Come si coltiva l’Issopo

L’Issopo è una pianta perenne odorosa a portamento cespuglioso i cui fusti sono fitti, esili, eretti e quadrangolari. Le foglie sono piccole, di forma oblungo-lanceolata, con evidente nervatura. I fiori sono azzurro-violetti, più raramente bianco-rosei, e compaiono in estate all’ascella delle foglie più alte. In natura cresce nei climi temperati e miti, prediligendo zone collinari esposte al sole e con suoli asciutti, anche sassosi. La pianta è nota in erboristeria per le sue virtù digestive, espettoranti, depurative e cicatrizzanti; inoltre, in cucina, conferisce ai cibi un piacevole sapore amarognolo e piccante.

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Esposizione e clima

Predilige i climi miti, non sopporta il freddo e deve essere esposto in pieno sole. Trattandosi di una pianta officinale e aromatica, cresce bene anche in compagnia di altre piante aromatiche, come il basilico, il rosmarino e la salvia.

Terreno e cure colturali

I terreni ideali per questa pianta sono quelli sciolti e calcarei, ma si adatta a tutti i tipi di terreno. All’inizio della nuova stagione, verso la fine di marzo, le piante, pur essendo perenni, vanno tagliate a 10-15 centimetri di altezza.

Annaffiature

L’Issopo necessita di scarse annaffiature e teme molto i ristagni idrici.

Semina e fioritura

L’issopo si moltiplica per seme e si autosemina spontaneamente. Si consiglia la semina in semenzaio e poi il trapianto delle piantine in primavera, al comparire della quarta foglia. Più semplice è la riproduzione per talea (agosto-settembre). La fioritura compare in giugno ed è molto attesa dalle api.

Usi dei fiori

I fiori dell’Issopo, una volta essiccati, si prestano molto bene per profumati pot-pourri. Ma essendo un’erba aromatica, l’Isoppo è commestibile e si usa spesso per dare profumo alle insalate, con il suo particolare sapore.