L’alliaria (nome scientifico Alliaria petiolata), una pianta che appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, è molto facile da coltivare, e inoltre è spontanea e cresce praticamente ovunque in Italia. Si tratta di una pianta aromatica e officinale, molto usata nel Medioevo, commestibile, ricca di vitamine, acidi grassi omega 3 e minerali.
Indice degli argomenti
Clima ed esposizione
Predilige zone ombreggiate o parzialmente soleggiate, può tollerare anche l’ombra completa, ma cresce meglio con una certa esposizione alla luce. Idealmente piantata all’aperto, è meglio posizionata sotto il baldacchino della vegetazione più alta, garantendo un equilibrio di luce e ombra. L’alliaria regge bene, spontaneamente, anche le temperature molto basse, sotto lo zero e molto alte, fino a 37-38 gradi. Cresce fino a 1.500 metri di altezza, in luoghi umidi e ombrosi, specie nelle regioni dell’Italia settentrionale.
Terreno e cure colturali
Ama terreni freschi, umidi e ben drenati, possibilmente ricchi di sostanza organica: il pH ideale del terreno è neutro o leggermente acido. L’alliaria può superare un metro di altezza, e si presenta con un fusto eretto e poco ramificato, foglie a forma di cuore e dentate, fiori bianchi, piccoli frutti contenuti in una piccola capsula con semi neri.
Annaffiature
Il terreno dove cresce questa pianta deve essere umido, ma evitate comunque i ristagni d’acqua.
Semina e fioritura
La semina è prevista in primavera, da marzo a maggio, direttamente nel terreno, a circa 1-2 centimetri di profondità. Fate in modo che il terreno sia umido durante il periodo di germinazione. Un’altra possibilità è il trapianto: se già avete una pianta di alliaria, potete raccogliere le sue radici e piantarle in un’altra zona. I periodi ideali per il trapianto sono l’autunno, nella prima parte, e la primavera, fino all’inizio dell’estate, quando il clima è più mite. L’infiorescenza è peduncolata a racemo corimboso terminale semplice o poco ramificato, mentre i fiori, sono disposti a grappolo e sono al massimo una decina di colore bianco. La fioritura avviene, di regola, fra maggio e luglio e in Europa più di 60 specie d’insetti e funghi utilizzano l’alliaria come fonte di sostentamento, incluso anche le larve di alcuni lepidotteri.
Problemi e rimedi
Questa pianta può essere soggetta ad attacchi da parte degli afidi e di malattie fungine. Va difesa innanzitutto con antiparassitari naturali.
Usi dell’alliaria
La parte più usata in cucina dell’alliaria è rappresentata dalle foglie fresche, che hanno un aroma di crescione e le radici, che non vanno sbucciate, sono molto simili al rafano. Ecco gli usi più frequenti delle foglie di alliaria:
- Insalate: le foglie fresche possono essere aggiunte a insalate, dando un sapore fresco e leggermente pungente.
- Pesto: una delle preparazioni più comuni dell’alliaria. Potete sostituire l’aglio con le foglie di alliaria, frullandole con pinoli, olio d’oliva, parmigiano e sale. Il risultato sarà un pesto dal sapore fresco e aromatico.
- Zuppe e minestre: le foglie possono essere aggiunte a zuppe o minestre per arricchirle di sapore, specialmente in quelle a base di verdure primaverili.
- Ripieni e frittate: potete usare l’alliaria per insaporire ripieni di pasta o tortini, oppure aggiungerla a frittate e omelette, per un gusto più deciso.
- Sauté o saltata in padella: le foglie possono essere saltate velocemente in padella con una modica quantità di olio d’oliva, come fareste con gli spinaci o altre verdure a foglia verde. Questo metodo esalta il sapore senza perdere le proprietà aromatiche.
- Condimento per piatti di carne o pesce: proprio come l’aglio, l’alliaria può essere usata per aromatizzare piatti di carne e pesce. Potete tritarla finemente e aggiungerla a marinate o a salse.
L’alliaria in fitoterapia
L’alliaria contiene principi attivi utili in fitoterapia (oli essenziali, glucosidi ed enzimi) per le sue proprietà vulnerarie, espettoranti, diuretiche. I semi possono essere usati per stimolare l’appetito oltre ad avere azione antivermifuga e revulsiva mentre i fiori si impiegano contro l’asma e le foglie come depurative diaforetiche. Si può preparare come infuso, succo, cataplasma e lozione.
Leggi anche:
- Bouvardia: come si coltiva anche in casa
- Come si coltiva la salvia
- Come si coltiva la citronella
- Come si coltiva la consolida
Foto apertura di Tom Van Dyck via Pexels
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.