Come si scelgono anguria e melone

Basta un tocco sulla buccia, e tutto diventa chiaro. Occhio anche al colore, al profumo e alle ammaccature

come scegliere anguria e melone

Il caldo non concede tregua: approfittiamone per gustare una fetta di anguria o melone, due frutti altamente dissetanti e ricchi di proprietà importanti per la nostra salute. Fondamentale, però, saper scegliere i frutti più adatti. Il rischio è di comprare un frutto ancora acerbo, e dunque senza sapore, oppure troppo maturo, e non più adatto a essere portato in tavola. Per scegliere anguria e melone contano poche cose, dal tocco delle dita al colore.

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Suono

  • Per il melone: bussate leggermente sulla sua buccia con una mano stretta a pugno. Se otterrete un suono sordo, allora il vostro melone sarà maturo. Rifuggite da quelli che emettono rimbombo vuoto. Se il melone poi emette un profumo dolce, allora è maturo. Via libera all’acquisto se notate che il picciolo non risulta secco, ma morbido e tendente a staccarsi facilmente.
  • Per l’anguria: il suono vuoto e forte indicherà la presenza di molta acqua. L’anguria è matura. Se il suono è morbido, leggero, allora l’anguria è secca, ancora acerba. Da non prendere.

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Colore

  • Per il melone : la buccia del melone giallo, che sia retato o cantalupo, ha uno specifico indicatore che dimostra il giusto punto di maturazione. Un colore tra il giallo, il marroncino e l’ocra, mentre le venature, che non sono più verdi,tendono al beige. In caso contrario, ovvero con le venature ancora verdi, il melone che avete scelto non è maturo.
  • Per l’anguria: controllate sempre l’aspetto esterno, il frutto deve essere consistente, simmetrico e privo di ammaccature o “cicatrici”; soppesatela, perché i cocomeri maturi hanno più acqua e quindi sono più pesanti. Cercate il punto dove poggiava sul terreno durante la maturazione: deve essere di un colore giallo crema, mentre se è bianco o verdastro significa che probabilmente è stata raccolta troppo presto e quindi non è sufficientemente maturo.

Superficie

  • Per l’anguria: uno dei parametri più importanti per avere la sicurezza della giusta maturazione, è la chiazza d’appoggio. Una macchia che si forma sulla buccia dell’anguria., nella parte del frutto più a contatto con il terreno e meno esposta ai raggi del sole. Più la chiazza è scura, più l’anguria è matura e saporita. Se invece la macchia è chiara, l’anguria è ancora acerba.
  • Per il melone: l’importante è che la superficie non sia ammaccata e abbia una sua uniformità. Ciò significa che la polpa, all’interno, si è mantenuta integra. Un altro indicatore di freschezza è il picciolo: se è secco e si spezza facilmente, il melone è stato raccolto troppo presto. E non avrà mai un sapore speciale.

Come si mangia l’anguria

L’anguria è un frutto-simbolo dell’estate, e con la sua carica di gusto e di vitamine non va sprecata in ogni parte. Tutte le parti dell’anguria sono utilizzabili: dalla polpa, ovviamente, alla buccia ed ai semi.Potete abbondare nella quantità: una dose giornaliera di anguria, senza esagerazioni, è attorno ai 200 grammi.

I benefici dell’anguria

L’anguria  ha un contenuto molto alto di vitamine, e molto basso di calorie. E’ un frutto ideale per una dieta dimagrante. Ma i suoi benefici vanno in diverse direzioni: è un frutto diuretico, depurativo, consigliato quando ci si sente con le gambe pesanti. Rinfresca, e aiuta anche il cuore e le ossa.

Come coltivare il melone

Il melone è un frutto facile da coltivare, Si può fare crescere in giardino, nell’orto e anche in un semplice vaso. Ha bisogno di un terreno fresco, assolato e non umido.Si può raccogliere quando il frutto appare screpolato e ciò avviene, di solito, dopo circa 110-120 giorni dalla semina.

I benefici del melone

Il melone fa molto bene alla pelle, aiuta l’assorbimento del ferro, favorisce la digestione. Ricco di vitamina C, è una fonte importante di antiossidanti e, come l’anguria, è molto rinfrescante.

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