggi del ciclismo, dallo sviluppo dell’equilibrio al miglioramento della coordinazione dei movimenti. Senza contare che si tratta di un’attività che insegna ad affrontare situazioni nuove ed eventuali problemi e permette al bambino di imparare, fin da piccolo, il rispetto delle regole della strada.
Pattinaggio
Così come il ciclismo migliora l’equilibrio e la coordinazione dei movimenti però, trattandosi di uno sport asimmetrico, richiede la pratica di un’altra attività come ad esempio la ginnastica. Adatto a partire dai 6 anni, favorisce anche la socializzazione.
Atletica leggera
Si tratta di un’attività che deve essere svolta tenendo conto degli eventuali sforzi richiesti al bambino. L’atletica leggera richiede infatti capacità metaboliche e di coordinazione neuromuscolare che non risultano pienamente sviluppate prima di una certa età. Fino ai 15-16 anni non è possibile intraprendere un’attività agonistica. Nell’organismo dei più piccoli, fino a una certa età, non è presente un enzima, il PFK, il cui ruolo è quello di metabolizzare gli zuccheri che devono fornire energia in caso di attività fisica intensa.
Danza
Tantissimi i benefici e i vantaggi offerti dalla danza, una vera e propria arte da praticare a partire dai 4-5 anni e in grado di favorire lo sviluppo armonico del corpo. La danza è disciplina, armonia, permette di esprimersi e comunicare attraverso i movimenti del corpo, aiuta ad acquisire una postura corretta e sviluppa anche la musicalità.
Arrampicata
Uno sport che è possibile praticare a partire dai 4 anni e che tonifica i muscoli e permette di rafforzare la forza fisica e la capacità di concentrazione. L’importante è svolgerla sempre sotto gli occhi attenti di un istruttore.
Sport per bambini pigri
Il bambino può avere poca voglia di svolgere un’attività sportiva semplicemente per pigrizia. Che fare? Mai come in questo caso vale il principio che abbiamo ricordato di assecondare le passioni e gli interessi del bambino. Poi ci sono alcuni piccoli trucchi che possono essere utili:
- Incentivate il bambino con qualche premio
- Scegliete sport di squadra, come il calcio, il basket e la pallavolo
- Nel caso di sport individuali, optate per attività più competitive come il pugilato, il judo o il karatè.
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